LECCE – È stato presentato questa mattina il programma promozionale congiunto del Salento che Camera di Commercio ed U.S. Lecce realizzeranno in occasione del campionato di calcio italiano di Serie A 2022/’23. Si tratta di una serie di iniziative che mirano a veicolare e rendere ancor più attrattiva l’immagine della città e del suo territorio, attraverso il confronto tra varie realtà e la conoscenza diretta di ciò che questa terra sa e può offrire non solo in termini di turismo.

A fare gli onori di casa è stato Mario Vadrucci, presidente della CCIAA, a cui è stata donata una maglia giallorossa col numero 10 ed il nome proprio della Camera di Commercio: “Come Camera non potevamo farci scappare l’occasione per promuovere un territorio, le sue comunità ed il suo tessuto imprenditoriale. Voglio riconoscere pubblicamente la bravura di Saverio Sticchi Damiani nel gestire una impresa nel Sud Italia con il bilancio in crescita costante, vero esempio di imprenditoria salentina. Virtù che cerchiamo di trasmettere ai nostri imprenditori. Un grazie anche alle istituzioni locali che sono vicine alla Camera di Commercio, con un ruolo importante nel rappresentare la città e la provincia di Lecce in Italia ed all’estero. Il nostro accordo con l’U.S. Lecce sarà perfezionato nei prossimi giorni. Non è stato facile recuperare i 100mila Euro che l’ente camerale ha investito in questa attività promozionale a causa dei tagli che riguardano tutti i settori”.

L’U.S. Lecce era invece rappresentata dal presidente Saverio Sticchi Damiani che ha così risposto al suo omologo: “Ringrazio la Camera di Commercio, il suo presidente e la giunta per l’attenzione prestata da subito al Lecce. Alla promessa di fare di tutto per creare questa bellissima partnership sono seguiti i fatti. Come società faremo del nostro meglio per veicolare i valori camerali attraverso la squadra. E’ vero: fare impresa al Sud è difficilissimo. Ieri sera il Palermo è tornato in B dopo anni di Serie C. A Lecce, realtà molto più piccola, siamo approdati invece in A. Gestire un club è anomale e complicato. Serve un’area tecnica che scopra talenti, rischiare per creare ricchezza e patrimonio per far sopravvivere la società. Sono perciò contento di essere ripartito due anni fa da Pantaleo Corvino qui presente. Ripartiremo da una Serie A in cui metteremo il massimo impegno. Sentiamo in ogni giornata la partecipazione e la vicinanza del territorio e dei tifosi. Cominciamo ora questo bel percorso in cui sono previsti interazioni e collegamenti per creare confronto tra le aziende del Salento attraverso eventi che vedono protagonista l’U.S. Lecce, probabilmente già a partire dal ritiro precampionato. Il Lecce ha bisogno di viaggiare accanto alle istituzioni. La reputazione di Lecce in questo momento è talmente forte che quest’anno abbiamo pensato di dedicare un inno alla nostra città con la terza maglia, una sorta di cartolina di Lecce su cui si intravede uno skyline della città”.

Ad illustrare qualche dettaglio in più è stato poi Francesco Di Giorgio, Segretario generale della camera di Commercio leccese: “In poco tempo, e nel rispetto dei ruoli, abbiamo ideato un progetto che metta n campo una strategia a 360° per promuovere il Lecce ma anche il suo vasto territorio. In occasione delle gare interne, che sono vetrina fantastica, la Camera organizzerà incontri faccia faccia per presentare il Salento, le sue attività produttive e far nascere nuove relazioni imprenditoriali per attrarre investimenti sul territorio. Prima di ogni match casalingo si darà accesso all’area ospitalità per promuovere sia i manufatti che per far degustare i prodotti tipici salentini; ci sarà anche uno speciale pre-partita come scopo attrattivo con un tour del Via del Mare che prevede anche l’ingresso in campo durante il riscaldamento delle squadre; infine, l’evento vero e proprio della partita a cui assistere dalla tribuna Centrale. Da questo schema iniziale si partirà per sviluppare ulteriori iniziative”.

Quindi, la parola è passata al sindaco di Lecce Carlo Salvemini che ha aggiunto: “Plaudo a quest’iniziativa che rafforza la dimensione relazionale tra le imprese del Salento e la squadra, andando anche oltre la provincia di Lecce. Al momento, l’U.S. Lecce è al 26° posto nella classifica della importanza dei club in Italia. Oggi il calcio è in profonda crisi e trasformazione anche a causa della pandemia con minori incassi ed esasperazione delle regole del fair play da parte di alcuni grandi club. In questo scenario il Lecce va avanti, promuovendo sulla maglia marchi locali di imprenditoria e offrendo l’opportunità anche ad altri di investire nel calcio a tinte giallorosse. Tutte iniziative che rafforzano la collaborazione per promuovere un Salento sempre più meta turistica con numeri in crescita ed un’immagine che si è rafforzata negli ultimi anni. Sarebbe auspicabile che questa sinergia si attui anche in trasferta, sfruttando l’appeal di Lecce e del Salento in tutta Italia”.

Infine, spazio anche al Responsabile dell’Area Tecnica giallorossa Pantaleo Corvino che ha parlato cripticamente anche di calciomercato: “Ho accolto con molto entusiasmo questo invito perché mi rifaccio molto a ciò che sono le aziende e per me il calcio va gestito come una azienda. Serve fare tanto per il presente, ma ancora di più per il futuro. Ho sempre lavorato a lungo per presidenti/imprenditori con notevoli patrimoni che derivano dalle loro imprese. Da loro ho appreso tante nozioni che metto in pratica nel mio impegno quotidiano. Veniamo da un’impresa in un campionato drogato da qualche proprietà anche straniera che hanno investito cifre folli. Noi siamo riusciti a conquistare la promozione senza fare pazzie. Ora siamo in A, una vetrina importante per tutto ciò che rappresenta il Salento. Al mio ritorno a Lecce dopo 15 anni, col presidente andammo in un ristorante in cui mi disse di voler riportare il Lecce in Serie A e presi quest’impegno. Il mercato non è ancora decollato un po’ perché succede sempre così: o ci arrivi con una proprietà che non bada a spese come Berlusconi, oppure serve cautela come facciamo noi. Ma ciò non significa che non siamo operativi. Abbiamo le idee chiare ma dobbiamo farlo in punta di piedi e restando vigili, senza navigare a vista ma tenendo nascosti i reali obiettivi”.

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