LECCE – Promossa dal Comune di Lecce e dall’Arcidiocesi di Lecce, è partita ufficialmente l’iniziativa Insieme per Sant’Oronzo con l’attivazione da parte del Comune della raccolta fondi per finanziare la realizzazione della copia della statua di Sant’Oronzo attraverso lo strumento dell’Art Bonus, che consente un credito di imposta pari al 65% dell’importo donato a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico, in questo caso, appunto, la riproduzione dell’opera del Santo Patrono, da collocare in cima alla colonna romana in Piazza Sant’Oronzo al posto dell’originale.

La statua del Santo Patrono è simbolo religioso e civile insieme, sentito come proprio da fedeli e cittadini, e deve tornare sulla colonna con il contributo di tutti – ha dichiarato stamane in conferenza stampa all’Open Space il sindaco di Lecce Carlo Salveminiraggiungeremo presto, ne sono sicuro, il completamento della somma con le donazioni di privati, imprenditori, associazioni, altre istituzioni che vorranno condividere questa importante impresa collettiva, che resterà nella storia della nostra comunità. Ringrazio sentitamente a nome della comunità Sua Eccellenza l’Arcivescovo di Lecce Michele Seccia, per l’appassionato apporto e condivisione di questo progetto e per la cura che l’Arcidiocesi quotidianamente dimostra nei confronti della comunità. Ringrazio il professor Raffaele Casciaro, direttore del Dipartimento di Beni Culturali dell’UniSalento, la cui consulenza è stata essenziale per raggiungere questo primo importante risultato. Adesso tocca veramente a tutti“.

Nell’anno del Giubileo Oronziano questa iniziativa dimostra la sensibilità comunitaria che esiste attorno a uno dei simboli della città – ha affermato mons. Michele Seccianaturalmente anche la Diocesi farà la sua parte, perché azioni come questa non sono riconducibili a un fatto esteriore ma un messaggio di sostanza, di cura verso l’identità della comunità e dei sui valori dei quali Sant’Oronzo è simbolo. La statua del Santo, così come le nostre chiese e le testimonianze che custodiscono, simboleggiano i valori che abbiamo ricevuto dal passato, dei quali siamo responsabili e che vogliamo trasmettere alle attuali e prossime generazioni. Vale per la statua ma anche per la festa patronale e il progetto Lecce Ecclesiae che si occupa del patrimonio ecclesiale, che è parte della storia di Lecce e della comunità della quale Sant’Oronzo è l’espressione unitaria. L’intesa con il sindaco Salvemini su questo tema è al massimo livello, lavoriamo in sintonia“.

Il costo dell’intervento è stimato in 200mila euro, comprensivi di eventuali rincari sul prezzo delle materie prime avvenuti dopo l’acquisizione del preventivo della Fonderia Nolana Del Giudice. Si tratta di un’azienda d’eccellenza in Italia nella manifattura delle arti plastiche e nella realizzazione di opere scultoree con materiali come bronzo, alluminio, ottone, bronzo bianco, acciaio e resina, alla quale sarà affidato l’incarico di realizzare la copia. Il laboratorio campano – autore anche della realizzazione di un modello in 3D della statua della Madonnina del Duomo di Milano in scala 1:1, conservato all’interno del Museo del Duomo – è stata individuata dopo la ricognizione delle ditte specializzate effettuata dall’Amministrazione comunale con il supporto scientifico del direttore del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, Raffaele Casciaro. La somma complessiva richiesta per l’intervento include, oltre all’esecuzione, al trasporto e al posizionamento della copia sulla colonna, anche la produzione di un video-documentario e di un quaderno-volume a stampa sull’intero iter del progetto, dallo studio preliminare alla messa in opera della copia sulla colonna, a cura del Dipartimento di Beni Culturali di UniSalento.

La raccolta fondi tramite Art Bonus vanta già un primo importante “mecenate” prima ancora di essere lanciata: con una nota ufficiale indirizzata al sindaco, all’inizio di questo mese, la Banca Popolare Pugliese ha comunicato di voler contribuire alla realizzazione della copia facendosi carico del 50% della somma necessaria a finanziarla.

Restauro dell’originale e realizzazione della copia: i passi compiuti fin qui – Com’è noto, dopo le analisi e i pareri scientifici acquisiti durante gli ultimi lavori di restauro del simulacro del Santo Patrono, conclusi circa un anno fa, che si sono svolti rimuovendo la statua dalla sua collocazione originaria e riportandola a terra, lo stato della struttura lignea interna e del rivestimento in rame esterno è risultato compromesso tanto da escludere il suo riposizionamento sulla colonna perché l’ulteriore prolungata esposizione agli agenti atmosferici avrebbe causato danni irreparabili all’opera d’arte. La Soprintendenza ha dato, quindi, l’ok alla realizzazione di una copia e alla musealizzazione dell’originale, in un luogo che sarà individuato sulla base delle migliori condizioni di conservazione, di comune accordo fra tutti gli enti coinvolti (Comune, Curia e Soprintendenza).

Da subito, il Comune si è mosso in due direzioni: innanzitutto, ha coinvolto il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, relazionandosi con il direttore Casciaro, per capire insieme come effettuare la scansione 3D e, successivamente, nel rispetto delle prescrizioni fornite dalla Soprintendenza, quali fossero le modalità di riproduzione più giuste, la tecnica da utilizzare, il materiale più adatto per realizzare la copia. Uno studio approfondito e articolato che ha richiesto tempo soprattutto per la scelta del materiale: chiedendo diversi preventivi a istituti altamente specializzati e aziende nazionali ai massimi livelli del settore, è stata vagliata la possibilità di una riproduzione con materiali tecnologici di ultima generazione, ma le dimensioni della copia della statua (alta 5,10 metri) e la sua destinazione all’aperto hanno indotto gli esperti a sconsigliarne l’utilizzo. Alla fine di questa lunga e complessa ricerca, è stato messo un punto fermo: la copia sarà realizzata in bronzo con la tecnica della fusione a cera persa, sulla base della proposta progettuale presentata dalla Fonderia Nolana.

È stata scartata immediatamente – spiega Casciaro la possibilità di riprodurre la statua con la stessa tecnica con la quale fu realizzata che consiste nell’applicazione di centinaia di lamine di rame inchiodate su un supporto in legno, una tecnica piuttosto rudimentale che è stata all’origine dei numerosi problemi conservativi dell’opera. Ed è stata pure scartata per motivi di costo e di peso l’ipotesi della stampa 3D inadatta per un manufatto dalle grandi dimensioni quale è il nostro caso e da collocarsi a circa 30 metri di altezza dal suolo. Fra la riproduzione a calco in vetroresina e bronzo, infine, si è preferita quest’ultima perché non necessita delle manutenzioni periodiche della vetroresina causate dal degrado delle resine polimeriche quando queste sono esposte, come nel caso della nostra copia, agli agenti atmosferici e ai raggi UV. A far propendere per il bronzo c’è stato anche il vantaggio di consentire una rilavorazione a freddo per il perfezionamento dei dettagli. La Fonderia Nolana è qualificata ai massimi livelli per portare a compimento con questo materiale e questa tecnica la copia della statua del Santo Patrono”.

Come sarà creata la copia – Il progetto prevede la scansione 3D completa della statua che è già stata effettuata e la realizzazione del calco in gomma siliconica con matrici in resina acrilica, con sussidio della stampa 3D solo per alcune parti non calcabili. Una volta eseguito il calco, si formerà il modello per la riproduzione tramite il getto di bronzo con il metodo della fusione a cera persa.

Come fare una donazione e ottenere le agevolazioni dell’Art Bonus – Chiunque voglia contribuire alla raccolta fondi “Insieme per Sant’Oronzo”, godendo delle agevolazioni fiscali connesse alle erogazioni liberali dell’Art Bonus, deve collegarsi a questo link bit.ly/insiemepersantoronzo e seguire le istruzioni in calce alla pagina per effettuare il bonifico, specificando nella causale Art Bonus – Comune di Lecce – INSIEME PER S. ORONZO – Codice fiscale o Partita Iva del mecenate. Possono fare donazioni persone fisiche, enti o imprese. Si potrà seguire l’andamento della raccolta fondi dallo stesso link che sarà aggiornato periodicamente man mano che perverranno le erogazioni.

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