LECCE – SuperNews ha intervistato Francesco Repice, storico giornalista di Radio Rai e radiocronista di “Tutto il Calcio Minuto per Minuto” su Rai Radio 1, per commentare la grande disfatta dell’Italia di Roberto Mancini dell’altra sera a Palermo contro la Macedonia del Nord negli spareggi per accedere ai Mondiali in Qatar del prossimo mese di novembre.

I rigori di Jorginho, i gol mancati, la “pancia piena” post-Europeo: molti danno spiegazioni diverse al fallimento azzurro. Lei come giustifica una disfatta del genere?
Purtroppo il problema è che adesso tutti vogliono dare spiegazioni: la realtà è che non ci sono davvero spiegazioni. Molti non hanno mai messo gli scarpini ai piedi, e non capiscono che questo è un gioco. L’Italia ieri non doveva trovarsi in quella situazione: c’era stato quel secondo tempo con la Bulgaria, con una partita pareggiata per un solo errore in tutta la partita, le due gare con la Svizzera con i due rigori sbagliati da Jorginho, ma gli Azzurri avevano fatto un girone di qualificazione egregio. La spiegazione è molto semplice: questo è il calcio, questo è il pallone. Il resto sono tutte chiacchiere: i finti esperti che parlano di fregnacce, come ad esempio il fatto che ci siano troppi stranieri, si sbagliano”.

A leggere le opinioni dei tifosi sui social network, l’impressione è che questa eliminazione faccia ancora più male di quella con la Svezia del 2017. Lei, da tifoso, cosa ne pensa?
Se leggessimo di meno i social, faremmo un favore a noi stessi e agli altri: Twitter e Facebook sono solo uno sfogatoio dove tutti pensano di poter dire tutto. Sono entrambe eliminazioni brutte, terribili, ma sono successe semplicemente perché questo è lo sport, questo è il calcio”.

E come Ct? Confermerebbe Mancini o vorrebbe le sue dimissioni?
Giovedì sera ero lì con lui, l’ho visto veramente a pezzi. Io non so se andrà avanti, sinceramente: ma ho i miei dubbi che qualcuno riesca a convincerlo. Io spero solo che lui alla fine continui, perché meriterebbe di avere un’altra occasione per la passione che ha messo nel suo lavoro e per la capacità di cambiare mentalità alla squadra. La vedo dura, però”.

A livello di calciatori invece? Chiellini dovrebbe lasciare, ma anche molti altri… Da chi ripartire?
Per quanto riguarda Chiellini, vi do la conferma, perché me l’ha detto giovedì sera: non continuerà con la maglia dell’Italia, posso darvela come notizia. Gli uomini chiave da cui ripartire sono sicuramente Scamacca, Chiesa, Zaniolo, Verratti e Spinazzola, Tonali: è una generazione importante, che ci darà soddisfazioni. Adesso però è solo il momento di smaltire la rabbia e il dolore, e sarà difficilissimo perché al Mondiale mancano ancora tanti mesi e quindi dovremo soffrire tremendamente. È dura, è durissima, ma dobbiamo metterci una pietra sopra”.

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