LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Il Lecce centra un’altra vittoria e si riprende subito la vetta della classifica battendo 3-1 un coriaceo Ascoli, esorcizzando in sol colpo anche gli arbitraggi di Abisso che finora erano sempre coincisi con una sconfitta. Sugli scudi anche stasera il bomber Massimo Coda che con una doppietta prende il largo tra i cannonieri, mentre Pablo Rodriguez ha il merito di sbloccare l’incontro, che poi Gabriel mette in cassaforte con un paio di parate super.
GABRIEL voto: 7
Premiato prima dell’incontro per le 100 presenze con la squadra giallorossa, nel primo tempo si fa applaudire per un’uscita fin davanti alla panchina leccese per anticipare Tsadjout lanciato in velocità da un lancio dalle retrovie. Poi è chiamato ad un doppia parata che nega il pareggio prima a Maistro e poi all’ex Paganini. Ben altra musica nella ripresa in cui sembrava poter godere di una certa tranquillità ed invece i bianconeri a 20′ dalla fine lo impegnano a ripetizione, segnando anche un gol con Ricci che riapre il match. È poi salvato dal palo di botta da lontano di Caligara. Lui non vacilla e blinda la sua porta.
GENDREY voto: 6
In ripresa rispetto alle ultime prestazioni non proprio brillanti. Per tutti i primi 45′ spinge con continuità lungo la corsia destra andando in pressing quando i bianconeri tentano di ripartire in velocità. Cala nella ripresa e la squadra soffre soprattutto dalle sue parti con Ricci che imperversa mettendo i brividi a tutto lo stadio.
TUIA voto: 6,5
Orfano del compagno di reparto Lucioni, tocca a lui prendere per mano la retroguardia leccese. Disputa una prima frazione di gioco senza sbavature e allo scadere subisce un colpo al volto che richiede l’intervento dei sanitari ma non batte ciglio e torna subito al suo posto. Nella ripresa va via via spegnendosi e, con l’Ascoli in pressione alla ricerca del pareggio, viene richiamato in panchina per immettere energie fresche.
→ (dal 61′) SIMIC voto: 6
Contribuisce a portare a casa i 3 punti che significano primato in classifica ridando solidità alla difesa giallorossa nel momento topico del match.
CALABRESI voto: 7
Premiato con la fascia da capitano dopo la bella prestazione di Monza, gioca da centrale per l’assenza dello squalificato Lucioni e non lo fa rimpiangere. Alla pari del titolare di quella fascia, prova a imbeccare gli attaccanti con lunghi lanci da dietro ed è implacabile in marcatura sugli avanti di Sottil a cui non concede praticamente nulla. Non soccombe neppure nel secondo tempo quando gli ospiti creano non pochi imbarazzi alla difesa salentina.
BARRECA voto: 5,5
Incrocia l’ex compagno Paganini che lo tiene sul chi va là quando l’Ascoli attacca, anche se talvolta se lo perde, ma è presente in attacco in fase di possesso provando più volte il cross senza però la necessaria precisione. Nel secondo tempo perde lucidità e ricorre a tutto il suo mestiere per non essere travolto dagli avversari in furioso forcing.
HELGASON voto: 6,5
Riproposto da mezzala ripaga la fiducia del suo allenatore con un primo tempo ordinato e attento sia in copertura che in fase propositiva anche se non trova mai il tempo per incunearsi in area ascolana. Quando la gara si inasprisce e c’è da combattere viene avvicendato.
→ (dall’81’) BJÖRKENGREN voto: 6
Al rientro ha il merito di guadagnarsi il calcio di rigore che chiude l’incontro nel momento di maggior pressione dell’Ascoli.
HJULMAND voto: 7
Gioca un’altra partita senza sbavature confermandosi insuperabile nei contrasti e prezioso per i tanti palloni recuperati. Gara dopo gara sta diventando sempre più leader del centrocampo giallorosso dando puntualmente una mano nei raddoppi, nelle ripartenze e nel chiudere i varchi davanti a Gabriel. Gladiatorio nel momento in cui la gara si infiamma e non c’è da andare troppo per il sottile.
GARGIULO voto: 6
Il primo tempo che gioca non è di quelli memorabili ma è utile nel contrastare i portatori di palla avversari quando l’Ascoli cerca di affacciarsi nella metà campo leccese. Lo sarà ancora di più nei secondi 45′ quando i marchigiani diventano ad un tratto pericolosi dando una grossa mano a tutta la squadra. Tuttavia si perde Ricci in occasione della rete ospite.
RAGUSA voto: 6,5
Stavolta viene schierato sul fronte destro dell’attacco leccese. Pronti, via ha un’ottima occasione per battere a rete ma scivola e perde il controllo della sfera. Poi inventa l’assist per il gol che sblocca l’incontro grazie alla sua imbeccata che Rodriguez capitalizza al meglio. Nel secondo tempo ha subito un’altra palla buona per segnare la sua prima rete in giallorosso ma la conclusione in porta è deviata in extremis da un difensore. Subito prima di essere sostituito si divora letteralmente il 3-0 tutto solo davanti a Leali provando lo scavetto ma calcia male. A consolarlo all’uscita dal campo è Baroni che lo abbraccia per incoraggiarlo dopo una prestazione comunque buona.
→ (dal 61′) LISTKOWSKI voto: S.V.
Viene mandato sul rettangolo verde quando la gara sembrava chiusa, invece la rete di Ricci scompagina i piani del Lecce che va in un’inattesa ed inaudita sofferenza e così il suo allenatore decide di toglierlo per ragioni tattiche.
→ (dall’81’) BLIN voto: S.V.
Entra in campo nei minuti finali per fare densità in mezzo al campo.
CODA voto: 7,5
Si sacrifica in un lavoro sporco fatto di palloni recuperati e subito smistati sugli esterni d’attacco di giornata proposti da Baroni. I difensori marchigiani lo trattano da osservato speciale e gli lasciano pochi spazi ma lui è comunque abile nel mettere pressione a chi lo marca e risultare sempre pericoloso. Sontuosa l’azione in avvio di ripresa quando offre a Ragusa un’ottima palla-gol, poi ci riprova con un cioccolatino per Rodriguez che non lo scarta ma che gli offre un pallone da spingere in fondo al sacco e lui stavolta lo fa di tacco per la quindicesima rete in questo campionato. Dopo il 2-1 ascolano ci prova di testa ma la sfera sfila di poco a lato, quindi in pieno recupero non sbaglia dal dischetto segnando su rigore la sedicesima perla stagionale che chiude la contesa.
RODRIGUEZ voto: 7
Stasera non c’è nessun VAR a togliergli la gioia della rete (seconda stagionale dopo quella all’Alessandria alla 2ª giornata) che ritrova a metà del primo tempo portando in vantaggio la sua squadra con un tocco di prima che Leali sfiora ma non abbastanza per evitare il gol. Grande esultanza e grandi abbracci da parte di tutti i compagni. A tratti imprendibile, poco dopo ha la palla buona per segnare ancora, ma stavolta il portiere marchigiano para il suo diagonale su bello schema da calcio di punizione. Nel secondo tempo la doppietta sembra cosa fatta, ma spara addosso al portiere da pochi metri il sontuoso assist di Coda a cui sul prosieguo dell’azione restituisce la sfera per il 2-0. Subito dopo esce tra l’ovazione dei 5.359 spettatori del “Via del Mare“.
→ (dal 61′) STREFEZZA voto: 6,5
Ingresso che spezza il pressing ospite con alcune ripartenze fulminee che tagliano in due la formazione di Sottil tutta protesa in avanti alla ricerca del pari.
All. BARONI voto: 7
Manda in campo un Lecce ridisegnato soprattutto in attacco per dare minutaggio a Rodriguez e Ragusa ma anche un po’ di riposo iniziale a Strefezza. Il campo dice che la proprietà commutativa la applica bene perché, mutando l’ordine dei giocatori, il risultato non cambia. Giallorossi sempre sul pezzo e inizio gara senza dormite come capita spesso. In più si può godere la crescita di elementi giovani che acquisiscono esperienza e mentalità come lui predica. Unica pecca l’inattesa sofferenza che bisogna sopportare dopo il gol di Ricci che riapre la contesa pagando lo scotto dir non aver chiuso prima i conti.