LECCE – Intervistato da SuperNews, Angelo Gregucci, ex collaboratore tecnico, vice e allenatore tra le altre di Fiorentina, Atalanta, Sassuolo, Manchester City, Inter e della Nazionale, ha realizzato un’analisi approfondita sugli attuali campionati italiani, soffermandosi sulla Serie A, sulla Serie B e sulle sue protagoniste.

In Serie B la classifica è cortissima. Chi più delle altre ha le carte in regola per conquistare la promozione quest’anno? Il gioco di quale squadra ti piace in modo
particolare?
In Serie B è sempre complicata l’analisi. Il campionato cadetto è un laboratorio di idee per gli allenatori, vedremo se performanti o meno. C’è un interesse importante sotto il profilo della valorizzazione dei giovani, sono curioso di vedere se ce ne sarà qualcuno in grado di imporsi nel campionato di B e di fare strada in Serie A. La nostra massima serie non è paragonabile al campionato spagnolo, perché nei club della Liga e nella stessa Nazionale spagnola giocano anche ragazzi del 2003, del 2004. Noi non siamo proprio allo stesso livello. Io credo che la Serie B sia uno spazio in cui noi dovremmo, con più attenzione, valorizzare i nostri talenti. Mi viene in mente una squadra: la Cremonese. Giocatori come Fagioli e Zanimacchia sono giocatori che l’attuale tecnico dei grigiorossi allenava nella Juventus U23, quindi ne conosce le qualità. Sulla base di questo vantaggio, sta cercando di dare spazio e sta cercando di valorizzare questi ragazzi. Mi auguro che questo talento possa non sprecarsi e che li porti, al contrario, a giocare a certi livelli. Per il resto, ci sono delle squadre che hanno importanza e progettualità, come Benevento e Pisa, e poi c’è il Lecce, la squadra che secondo me ha più potenzialità ed esperienza a livello dirigenziale per vincere. Abbiamo anche squadre interessanti come il Frosinone, club che ha abbassato drasticamente il suo budget, ma che ha ugualmente puntato sulla valorizzazione dei giovani. Il ds dei giallazzurri Angelozzi ha preso dalla Serie C giocatori come Gatti, già acquistato dalla Juventus, ma anche Zerbin e Boloca. Le società che puntano su questi ragazzi provenienti dalla Serie C e dai Dilettanti danno loro la possibilità di mettersi in mostra, e la Serie B è il campionato che maggiormente permette loro di farsi notare dalla Serie A“.

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