LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Il Lecce impatta contro il Cittadella, il suo tabù, e subisce in un solo colpo la prima sconfitta interna ed il primo stop del 2022. Gara complicata dal gol a freddo incassato dopo soli 30” in cui i padroni di casa hanno stentato a trovare il bandolo della matassa. Tanti i giallorossi apparsi sotto tono e il solo Coda (rete numero 13 per lui) stavolta non basta a risolvere i problemi.

GABRIEL voto: 5 
Inizio di partita shock per il portiere giallorosso che incassa a freddo la rete di Antonucci dopo soli 30 secondi e poco dopo deve deviare sulla traversa un infido tiro di Mastrantonio destinato all’incrocio dei pali. Nel mezzo anche un altro bolide dal limite del numero 29 ospite che finisce di un nonnulla fuori perché toccato da un compagno in angolo. Nella ripresa non paga dazio per una indecisione su un pallone che dovrebbe fare suo ma che tentenna ad andare a prendere e si rende protagonista solo su una conclusione pericolosa in diagonale che sventa respingendo.

GENDREY voto: 5,5
Ritorna titolare in un match che gli crea non pochi grattacapi per via dell’atteggiamento degli avversari che pressano a tutto campo e gli impediscono di stantuffare lungo la fascia destra con efficacia. Non riesce a saltare quasi mai l’uomo nei primi 45′ ed all’ora di gioco lascia il posto a Calabresi.

→ (dal 60′) CALABRESI voto: 6
Ci mette più grinta e determinazione ma nel marasma generale agevolato dall’ostruzionismo dei veneti non basta a dare la scossa.

TUIA voto: 4,5
Duella in area con gli avanti di Gorini che sono aggressivi e sempre pronti a rubare la sfera ai portatori di palla giallorossi. Da qui scaturisce l’erroraccio che commette al 65′ e che costa il raddoppio di Tounkara, gravissimo, anche perché chiude di fatto l’incontro in largo anticipo.

LUCIONI voto: 5,5
Partita che inizia subito in salita vista la rete che Antonucci trova emulando il Vlahovic di ieri in Champions anche grazie a una sua indecisione. Tounkara e Baldini sono clienti ostici e deve ricorrere a tutto il suo mestiere per limitarne nel prosieguo del match la pericolosità. Anche oggi è tuttavia sfortunato quando nel finale colpisce un’altra traversa sfiorando soltanto il gol che avrebbe reso gli ultimi minuti ancor più incandescenti. In più cio mette lo zampino nelle azioni più pericolose dei giallorossi con spizzate che liberano i compagni.

GALLO voto: 5,5
Non disdegna le discese in avanti a portare palloni fin dentro l’area avversaria ma i suoi cross non trovano mai compagni liberi o in grado di finalizzare. Deve comunque mantenere sempre alta la guardia visto che i veneti pungono alla minima occasione. Col passare dei minuti cala di rendimento e stenta a saltare l’avversario per mettere palloni utili in zona gol e torna in panchina.

→ (dal 78′) BARRECA voto: S.V.

MAJER voto: 5,5
Serata complicata per l’atteggiamento ultra-aggressivo del Cittadella che con la velocità ed il pressing mette in imbarazzo la squadra di casa. Partita che si fa di sciabola e non certo di fioretto ed in cui deve presto adeguarsi alla bisogna ma con scarsi risultati. Spreca poi una buona occasione di testa alzando troppo la mira. Non gli porta bene la celebrazione delle 100 presenze in giallorosso e viene avvicendato.

→ (dal 60′) RAGUSA voto: 5
Mandato in campo a rivitalizzare l’attacco giallorosso fallisce clamorosamente la palla-gol che gli capita in pieno recupero a pochi passi dal portiere ospite e finisce col fare solo confusione nell’affollatissima area di rigore veneta.

HJULMAND voto: 6
In mezzo al campo è il solo a non perdere la bussola andando a chiudere ogni varco agli uomini di Gorini che ripartono sempre con gran velocità, in più cerca di dare raziocinio al giro palla spesso confusionario del Lecce. Quando il match prende una brutta piega e la squadra accusa il colpo anche lui cala di rendimento. Sua la prima conclusione nello specchio della ripresa quando correva il 70′, come pure l’assist per il gol di Coda.

GARGIULO voto: 4,5
Serata da dimenticare e in fretta. Al rientro dopo il turno di squalifica, commette errori su errori ad ogni pallone che tocca. Forse accusa i trascorsi in maglia granata e gioca una gara incolore in cui stenta a trovare ritmo e lucidità. Allora all’intervallo mister Baroni lo cambia inserendo l’islandese Helgason.

→ (dal 46′) HELGASON voto: 5,5
Prestazione senza infamia e senza lode ma stasera serviva ben altro piglio in campo per sovvertire la macumba che aleggia attorno a questo avversario.

STREFEZZA voto: 6
A lui tocca dare segnali di riscossa dopo la rete incassata in avvio centrando una clamorosa traversa con una conclusione potente dal limite che però incoccia contro la traversa a Kastrati battuto. Fa spendere due falli da ammonizione ai diretti controllori che lo maltrattano senza troppi riguardi ogni volta che ha il pallone tra i piedi. Stenta però a farsi vedere in area del Citta e gira a vuoto fino al triplice fischio.

CODA voto: 6
Da capocannoniere della B riesce all’87’ a rimpinguare il bottino stagionale in una partita in cui si vede che accusa la fatica dei tanti impegni ravvicinati. Fino ad allora si era limitato a fare un lavoro oscuro di boa smistando palloni sugli esterni. Per poco poi non trova la clamorosa doppietta che avrebbe riscritto la storia di questa gara.

LISTKOWSKI voto: 5
Potrebbe segnare lui il gol dell’1-1 dopo la traversa centrata da Strefezza ma impatta male la sfera e calcia alto. Preludio di una serata più di ombre che di luci complicata ulteriormente dall’ammonizione che Camplone gli rifila dopo 20′. Da lì in poi tanta corsa ma scarsa confidenza negli ultimi 16 metri fino alla sostituzione per rendere ultra offensiva la squadra salentina sotto di due reti.

→ (dal 68′) RODRIGUEZ voto: 5
Prova l’incursione per vie centrali alla ricerca magari di un rigore che riaprisse la gara ma commette anche lui tanti errori di misura e di controllo.

All. BARONI voto: 5
Il Lecce gioca da Lecce solo sullo 0-2, in un finale di partita in cui i nervi hanno preso il sopravvento sull’abulia generale che ha prodotto una prestazione incolore e sciatta, in cui gli avversari hanno colpito chirurgicamente i punti deboli dell’11 di casa. Ora testa a Monza per riprendere in fretta il cammino.

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