LECCE – Stefano Ferrario, ex calciatore, tra le tante, di Lecce, Como, Ravenna e Ternana. Il difensore, classe 1985, ha ricordato ai microfoni di SuperNews le piazze calcistiche che maggiormente hanno segnato la sua carriera, come Como e Lecce: in particolare, con i giallorossi riuscì a conquistare la Serie A nella stagione 2009/’10. Ferrario ha fatto il punto sull’attuale stagione calcistica, valutando le possibilità del Lecce di vincere i play-off di Serie B. Inoltre, l’intervistato si è espresso sui club di Serie A che stanno lottando per conquistare un posto in Champions League e su quelli che, al contrario, combattono per non retrocedere. Qui di seguito l’intervista integrale con l’ex giallorosso:
Stefano, hai iniziato la tua carriera nel Como, che quest’anno è salito in Serie B dopo 5 anni. Che ricordi hai della tua prima esperienza con quella società?
“Con il Como sono cresciuto anche nelle giovanili: sono cresciuto lì, mi hanno ‘coltivato’, e con questa società ho realizzato anche il passaggio in prima squadra a 17 anni, quando allenava Fascetti. Ho esordito l’anno in cui il Como era in Serie C: eravamo una squadra molto giovane, c’eravamo io, Parolo, Santacroce, Padelli e tanti altri ragazzi che avevano giocato anche in altre categorie. Ho solo ricordi positivi; Como è una piazza che mi è rimasta tanto nel cuore“.
Un’altra piazza che hai avuto modo di conoscere è stata Lecce. Con i giallorossi hai totalizzato circa 50 presenze e sei stato promosso in Serie A nel 2009/’10. Quella salentina è stata una delle tappe più significative della tua carriera?
“Assolutamente sì. Con il Lecce ho vissuto qualsiasi tipo di momento. I primi due anni sono stati di soli successi: abbiamo vinto il campionato di Serie B e ci siamo salvati nella massima serie con una giornata di anticipo, nel derby contro il Bari, una soddisfazione enorme. Eravamo una squadra di Serie B con qualche innesto di Serie A, eravamo un gruppo molto unito, con la giusta dose di giocatori italiani, uruguagi e argentini: ricordo il capitano Giacomazzi, Grossmüller, Piatti, Chevanton. Questo mix, insieme alla società del presidente Semeraro, la migliore che si potesse trovare in quel momento in Italia, mi ha consentito di vivere degli anni bellissimi in giallorosso“.
Quest’anno, il Lecce riuscirà a passare i playoff? Su cosa devono puntare i giallorossi per conquistarsi un posto in Serie A?
“Io mi auguro che il Lecce possa vincere i playoff, ma non sarà semplice, poiché dovrà affrontare squadre forti. Ad oggi, i giallorossi non sono gli unici ad essere favoriti: anche il Monza ha un organico molto forte, così come altri club ‘fastidiosi’ da dover affrontare in una partita di andata e ritorno. Gli anni scorsi, probabilmente il Lecce aveva un organico un po’ più forte di quello attuale che consentiva di dargli una priorità nei playoff, ma quest’anno la squadra di Corini non è la sola ad essere la favorita“.
Parliamo adesso di Serie A. L’Inter ha vinto lo scudetto sotto la guida di Antonio Conte. Come definiresti la stagione dei nerazzurri? Secondo te, chi ha un merito leggermente più grande tra Conte, la società e la rosa per la conquista del titolo?
“Io darei un valore aggiunto al mister, perché Conte sa valorizzare al meglio i suoi giocatori: un elemento buono lo fa diventare ottimo, un calciatore ottimo lo sa far diventare un fenomeno. Ovviamente, poi, l’Inter dispone di giocatori notevoli, come Lukaku, che ha una fisicità devastante per la Serie A, come Lautaro, altro grande giocatore. Inoltre, Conte, con i buoni difensori che ha in rosa, è riuscito a costruire una grande solidità difensiva, quella che riuscì a dare anche alla Juventus, riuscendo a valorizzare davvero qualsiasi elemento della squadra. Quindi, credo che il valore aggiunto dell’Inter sia proprio lui“.
Quest’anno, la corsa alla Champions è agguerritissima: Atalanta e Milan sono entrambe a quota 75 punti, segue il Napoli a 73 e poi la Juventus, con 72 punti. Chi ha più possibilità di conquistare un posto in Champions League?
“Secondo me, la Juventus non riuscirà a conquistare un posto in Champions. Il Napoli è in forma, i bianconeri sabato dovranno affrontare l’Inter, che nonostante sia già campione d’Italia ha motivazioni sempre molto alte in un big match contro la Juventus. Il Milan, invece, giocherà prima contro il Cagliari e poi, nell’ultima giornata, contro l’Atalanta. In ogni caso, dopo il 7 a 0 rifilato al Torino, credo sia minima la possibilità di un passo falso da parte dei rossoneri in questo momento“.
Zona salvezza: il Cagliari è a quota 36 punti, seguito dal Torino e dallo Spezia, entrambe a 35, e sotto di 4 punti appare il Benevento. Quale squadra rischia seriamente di retrocedere?
“Posso solo dire che a tre giornate dalla fine, con 4 punti in più sul Benevento, lo Spezia ha un buon vantaggio. Soltanto se gli uomini di Italiano commetteranno un passo falso, il Benevento potrà approfittarne“.
Capitolo Juventus: la società ha dichiarato di aver confermato Andrea Pirlo. Secondo te, è la scelta giusta, alla luce della stagione disputata?
“È difficile valutare se la scelta sia giusta o meno. Quest’anno, ci sono stati tanti fattori che non hanno portato ai risultati sperati: l’organico bianconero probabilmente non è stato così completo come si pensava, il discorso della SuperLega ha creato delle problematiche e delle “distrazioni” all’interno della società, e ricordiamo, inoltre, che i giocatori della Juventus hanno vinto 9 scudetti di fila, quindi l’allenatore doveva essere bravo a motivarli a conquistare anche il decimo. In ogni caso, se io fossi la società e avessi i conti a posto, darei un’altra chance a Pirlo. In caso contrario, punterei su un altro allenatore”.
Chi ha espresso il miglior calcio della Serie A?
“Milan e Atalanta sono le squadre che mi sono piaciute di più, anche se i rossoneri hanno avuto un andamento meno costante“.
Capitolo Europa: chi vincerà la finale di Champions League?
“Credo che sarà il City di Guardiola a vincere questa edizione della Coppa dalle grandi orecchie“.