LECCE – L’idea di dare vita ad una Superlega europea d’élite riservata a 16 club fa infuriare l’Uefa e le Federazioni di mezza Europa. Il super-campionato continentale (progetto da almeno 3,5 miliardi di euro da suddividere in base al “peso”) a cui si vorrebbe giungere su impulso anche di DAZN vedrebbe la partecipazione delle italiane Juventus, Inter e Milan, oltre alle inglesi Manchester United, Chelsea, Liverpool, Tottenham, Arsenal e le spagnole Real Madrid, Barcellona e Atletico Madrid. Si tratterebbe di creare una competizione annuale di 20 squadre, tra cui 15 top club come membri permanenti, mentre altre cinque società varierebbero di stagione in stagione, anche se la via per qualificarsi non è stata ancora stabilita.

Ma dalla Uefa è arrivato in serata un duro comunicato ufficiale in cui si minacciano di ritorsioni sia le società “ribelli”, che i loro calciatori a cui si potrebbe negare la convocazione nelle rispettive Nazionali. “La UEFA, la Federcalcio inglese e la Premier League, la Federcalcio spagnola (RFEF) e La Liga, la Federcalcio italiana (FIGC) e la Lega Serie A hanno appreso che alcuni club inglesi, spagnoli e italiani potrebbero aver intenzione di annunciare la creazione di una cosiddetta Super League chiusa. Se ciò dovesse accadere, teniamo a ribadire che noi – UEFA, FA, RFEF, FIGC, Premier League, LaLiga, Lega Serie A, ma anche FIFA e tutte le nostre federazioni affiliate – resteremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo cinico progetto, un progetto che si fonda sull’interesse personale di pochi club in un momento in cui la società ha più che mai bisogno di solidarietà. Prenderemo in considerazione tutte le misure a nostra disposizione, a tutti i livelli, sia giudiziario che sportivo, al fine di evitare che ciò accada. Il calcio si basa su competizioni aperte e meriti sportivi; non può essere altrimenti. Come annunciato in precedenza dalla FIFA e dalle sei Federazioni, ai club in questione sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l’opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali. Ringraziamo quei club di altri Paesi, in particolare i club francesi e tedeschi, che hanno rifiutato di iscriversi. Chiediamo a tutti gli amanti del calcio, tifosi e politici, di unirsi a noi nella lotta contro un progetto del genere se dovesse essere annunciato. Questo persistente interesse personale di pochi va avanti da troppo tempo. Quando è troppo è troppo“.

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