LECCE (di Pierpaolo Sergio) – È ormai rottura definitiva tra Filippo Falco ed il Lecce. Il numero 10 giallorosso, nonostante sia reduce da una settimana di allenamenti con il gruppo, ha chiesto per sua espressa volontà a mister Eugenio Corini di non essere convocato per il big-match di domani pomeriggio contro l’Empoli in cui la formazione salentina avrà non pochi problemi in attacco. Il bomber Massimo Coda non sarà infatti dell’incontro perché squalificato.
C’è inoltre da considerare la defezione di Stefano Pettinari (ma non è una novità neppure questa), altro attaccante in predicato di lasciare la società salentina, che però al momento fa ancora parte della rosa, ma che non sarà neppure lui dell’incontro. Pertanto, il tecnico della formazione leccese può contare solo su Stepinski a pieno servizio e sui giovani attaccanti “di scorta” Edgaras Dubickas e Pablo Rodriguez, al rientro dall’infortunio alla coscia patito nella gara con il Vicenza in cui segnò il gol-vittoria.
Situazioni al limite della decenza, insomma, di cui si sarebbe fatto volentieri a meno e che in particolare l’U.S. Lecce ha cercato di scongiurare attraverso un atteggiamento tollerante ed attendista, contraddistinto dalla volontà di accontentare chi vuol cambiare squadra, senza tuttavia avere richieste che soddisfino le sacrosante aspettative della dirigenza giallorossa. Si tratta di situazioni che nel “calcio moderno” sono diventate all’ordine del giorno, ma che minano comunque la serenità di uno spogliatoio a cui serve coesione e unità di intenti nel perseguire il percorso di crescita cominciato in estate all’apertura di un nuovo ciclo.
Di certo, soprattutto per la scelta di Falco, sembrano essersi create le condizioni per una situazione di non ritorno che potrebbe sfociare nella messa fuori rosa del fantasista tarantino che ha il contratto in scadenza a giugno 2022, con la prospettiva di dover aspettare la sessione di mercato estiva se non si troverà qualche club disposto realmente a portare nelle casse del Lecce il milione e mezzo di Euro pattuito con l’entourage del calciatore nel gentlemen’s agreement di ottobre.