REGGIO CALABRIA (di Pierpaolo Sergio) – Vittoria importante ma sofferta per il Lecce che sbanca il “Granillo” di Reggio Calabria con una rete di Mariusz Stepinski nel primo tempo e poi deve fare gli straodinari per mantenere il vantaggio con un secondo tempo di grande sacrificio giocato in inferiorità numerica per l’espulsione di Coda. Oltre a quella del match-winner Stepinski, nelle pagelle dei salentini sono sopra la media le prestazioni di Gabriel, che para un rigore in avvio di ripresa a Menez, come pure di Meccariello e Zuta che gioca gran parte dell’incontro con una ferita al capo.
GABRIEL: In apertura di secondo tempo para un rigore a Menez concesso più che generosamente ai calabresi da Volpi. In precedenza era stato poco chiamato in causa nei primi 45′ dai padroni di casa che pure avevano spinto molto alla ricerca del vantaggio con i tiri di Di Chiara e Menez che controlla senza affanni. Sventa in collaborazione con Dermaku un’altra occasione da gol dell’amaranto Rivas prima dell’intervallo. Nella ripresa l’impresa su Menez è il capolavoro di un’altra prestazione importante che mette in cassaforte i 3 punti che rilanciano in classifica i salentini e che gli consentono di mantenere la sua porta immacolata per la seconda volta di seguito. VOTO: 7,5
ADJAPONG: Meglio in fase di attacco che in marcatura dove palesa le note amnesie che tante volte sono state pagate a caro prezzo. Suo l’assist per Stepinki in occasione del vantaggio giallorosso, ma quando si tratta di francobollare gli avversari che attaccano l’area del Lecce iniziano i dolori. Il secondo tempo lo gioca, come tutta la sua squadra, in apnea, ma non si lascia mai sorprendere sui tanti oalloni buttati in area alla ricerca di un tocco che valesse il pareggio. VOTO: 6,5
LUCIONI: Tanti duelli spigolosi con gli avanti avversari in cui ha sempre la meglio. In avvio di secondo tempo è involontario protagonista dell’episodio in cui l’arbitro concede il penalty alla Reggina per un suo presunto tocco di braccio che le immagini dimostrano essere avvenuto con la spalla. Ci pensa Gabriel a fare giustizia parando la conclusione dagli 11 metri. L’inferiorità numerica da metà ripresa lo costringe a fare gli straordinari. VOTO: 6,5
DERMAKU: Davvero sfortunato l’ex Parma che a Lecce sta vivendo una stagione segnata dagli infortuni. Anche stavolta è vittima di un problema muscolare che lo toglie dalla contesa poco dopo la mezz’ora di gioco per evitare in scivolata una conclusione in porta della Reggina. Che siano i postumi legati al Covid o semplice casualità, di certo gli servirebbe un po’ di buonasorte in più. Finché resta in campo dà il suo contributo pur non brillando. VOTO: 6
→ (dal 33′) MECCARIELLO: Entra a freddo e si rende subito utile alla causa giallorossa con un paio di chiusure tempiste in piena area di rigore. Nella ripresa salva sulla linea un colpo di testa di Loiacono che stava per finire in fondo al sacco. Prezioso pertanto nel mantenere inviolata la porta di Gabriel per la seconda gara di fila dopo lo 0-0 contro il Monza. VOTO: 6,5
ZUTA: Buona prestazione per il terzino svedese con passaporto macedone che soffre le incursioni reggine ma stringe i denti e oppone strenua resistenza rimediando anche una ferita al capo in uno scontro di gioco aereo che però non ne inficia il rendimento. Il suo atteggiamento sempre in allerta lo porta a sbagliare poco e dare un grande contributo al Lecce. VOTO: 6,5
BJORKENGREN: Si nota davvero poco nel rabberciato centrocampo giallorosso che Corini schiera titolare al “Granillo“. I calabresi prendono spesso l’iniziativa in mezzo al campo e innescano diverse ripartenze veloci a cui non riesce a trovare efficace rimedio. Esce nel secondo tempo senza aver lasciato particolari impressioni sul suo impiego. VOTO: 5,5
→ (dal 60′) LISTKOWSKI: Appena entrato in campo si fa subito ammonire per un duro contrasto su Situm. La sanzione a freddo condiziona la sua prestazione in cui deve badare a contenere come può le discese degli esterni amaranto rinuciando a spingere in avanti. VOTO: 6
TACHTSIDIS: Piazzato davanti la difesa si limita a garantire adeguato filtro sulle palle destinate in area di rigore leccese. Prova pure a dare verticalità alla manovra giallorossa con sventagliate a tutto campo, ma nel secondo tempo perde la bussola e inizia a sbagliare troppi appoggi. Si fa pure ammonire e deve limitare la sua irruenza negli interventi. VOTO: 5,5
HENDERSON: La catena di destra talvolta va fuori ingranaggio sotto la pressione degli esterni di Baroni che tentano di sorprendere il Lecce in velocità. Come sempre si divide tra fase difensiva e offensiva in cui cerca di creare superiorità nella metà campo avversaria ma con scarsi risultati. Ammonito, viene richiamato in panchina. VOTO: 5,5
→ (dal 60′) MAJER: Fa legna in mediana nel momento peggiore della partita con il Lecce ridotto in dieci uomini e tutto arroccato nella propria area di rigore a impedire il pareggio alla Reggina. VOTO: 6
MANCOSU: Partita in sordina per il capitano che stenta a trovare la giusta posizione in campo per colpire i padroni di casa ed innescare la coppia di attaccanti giallorossi. L’unico acuto è una sforbiciata fuori misura in una delle rarissime apparizioni salentine in area avversaria della ripresa oltre ad un salvataggio sul secondo palo da terzino puro. Esce per dare più compatezza alla retroguardia salentina. VOTO: 6
→ (dall’81’) CALDERONI: Viene spedito a presidiare la fascia sinistra e ad affrontare gli incursori avversari che cercano di scodellare cross su cross a centro area. S.V.
CODA: La sosta sembrava aver ridato un po’ di energie al bomber giallorosso che fa tremare i polsi alla Reggina poco dopo la rete del compagno di reparto con un tiro che sfiora la traversa e che poteva valere il raddoppio. Poi arriva la prima ammonizione per un’entrata in ritardo, seguita al 66′ dal secondo cartellino giallo per una gomitata ad un difensore reggino che lascia il Lecce in 10 nell’ultimo quarto di gara. VOTO: 5
STEPINSKI: Sblocca il match alla seconda occasione che gli capita e lo fa con un pregevole colpo di tacco (sia pure deviato) che beffa Del Prato ed il portiere reggino. Il quinto gol stagionale in campionato dell’attaccante polacco permette alla squadra salentina di gestire meglio un match non facile. Nel finale di match viene sostituito per immettere forze fresche. VOTO: 6,5
→ (dall’81’) DUBICKAS: Nei minuti che gioca da unica punta mette al servizio dei compagni spirito di sacrificio nell’aiutare la difesa a fare muro anche se commette tanti falli che non aiutano a tenere qualche pallone in più per far rifiatare il Lecce, ma non è certo lui l’elemento con un’esperienza tale da poter garantire quel tipo di gioco che sarebbe servito in quei frangenti. S.V.
All. CORINI: Sono almeno due le note positive dopo il pomeriggio complicato vissuto dalla sua squadra in riva allo Stretto. Gabriel non incassa gol per la seconda sfida consecutiva e si torna a casa con 3 punti buoni per la classifica ma, soprattutto, per il morale. Il rovescio della medaglia è rappresentato però da un atteggiamento in campo non sempre in linea con lo sviluppo del gioco che chiede ai suoi uomini, dal nuovo stop di Dermaku e dall’espulsione di Coda che priverà il Lecce di due pedine importanti nel big-match contro l’Empoli. Ma lo spirito di sacrificio mostrato a Reggio Calabria e l’adrenalina accumulata fin dopo il triplice fischio di Volpi sono elementi da cui ripartire nel preparare la prossima gara contro la capolista. VOTO: 6,5