LECCE (di Gavino Coradduzza) – La doppietta di Coda non basta per far bottino pieno contro un Cittadella con mezza squadra (10) e l’allenatore fuori campo causa Covid. Non basta perchè quello stesso Cittadella è andato comodamente in gol per ben due volte (more solito) non andando oltre perchè l’ormai Beato Gabriel ha collezionato l’ennesima, monotona corona d’alloro quale migliore in campo

Per i giallorossi la partita inizia in salita; la squadra parte bene andando addirittura in gol con l’attaccante polacco Mariusz Stepinski dopo 60 secondi ma da posizione di netto fuorigioco. A parte la posizione irregolare del numero 14 leccese, però, si coglie con chiara evidenza la predisposizione a puntare in alto degli uomini di Salvatore Lanna

Ma il Cittadella si fa sentire immediatamente senza minimamente accusare disagio per le numerose assenze, riversandosi a pieno organico in avanti e facendo centro al 7° con una precisa girata di testa di Ogunseye che in elevazione sovrasta di parecchi centimetri Zuta e fa 1-0. I padroni di casa sfiorano poi il raddoppio solo tre minuti più tardi, mentre Mancosu e Tachtsidis si danno un gran da fare per metter la squadra nella giusta carreggiata…

È un Cittadella ad accentuata vocazione alla manovra arricchendola con improvvise variazioni, ma mantenendo sempre l’equilibrio e le distanze tra i reparti. Ma non deve dimenticare che, di fronte, ha un Lecce che nelle ripartenze ha un’arma che procura guai seri. Ed infatti Tachtsidis è davvero geniale innescando Coda altrettanto bravo e spietato nel convergere da sinistra e spedire in fondo al sacco per l’1-1.

Mancosu allora dirige, organizza, costruisce la manovra giallorossa; il capitano fa, in buona sostanza, “il Mancosu” e con un lungo spiovente innesca il colpo di testa di Stepinski al quale non riesce il non impossibile compito di centrare di testa la porta di Kastrati da pochi passi. Il 14 del Lecce si rifà poi allo scadere del primo tempo offrendo a Coda un perfetto assist per il secondo gol dell’ex Benevento. Il Lecce torna così negli spogliatoi in vantaggio

La ripresa poi è come un incontro di pugilato in cui i due boxeur se le danno a vicenda abbassando la guardia, incuranti dei colpi che l’avversario può infliggere. Cittadella e Lecce alternano attacchi a lunghe pause, ma sono prima i ragazzi di Lanna ad avere la palla buona per espugnare il “Tombolato” con Stepinski che calcia centrale dopo un’azione personale. Poi tocca ai padroni di casa crederci fino alla fine e se la terza rete non si materializza è solo per il palo colpito di testa da Ogunseye ed il miracolo del solito Gabriel su Proia negli scampoli finali del match.

Il Lecce dà dunque seguito al successo sul Vicenza, ma non convince del tutto palesando quell‘insanabile autolesionismo difensivo che vanifica quanto di buono crea il suo attacco. Gennaio è alle porte e sul mercato si dovrà adeguatamente intervenire per riequilibrare un reparto arretrato che nel 2020 ha incassato una caterva di reti, come pure liberare lo spogliatoio da presenze ingombranti che non ne vogliono sapere di essere parte del nuovo progetto della società…

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