COSENZA (di Pierpaolo Sergio) – Le pagelle di Cosenza-Lecce vedono primeggiare ancora una volta la reattività del portiere Gabriel, come pure il dinamismo di Henderson e la vena realizzativa di Coda che tuttavia macchia la sua prestazione con un errore dal dischetto. Dietro la lavagna la difesa giallorossa e Stepinski che fallisce un gol a porta vuota sullo 0-1. Dal “San Vito-Marulla” torna una squadra che lascia l’impressione di aver sperperato altri 2 punti per strada.

GABRIEL: Compie subito in apertura di match un intervento decisivo sull’inserimento di Carretta a cui nega un gol che pareva già fatto. La difesa non lo copre a sufficienza e deve ripetersi poco dopo sulle incursioni dei silani che però lo trovano sempre pronto. Nella ripresa incassa la rete del pareggio cosentina su respinta non eccezionale che favorisce la botta di Gliozzi che però era in off-side. Poi deve metterci tutta la sua freddezza per negare ai padroni di casa il raddoppio con almeno due parate degne di nota. VOTO: 7

ADJAPONG: Meno in evidenza rispetto all’ultima apparizione con la Cremonese. Agisce sulla fascia destra ma spinge molto poco in avanti restando sulla linea dei difensori a controllare l’avversario di turno. In ritardo in chiusura in occasione del pareggio del Cosenza. VOTO: 5,5

LUCIONI: Non sempre impeccabile nel piazzarsi al posto giusto centro della retroguardia giallorossa. Commette qualche errore di troppo in appoggio favorendo le ripartenze dei calabresi. È lui che induce il primo assistente dell’arbitro Aureliano a ritenere in gioco Gliozzi sul gol dell’1-1. Approssimativo in marcatura nel concitato finale di gara, nonché in taluni alleggerimenti. VOTO: 5

DERMAKU: Dura solo 9′ la sua gara. Chiamato allo scatto su inserimento di Carretta accusa una fitta alla coscia destra e deve abbandonare anzitempo la contesa. S.V.

→ (dal 9′) MECCARIELLO: Disordinato e arruffone in più circostanze. Deve ricorrere a tutto il proprio mestiere per non capitolare sotto le avanzate degli attaccanti rossoblù di Occhiuzzi.  L’infortunio di Dermaku e l’espulsione di Rossettini lo chiameranno ancora in causa col Pescara. VOTO: 5

CALDERONI: Buon inizio di partita con discese e cross al centro che fanno presagire un pomeriggio positivo. Quando la squadra inizia però a rinculare cominciano i problemi. Dalle fasce arrivano diversi traversoni che mandano in affanno la retroguardia giallorossa e lui balla tremendamente. VOTO: 5,5

MAJER: Gioca un match sulla stessa falsariga di quello scialbo proposto con la Cremonese. Non sfrutta gli spazi che trova in più frangenti e non garantisce la necessaria copertura in mediana. Stavolta viene sostituito all’ora di gioco e non all’intervallo come mercoledì. VOTO: 5

→ (dal 59′) MANCOSU: In ritardo di condizione e si vede. Prova a dare comunque consistenza alla manovra offensiva del Lecce ma finisce con l’essere fagocitato dalla baraonda che si crea in area cosentina. Si divora un gol sparando alto da ottima posizione. Momentaccio. VOTO: 5,5

TACHTSIDIS: Fisicamente non è ancora al top. Deve stringere i denti per guidare la manovra del Lecce che tuttavia non riesce ad accendere quasi mai. Sciatto nei passaggi che tenta di mettere al centro, rischia di provocare anche un rigore a sfavore in avvio di match. VOTO: 5,5

HENDERSON: Per larghi tratti è lui il migliore in campo dei salentini. Corre, lotta, recupera palloni per due e si conferma in un ottimo momento di forma. Palesa qualche errore di misura di troppo nei cross che scodella in area tra una selva di maglie alla ricerca di una spizzata che così non arriva, ma è ad oggi l’anima del centrocampo leccese ancora in fase di assemblaggio ed alla ricerca della sua fisionomia. VOTO: 7

PAGANINI: Viene riproposto da trequartista ma stavolta dal primo minuto. Inizia bene recuperando tanti palloni e facendo ripartire i compagni con rapidi capovolgimenti di fronte e regalando palloni invitanti. Si conquista il penalty poi fallito da Coda dopo un fallo che Idda commette su di lui. La stanchezza affiora però nella ripresa quando via via si va spegnendo. VOTO: 6

CODA: Croce e delizia dell’attacco leccese. Realizza il gol che illude il Lecce in apertura di gara (secondo centro consecutivo per lui) ma poi fallisce il penalty che poteva chiudere la contesa calciando centrale su Falcone. Col passare dei  minuti si eclissa e prova a rendersi pericoloso solo con tiri forzati che non trovano lo specchio della porta avversaria. VOTO: 6

STEPINSKI: Capita a lui la più nitida palla-gol che il Lecce si procura quando il risultato era già sullo 0-1 per mandare KO il Cosenza ma il suo tiro da pochi metri, a Falcone battuto, termina di poco a lato. Un errore che lo porta ad incupirsi e sparire dal terreno di gioco fino al cambio. VOTO: 5

→ (dal 81′) PETTINARI: Poco più di dieci minuti per lui che deve ritrovare la migliore forma fisica ma che gli stavano per bastare per lasciare il segno. La sua botta a colpo sicuro trova uno strepitoso Falcone che gli strozza in gola l’urlo del gol. VOTO: 6

All. CORINI: Se uno proverbialmente pacato come lui si fa espellere a fine primo tempo (insieme a Rossettini) per reiterate proteste dallo spocchioso arbitro Aureliano chissà cosa avrà mai visto di tanto grave da fargli perdere l’aplomb. Fatto sta che lascia la sua squadra senza guida in panchina e i suoi ragazzi perdono strada facendo baldanza e sicurezza.  VOTO: 5

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