LECCE – Appuntamento questa sera (ore 21:30 – ingresso 7 euro compresa tessera associativa – posti limitati – prenotazione consigliata 338.1200398) presso l’Art&Lab Lu Mbroia di Corigliano d’Otranto che ospita Triste, solitario y final. Le notti “tragiche” di Italia 90, una serata ideata e curata dal giornalista e operatore culturale Pierpaolo Lala, curatore del volume “Cucinare con i piedi. Storie di cene mondiali” (Lupo editore, 2014), e dal cantautore Massimo Donno.
Tra parole, letture e musica, gli scrittori Cosimo Argentina (autore, tra gli altri, del romanzo “Cuore di cuoio” – Fandango, 2010 – e, con Fiorenzo Baini, del volume “Messi a 90” – Manni, 2010) e Carlo D’Amicis (redattore e conduttore del programma radiofonico di Radio 3 Fahrenheit, capitano per dieci anni della nazionale scrittori Osvaldo Soriano Football Club e autore del romanzo “Il ferroviere e il golden gol“, uscito nel 1998 per Transeuropa e ripubblicato nel 2019 da 66thand2nd), l’attore Riccardo Lanzarone e il suonatore di bandoneon Luca Barrotta ricorderanno, a trent’anni di distanza, i Mondiali di calcio del 1990 e le sue notti che da magiche, come cantavano Gianna Nannini ed Edoardo Bennato, si trasformarono in tragiche.
Tragiche per gli azzurri di Azeglio Vicini che favoriti dai proponostici e spinti dal pubblico di casa fermarono la loro avventura in semifinale battuti dall’Argentina di Diego Armando Maradona nella “sua” Napoli. Tragiche anche per El pibe de oro che in finale non riuscì a ripetere le magie di Messico 1986 consegnando l’ultima vittoria alla Germania Ovest. Dopo la caduta del Muro di Berlino di pochi mesi prima e in attesa della riunificazione, Italia ’90 fu l’ultimo mondiale per tante nazionali che si aggregarono o si moltiplicarono.
Triste, solitario y final indagherà il rapporto tra storia, società, economia, letteratura, arti e calcio. E si interrogherà su quell’anno di cesura per molti aspetti. Il canto del cigno di una classe politica travolta, pochi anni dopo, dallo scandalo Tangentopoli e dall’inchiesta Mani Pulite.