UDINE (di Pierpaolo Sergio) – Le pagelle di Udinese-Lecce sono figlie della vittoria che tiene accesa la fiammella della speranza nella clamorosa salvezza dei giallorossi fino all’ultima giornata. I salentini di Fabio Liverani conquistano i 3 punti con una gara di sacrificio e grande applicazione in cui brillano capitan Marco Mancosu, il portiere Gabriel, Zan Majer e Gianluca Lapadula.

GABRIEL: Attento sulle conclusioni nello specchio della sua porta. Si supera nel primo tempo su botta al volo di De Paul che respinge d’istinto, ma non può nulla sul colpo di testa di Samir che sblocca il match. Nel finale sventa un’incursione di Lasagna a cui chiude lo specchio della porta costringendo l’attaccante friulano a passare la palla anziché calciare in rete. VOTO: 7

DONATI: Svolge il suo compito senza infamia e senza lode. Mantiene sempre alta la guardia ma spinge poco in avanti nonostante il Lecce prediliga la sua fascia per sviluppare la propria manovra. Prezioso nel finale quando c’è da tenere palla e lontana l’Udinese dall’area leccese. VOTO: 6,5

LUCIONI: Duella in area con Okaka e Nestorovski. Quando il macedone lo supera e segna è perché era in off-side e la rete viene annullata. A dieci minuti dalla fine ha sul piede un’ottima occasione per segnare il gol del vantaggio ma calcia a lato. VOTO: 6,5

PAZ: Pare abbonato alle ammonizioni per falli inutili a centrocampo. L’ennesimo che commette gli costa l’amminizione e la conseguente squalifica visto che era diffidato. Il suo campionato finisce stasera senza sussulti con una sostituzione nei primi minuti del secondo tempo. VOTO: 5,5

→ (dal 52′) MECCARIELLO: Buon innesto sulla falsariga della scorsa apparizione a Bologna. Dà il suo contributo alla causa e dimostra sangue freddo nel convulso finale. VOTO: 6,5

CALDERONI: Al rientro da titolare, prova a mettere la museruola ai bianconeri che manovrano dalle sue parti. Più impegnato in marcatura che in fase propositiva, commette qualche errore di troppo, figlio di una condizione non ottimale e si fa pure ammonire allo scadere della prima frazione. In avvio di ripresa sui infortuna alla stessa coscia che lo aveva bloccato in queste settimane e deve abbandonare il campo. VOTO: 6

→ (dal 52′) DELL’ORCO: Ingresso non in sintonia con lo spirito necessario per l’importanza della sfida. Sbaglia tocchi elementari per le ire del suo allenatore. VOTO: 5,5

MANCOSU: Liverani non prescinde dal suo impiego anche se la condizione non è delle migliori. S’incarica però con grande coraggio di calciare il rigore che vale il pareggio allo scadere del primo tempo e torna al gol dopo i due errori contro Lazio e Genoa. Nella seconda frazione cade malamente al suolo dopo uno stacco di testa in area friulana e deve uscire anzitempo dalla gara che vale una stagione. VOTO: 6,5

→ (dal 58′) MAJER: Entra pressoché a freddo e deve subito calarsi nella parte. Non bada a fronzoli e ci mette tanta concretezza che serviva come il pane a questo Lecce. VOTO: 6,5

PETRICCIONE: Avvio tambureggiante con diversi palloni recuperati e giocati subito in avanti. Col passare dei minuti perde però lucidità e precisione negli appoggi. Anche se la manovra passa sempre da lui. Esce nel finale per rinvigorire la mediana. VOTO: 6,5

→ (dall’82’) TACHTSIDIS: Cambio utile per irrobustire il centrocampo. S.V.

BARAK: Insieme a Petriccione è tra i più intraprendenti del Lecce. Da ex vuol prendersi qualche personale rivincita e si fa apprezzare sia in fase di possesso che di contrasto. Via via che i minuti trascorrono si fa tuttavia ingabbiare dai suoi ex compagni e non riesce a rendersi pericoloso. L’aria però cambia all’81’ quando serve a Lapadula l’assist perfetto per il secondo, importantissimo gol del Lecce. VOTO: 6,5

SHAKHOV: Gioca titolare un po’ a sorpresa e agisce sulla fascia sinistra ma non trova la giusta posizione per rendersi pericoloso. Si fa vedere molto poco e gira spesso a largo dall’area bianconera senza incidere. A pochi minuti dal termine del match, col Lecce in vantaggio e un cronometro da far scorrere, calcia da prima della linea di centrocampo verso la porta di Musso per la furia di Liverani. VOTO: 5,5

FALCO: Passano da lui le principali azioni dei giallorossi. I compagni lo cercano con insistenza affidandogli le giocate offensive. Gli uomini di Gotti lo temono e lo circondano non appena prende palla. Sua una ghiotta occasione a metà ripresa, ma il sinistro a giro non è di quelli magici ei giorni migliori. Ancora sua l’ultima occasione da gol dell’incontro ma la conclusione di destro è deviata dal portiere avversario in angolo che nega la terza rete agli ospiti. VOTO: 6,5

LAPADULA: Vita dura lì davanti senza un compagno che gli graviti nelle vicinanze. Tanto movimento ma pochi spazi da sfruttare. Su di lui c’è un dubbio episodio in area bianconera con Ekong ma Orsato e il VAR lasciano correre. Non può però sbagliare la più nitida occasione del match che gli capita da pochi metri nel finale su assist al bacio di Barak che appoggia in rete per regalare al Lecce altri 90′ di speranza. Nell’azione si infortuna ancora alla caviglia sinistra e deve abbandonare il campo anche con un cartellino giallo che rimedia per perdita di tempo. VOTO: 7

→ (dall’82’) SAPONARA: Graziato dopo una manata in pieno viso a Lasagna, sia pure involontaria. Tiene qualche buon pallone e agisce da difensore aggiunto sugli attacchi udinesi. S.V.

All. LIVERANI: Giocare in emergenza è ormai prassi, ma perdere pezzi anche a gara in corso rappresenta un handicap ulteriore che il Lecce non merita. Stavolta sorprende per qualche scelta nell’11 iniziale ma poi puntella a dovere la squadra e porta a casa un successo che permette di andarsi a giocare il dentro o fuori negli ultimi 90′ di campionato contro il Parma. Con quali uomini, si vedrà… VOTO: 6,5

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