LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Tutti promossi nelle pagelle del Lecce che torna alla vittoria forse nella gara più complicata tra quelle finora affrontate dopo la ripresa del campionato. I 3 punti mancavano addirittura da febbraio. Eroi di giornata sono il portiere Gabriel che commette un paio di leggerezze ma poi salva più volte la porta giallorossa, Babacar che pareggia il vantaggio iniziale di Caicedo e Lucioni alla seconda marcatura di fila. Meritano note di merito anche Donati e capitan Mancosu (nonostante a il penalty sbagliato). Il successo premia la voglia di un gruppo che si è dimostrato più forte della malasorte e di certi arbitraggi.

GABRIEL: Incassa la prima rete quando scivola su retropassaggio di Paz. Una doccia fredda seguita alla gioia del gol annullato a Mancosu pochi istanti prima. Poco dopo si rifà anticipando Immobile lanciato a rete. Nella ripresa dice più volte di no alla Lazio che cerca con bordate da fuori area e colpi di testa infidi di sorprenderlo. Quando è superato ci pensa Petriccione a salvare sulla rete il possibile 2-2. Nel finale si supera con una respinta d’istinto sul neo-entrato Adekanye e quindi ancora su Milinkovic al 10° minuto di recupero. VOTO: 7,5

DONATI: Gioca ancora una gara caparbia e di sacrificio. Tra i più dinamici e mobili della retroguardia leccese. Su di lui ci potrebbe essere un altro fallo da cartellino rosso ma l’arbitro sorvola come fece Rocchi con la Sampdoria. Viene poi ammonito per un’entrata veniale su Radu a centrocampo. Il direttore di gara non può però non espellere Patric che gli rifila nel finale di match una morsicata vigliacca su un braccio. VOTO: 7

LUCIONI: Ci prende gusto ad andare in gol e si ripete anche oggi, ma di testa, dopo la rete messa a segno a Sassuolo. La Lazio prova a sfondare per vie centrali approfittando della rapidità delle sue punte. In qualche modo ci mette sempre una pezza e limita le incursioni ospiti in area giallorossa spazzando ogni pallone che gravita dalle sue parti. VOTO: 7

PAZ: Soffre la velocità di Immobile e Caicedo a cui concede troppo campo sulle ripartenze laziali. Con la forza volontà si oppone sugli spioventi che la Lazio mette in area leccese nel secondo tempo alla ricerca del pareggio. VOTO: 6,5

CALDERONI: Sfiora il pareggio al quarto d’ora con un piattone al volo che accarezza la parte alta della rete. Allo scadere del primo tempo conquista su incursione in area biancoceleste il rigore per fallo di mano di Patric. Diventa eroico soprattutto nella ripresa quando stringe i denti e si sacrifica in copertura con generosità lungo un out che la squadra ospite predilige per cercare di sorprendere il Lecce. VOTO: 6,5

MANCOSU: Dopo soli 2’ mette a segno una rete spettacolare all’incrocio dei pali che però il VAR gli annulla. Sul penalty che va a battere nel recupero del primo tempo viene innervosito dall’atteggiamento farsesco di Maresca che prima indica il dischetto, poi va a rivedere al VAR e dopo un tempo che sembra eterno lo conferma, ma alla fine il capitano finisce per perdere la concentrazione e sbaglia il primo rigore di questa stagione. Gioca con quel macigno psicologico ma non abbassa mai la guardia e si sfianca in un lavoro di taglia e cuci estenuante fino alla fine. VOTO: 7

PETRICCIONE: Inizia sulla falsariga delle altre apparizioni, contratto e poco reattivo rispetto ai suoi standard. Soffre le iniziative biancocelesti ma nella ripresa cresce eccome e si trasforma in uomo-ovunque. Prende per mano il Lecce andando anche al tiro dalla distanza. Salva pure sulla linea un’inzuccata laziale susseguente ad angolo. Viene poi avvicendato perché ammonito per non correre inutili rischi. VOTO: 7

           → (dal 72’) DEIOLA: Al rientro in squadra dopo diverse settimane va a fare densità in mezzo al campo chiudendo le linee di passaggio ai portatori di palla avversari. Lo stato di forma, ovviamente, è tuttavia ancora carente. VOTO: 6

BARAK: La zone di competenza e il centrosinistra ma da quelle parti trova inizialmente poca collaborazione da parte di Calderoni. Aiuta comunque la squadra in fase di non possesso nel forcing finale laziale e si fa apprezzare più nella propria area di rigore che in quella avversaria. VOTO: 6

SAPONARA: Dà l’impressione di poter essere determinante palla al piede ma poi spesso si eclissa stretto nella morsa dei centrocampisti di Inzaghi. Suo il cross millimetrico per la testa di Lucioni in occasione del 2-1 del Lecce. È poi richiamato in panchina per far posto a compagni più freschi. VOTO: 6

              → (dal 68’) FARIAS: Mette al servizio dei compagni la sua maggior freschezza e prova a sorprendere la difesa di Inzaghi con ficcanti incursioni. Serve un assist perfetto a Mancosu che sfiora la terza rete della serata. Si conferma elemento in grado di far fare al Lecce un grande salto d qualità in avanti. VOTO: 6,5

FALCO: Impreciso e timido fino all’assist che serve al compagno di reparto di giornata. Poi pennella una parabola perfetta su cui Babacar è bravo a insaccare di testa. Cerca di impensierire i marcatori della Lazio ma manca di rapidità e precisione negli appoggi. Esce per permettere a Liverani di rinforzare la difesa. VOTO: 6

             → (dal 72’) RISPOLI: Tanta corsa lungo la fascia destra a creare superiorità nelle ripartenze che i padroni di casa hanno imbastito per tenere lontana la palla dalla propria area di rigore. La manovra avvolgente degli ospiti costringe gli esterni di difesa giallorossi a tenere sempre alta la guardia. VOTO: 6

BABACAR: Eccolo finalmente tornare al gol dopo un lunghissimo digiuno. Di testa spizza un cross al bacio di Falco e regala al Lecce il momentaneo pareggio. Esce però per noie muscolari ad inizio ripresa togliendo alla form,azsione giallorossa il punto di riferimento lì davanti. VOTO: 6,5

         → (dal 52’) MAJER: Entra in campo dopo il vantaggio della sua squadra e va a rinforzare la mediana quando c’è più bisogno di incontristi che di costruttori di gioco. La sua freschezza atletica fa bene al Lecce che si giova di un elemento in grado di farsi vedere anche in avanti. VOTO: 6,5

All. LIVERANI: La vittoria ottenuta ai danni della sua Lazio potrebbe essere quella scintilla tanto invocata e attesa che potrebbe dare tutt’altra piega al finale di stagione del Lecce. La sorte gioca con una formazione più attenta e che aveva fame di punti dando e togliendo in pari misura. A fare la differenza è però la forza di volontà del gruppo che si dimostra più forte della cattiva sorte. Le alternative che gli consentono i recuperi di diversi giocatori hanno un peso specifico enorme. VOTO: 7

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