LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Ancora amare le pagelle del Lecce che contro al Sampdoria conosce la sua quinta sconfitta di fila. Stavolta a condannare i giallorossi sono due rigori concessi ai blucerchiati per errori più o meno grossolani di Tachtsidis e Paz. In ombra i due esterni di difesa Rispoli e Calderoni, oltre a Barak, Saponara e Falco che ha smarrito verve e dinamismo.

GABRIEL: Davvero sfortunato sul primo penalty di Ramirez che intuisce e devia, ma l’effetto preso fa finire la sfera in fondo alla rete. Nella ripresa è da applausi una parata su tiro da fuori area di Gabbiadini che devia in tuffo plastico. Intuisce anche il secondo rigore che Rocchi assegna ai liguri ma Ramirez lo beffa ancora. VOTO: 5,5

RISPOLI: Per tutto il primo tempo cerca di limitare le discese di Augello e non spinge praticamente mai in avanti. Così dalle sue parti i blucerchiati manovrano a proprio piacimento. Il secondo tempo lo vede più propositivo anche se la mira sui cross resta inesorabilmente imprecisa. VOTO: 4,5

DONATI: Capita a lui la più ghiotta palla-gol dell’avvio di match ma angola troppo la botta al volo. Poi subisce un fallo di reazione di Bonazzoli non ravvisato dall’arbitro Rocchi e dai suoi assistenti, ma meritevole di sanzione. Da centrale alterna buone cose a qualche errore gratuito. VOTO: 5

MECCARIELLO: Anche per lui una buona chance nei primi minuti per sbloccare l’incontro ma il suo colpo di testa è centrale e Audero sventa in corner. Gioca un discreto primo tempo ma accusa alcuni problemi fisici che lo portano ad essere avvicendato nell’intervallo. VOTO: 6

→ (dal 46′) BABACAR: Il suo ingresso crea qualche corridoio in più per Falco. Un cambio che serve per dare più peso e profondità all’attacco leccese. Gli assist per lui sono però merce rarissima. Su un calcio d’angolo ha sulla fronte l’unica occasione per segnare ma la palla termina alta. Poi Yoshida lo fa pian piano sparire dalla contesa. VOTO: 5

PAZ: Ingaggia duelli aerei con Bonazzoli e Ramirez e controlla senza particolari affanni le folate avversarie. L’ingresso di Gabbiadini gli crea però più problemi e pure lui combina la frittata commettendo fallo da rigore per il raddoppio ospite. VOTO: 4,5

CALDERONI: Poca propulsione sulla fascia sinistra dove agisce in sinergia con Saponara. Pochi palloni messi in mezzo ed il Lecce soffre maledettamente a sfondare in area doriana. Prestazione incolore da mandare al più presto nel dimenticatoio. VOTO: 4,5

→ (dall’87’) VERA: S.V.

BARAK: Reduce da una settimana di ansie per via del rinnovo del prestito che tardava ad essere ratificato, gioca titolare e prova ad imbastire qualche azione offensiva ma la misura nei passaggi non è ancora quella dei giorni migliori. Troppi appoggi sbagliati e poca fantasia. Sul binario di destra la Samp viaggia tranquilla. Un po’ meglio nella ripresa ma nulla di trascendentale. Gli capita sul destro la migliore palla per pareggiare ma la calcia debole e centrale. VOTO: 5

TACHTSIDIS: Non giocherebbe neppure male, ma alla fine del primo tempo commette l’ingenuo fallo che porta al rigore poi segnato da Ramirez. Un errore che finisce per condizionarne la prestazione. Viene infatti tenuto negli spogliatoi all’intervallo. VOTO: 5

→ (dal 46′) PETRICCIONE: Tocca a lui il compito di dirigere il traffico a centrocampo ma tocca pochissimi palloni e si fa veder più in fase di contrasto che di costruzione. Ci prova da lontano ma senza potenza. Nel finale tiene troppo palla senza mandarla in area avversaria per un tocco della disperazione che il Lecce non troverà comunque. VOTO: 5

MANCOSU: Liverani gli chiede di cantare e portare la croce dando una mano in mediana e chiudendo le vie di tiro alla Sampdoria. Gli tocca pure il cercare inserimenti in area avversaria che però non gli riescono sempre. Tuttavia, quando c’è calciare dal dischetto diventa infallibile e riequilibra il match col suo decimo gol in campionato. Tra i pochi a crederci fino alla fine. VOTO: 6

SAPONARA: Da ex sente probabilmente la gara più di qualche altro compagno eppure il suo contributo non è in linea con le attese. In avvio di ripresa si conquista il rigore che riporta il match in momentanea parità. Anche lui accusa noie muscolari alla coscia destra e abbandona il campo anzitempo. VOTO: 5

→ (dall’81’) SHAKHOV: Troppo poco tempo per incidere e cambiare corso al match. S.V.

FALCO: Come contro la Juve il peso dell’attacco giallorosso pesa inizialmente sulle sue sole spalle. Di palloni da sfruttare gliene arrivano davvero pochi e cerca di partire dalla fascia destra per trovare più spazi. Nella ripresa cerca di sfondare per vie centrali palla al piede ma la guardia degli avversari non gli lascia scampo. Si rabbuia e non fa mai male alla difesa di Ranieri. Esce così mestamente dalla contesa per cedere il posto al redivivo Farias. VOTO: 4,5

→ (dal 67′) FARIAS: Da lui ci si aspetta molto ma neppure lui sembra in grado di recuperare una stagione fatta di sole ombre in queste poche settimane. Evanescente nella porzione di gara che gioca. VOTO: 5

All. LIVERANI: Sorprende un po’ tutti con lo schieramento che propone nella prima frazione in cui tiene in panchina sia Babacar che Farias. In uno scontro diretto preferisce mandare in campo una coppia di falsi attaccanti come Saponara e Falco e i risultati si vedono. Il Lecce non arriva mai al tiro in porta e gira a vuoto nonostante avesse due giorni di riposo in più nelle gambe rispetto alla Doria. I cambi di modulo e di uomini del secondo tempo non sortiscono effetti. Pur con tutte le giustificazioni del caso, la condizione generale della squadra è deficitaria. Così la strada per la salvezza si fa davvero in salita. VOTO: 4,5

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