ROMA – “Daremo la priorità al nostro calendario. Sappiamo benissimo che se sarà impossibile completare tutte le gare, dovremo modificare il format, come previsto dalla Uefa“. Cosi Gabriele Gravina, presidente della Figc, sui possibili scenari futuri dei vari campionati ad oggi sospesi. “Senza dover più disputare in estate i Campionati Europei, una possibile ripartenza al 3 maggio ci consentirebbe di completare tutti i tornei entro il 30 giugno. Chiederemo anche a Fifa e Uefa, e pure la Spagna è d’accordo, di poter sforare di 10, 15 giorni a luglio. Se neanche questo bastasse, per definire gli organici per la stagione 2020/’21 dovremo ricorrere a play-off e play-out“.
Gravina ha poi aggiunto: “Tagliare gli ingaggi? In questo momento di emergenza non è un tabù. Credo che dobbiamo metterci tutti attorno a un tavolo. Crisi ed emergenza valgono per tutti e anche il nostro mondo deve saper essere unito. Siamo chiamati ad un gesto di grande responsabilità dando contenuto a quel contenitore chiamato solidarietà“. Il n.1 della Federcalcio ha affermato ai microfoni di ‘Radio24’: “Esistono dei contratti, da qui l’esigenza di giocare perché il danno sia limitato, si parla di una cifra tra i 170 ed i 200 milioni di Euro. Ma se si arrivasse al blocco dei tornei, il danno arriverebbe anche a 700 milioni“.