LECCE – Potrebbe avere ripercussioni a livello disciplinare lo sgradevole episodio che ha visto protagonista, suo malgrado, l’esterno brasiliano della Fiorentina Dalbert, fatto oggetto di cori razzisti da parte dei tifosi dell’Atalanta nel match paraggiato ier per 2-2 sul neutro dello stadio “Tardini di Parma.

L’arbitro Daniele Orsato ha infatti sospeso, come previsto in simili casi anche se troppe volte la norma resta inapplicata, il match per 3′ mandando le due squadre negli spogliatoi. Il direttore di gara ha segnalato il fatto nel referto inoltrato al Giudice Sportivo che ora dovrà decidere se chiedere ulteriori accertamenti prima di comminare eventuali sanzioni al club orobico.

Il precedente più recente è quello dell’attaccante belga Romelo Lukaku che a Cagliari è stato offeso nella sfida contro Inter ma, inquel caso, il Giudice Sportivo della Serie A non ha adottato alcun provvedimento verso la società rossoblù.

Intanto, ci sono da registrare alcune reazioni a quanto accaduto ieri allo stadio di Parma dove l’Atalanta gioca i propri impegni interni a causa dell’impraticabilità del suo impianto in ristrutturazione. Il primo cittadino del capoluogo emiliano, Federico Pizzarotti, ha così commentato su facebook:

Da segnalare anche la presa di posizione di Gianni Infantino, presidente della Fifa, che in proposito ai fatti di Parma ha dichiarato ai microfoni della RAI: “In Italia la situazione non è migliorata e questo è grave. Si tratta di un problema che si combatte con l’educazione, condannandolo e parlandone non si può avere razzismo nella società in generale e nel calcio. Bisogna identificare gli autori e buttarli fuori dagli stadi. Ci vuole, come in Inghilterra, la certezza della pena. Non bisogna avere paura di condannare i razzisti, dobbiamo combatterli fino alla fine“.

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