LECCE (di Pierpaolo Sergio) – In occasione del dodicesimo anniversario della scomparsa di Franco Jurlano, storico presidente della prima promozione in Serie A dell’U.S. Lecce di cui resse le redini dal 1976 al 1994, vi proponiamo uno stralcio dell’intervista realizzata con il figlio Corrado Jurlano e pubblicata sull’ultimo numero de “Il GialloRosso“, in cui si parla di quanto sia attuale la figura del compianto presidentissimo.
UN DIRIGENTE RIVOLUZIONARIO- “Rispetto a quanto accade ai giorni nostri, quando mio padre era a capo della società non c’era una figura che spiccasse economicamente rispetto agli altri soci. Era il gruppo che faceva la società, mentre il carattere forte che aveva lo portava ad imporsi tra mille battaglie sia in Lega, che in Federazione, cercando sempre di ottenere il massimo per la città e la sua provincia”.
INTITOLAZIONE DEL “VIA DEL MARE”- “Si parla di ristrutturare quello esistente o costruire uno stadio nuovo a Lecce. Credo che sarebbe da intitolare alla memoria di Franco Jurlano, sulla falsariga di quanto avviene in quasi tutti gli stadi d’Italia che portano i nomi di ex presidenti o calciatori che hanno fatto la storia di un determinato club. Nulla da obiettare su Ettore Giardiniero, ma a lui che fu sindaco nella prima promozione del Lecce in A avrei dedicato la tribuna autorità. Papà ha fatto davvero la storia del Lecce e lo ha fatto conoscere a livello nazionale e mondiale. Con Giardiniero ebbero il merito di costruire lo stadio dei 100 giorni, che andrebbe perlomeno co-intitolato. Spero che ci sia una nuova classe di politici che non abbia paura di fare una nuova intestazione. Tutto è possibile e lo ha dimostrato proprio mio padre facendo rimanere in Serie A per 5 anni il Lecce senza avere multinazionali alle spalle. Ha dimostrato che un semplice geometra poteva gestire la squadra con onestà e professionalità“.
JURLANO E IL LECCE DI LIVERANI- “Se oggi mio padre fosse ancora vivo si godrebbe senz’altro questo Lecce-rivelazione, in cui il vero valore aggiunto è mister Fabio Liverani. Personalmente, credo però che questo campionato sia falsato per la situazione del Palermo che non rispetta i principi stabiliti a inizio stagione e va avanti nonostante la sua delicata situazione societaria“.
BLEVE COME I CAMPIONI DEL PASSATO- “Il Lecce di Jurlano ebbe l’intuizione di puntare su un Settore Giovanile ben gestito e da cui vennero fuori tanti talenti che permisero alla società di ottenere brillanti risultati oppure garantivano la sopravvivenza in Serie A e B. Oggi si parla tanto dell’Ajax, ma anche quel Lecce poteva vantare un’organizzazione che oggi si può definire straordinariamente moderna. In questa squadra mi piace sottolineare la presenza del salentino Marco Bleve, portiere di grande qualità. Spero possa essere l’inizio di una nuova stagione di scoperta di giovani calciatori leccesi doc“.