LECCE – Il momento positivo del Lecce non può che far felice tutti gli affezionati ai colori giallorossi. Se molti definiscono sorprendente il rendimento della banda Liverani, non è un exploit totale per qualche addetto ai lavori. Di questo partito fa parte l’ex terzino giallorosso Erminio Rullo, ora in forza al Fasano in Serie D.

“Lo dissi a inizio stagione, il Lecce ha costruito un’ottima squadra, umile e affamata -ha dichiarato Rullo a 99°minuto, trasmissione radiofonica di Studio 99- . E questo in Serie B può fare la differenza, vedi i tanti doppi salti dalla C alla A che ci sono stati in questi anni. Le avversarie sono blasonate, ambiziose, forse anche con rose superiori, tuttavia credo che i giallorossi se la giocheranno fino alla fine”.

L’artefice, secondo Rullo, è il tecnico: “Questo perché Liverani ha dato un’identità alla squadra, che gioca bene ed ha un gran carattere. Vedi la gara, difficile e sofferta ma rimontata alla grande, con il Livorno. Poi c’è la splendida spinta dei tifosi e di una piazza che ha voglia di ricalcare grandi palcoscenici. E se lo meriterebbe assolutamente, vista la passione che ci mette e i momenti che ha passato”. 

Un incrocio con il Livorno, in Serie A, rappresenta il ricordo più bello di Rullo con la maglia del Lecce. Il punteggio di 3-2, ora come allora, sorrise ai salentini, e Rullo firmò il successo con un gol pazzesco, arrivato con un tiro al volo, raccolto nel video di Lecce Calcio Story al minuto 1:12, da distanza siderale.

La stagione 2004/05, con Zeman al timone del Lecce, è l’annata più bella del Rullo calciatore del Lecce, “scudettato” con la Primavera e autore di 104 presenze (95 dal 2003 al 2007, 9 nella seconda parentesi di un anno e mezzo in Lega Pro dal 2013 al gennaio 2015).

Il racconto zemaniano descritto da Rullo è da leggere tutto d’un fiato. “Lecce per me è una seconda casa, visto che ci ho passato, dalle giovanili in poi, momenti bellissimi. Certamente l’anno più bello fu quello di Zeman, sia perché ci divertimmo e facemmo divertire tantissimo, sia perché il boemo attirava un sacco di attenzione, mediatica e di tifo, su di noi e sul Lecce.

“Giocavamo bene, facevamo sognare i tifosi e, chissà, avremmo anche potuto fare qualcosa in più, arrivando qualche posizione più in alto. Fare invece un certo tipo di progetti era difficile, perché la società ha fatto le grandi cose che ha fatto proprio vendendo di volta in volta i migliori giovani alle big di turno, dunque sapevamo che negli anni successivi sarebbe stato complicare avere la stessa squadra, o un gruppo simile, come spesso accade per le provinciali. Con molti compagni di allora sono rimasto molto legato e mi sento molto, su tutti Diamoutene, Vucinic e Dalla Bona”.

Il terzino campano respira ancora lotte importanti con il Fasano, nel Girone H della Serie D, raggruppamento in cui Taranto, Picerno e Cerignola lottano per il salto in Lega Pro: “Anche noi come il Lecce siamo una neopromossa, e dal canto nostro puntiamo a una salvezza tranquilla-rivela Rullo parlando della squadra itriana-. Poi è chiaro che siamo lì, a due passi dai playoff e con la permanenza quasi in tasca, dunque per avere gli stimoli giusti restiamo concentrati di domenica in domenica. Vedremo ciò che arriverà. Bisogna migliorarsi sempre“. 

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