Livorno-Lecce

LIVORNO (di Gabriele de Pandis) – Archiviate il ricordo della partita d’andata. L’ultimo incrocio tra Livorno e Lecce rappresentò la prima vittoria esterna del campionato, arrivata 3 giorni dopo il primo urlo al “Via del Mare” contro il Venezia. La squadra arruffona e senza idee punita da La Mantia e Palombi ora ha lasciato il posto a un undici arcigno, difficile da battere, deciso a centrare la salvezza per non annullare la promozione dello scorso anno.

Livorno-Cosenza

Partiamo sempre dal singolare dato. I labronici sono la squadra più “anziana” della Serie B, con i 28,5 anni di media, precisamente uno in più del Lecce quarto a 27,5 e quattro in più dell’ultima classificata che è… la capolista Brescia (24,5).

Gli amaranto sono reduci dall’importante vittoria nello scontro-salvezza contro il Cosenza. Il 2-0, con gol di Giannetti e Salzano, riduce le distanze tra il Livorno quintultimo e i calabresi sestultimi e nel primo posto utile per la tranquillità. Un successo della squadra di Braglia avrebbe aumentato il margine a +10, facendo passare la lotta nelle parti basse come una sopravvivenza alla ricerca del play-out.

Roberto Breda

Il successo di domenica scorsa rappresenta l’apice della crescita dal punto di vista dei risultati raggiunta con la gestione di Roberto Breda, allenatore succeduto a Cristiano Lucarelli dopo 11 giornate. Il doloroso divorzio dall’ex “99”, un’istituzione giocoforza nella città dei 4 mori ha però segnato l’inversione di rotta dal punto di vista del rendimento.

Cristiano Lucarelli

Se con Lucarelli il Livorno albergava gli ultimi due posti della graduatoria con soltanto una vittoria e due pari negli undici match,  con l’ex tecnico di Entella e Perugia si è conosciuta la sconfitta soltanto due volte su undici gare. Un abisso dal punto di vista del rendimento che diventa enorme se si pensa che il Livorno è in serie positiva da ben otto partite. L’ultimo passo falso risale al 2 dicembre, quando il Brescia oggi capolista vinse 2-0 all’Ardenza.

A complicare la missione salentina di Roberto Breda sono arrivati i verdetti del Giudice Sportivo a seguito della vittoria sul Cosenza. Per squalifica, non faranno parte della spedizione due tra i quattro elementi più impiegati in stagione. In difesa mancherà Matteo Di Gennaro (24) e a centrocampo la somma di ammonizioni ha colpito Davide Agazzi(25). Se Liverani avrà il suo ben da fare per elaborare il rimpiazzo giusto a Fabio Lucioni, sono doppi i grattacapi per Breda, che probabilmente anche al “Via del Mare” confermerà l’abbottonato 3-5-2.

Alessandro Diamanti

In mediana, dove comanda dal 35enne Alessandro Diamanti (capocannoniere di squadra con 6 reti insieme alla punta Giannetti), potrebbe confermarsi Aniello Salzano Ad oggi il fresco ex Ternana classe 1991 rappresenterebbe la soluzione più plausibile rispetto a Rocca (23) e al veterano del reparto Valiani (38). Dipenderà molto da quanto Breda vorrà azzardare. Con l’altra sicurezza capitan Andrea Luci (33), il reparto si completerebbe con i fluidificanti Kupisz (29 anni, altro arrivo invernale) e Fazzi (23). Da segnalare, a sinistra, l’ex Taranto e Catania Antonio Porcino (23)

Livorno-Lecce

Dietro, l’assenza di Di Gennaro apre la corsa alla maglia da centrale sinistro insieme al 25enne Gonnelli a destra e al croato Bogdan (22). Davanti alla bandiera livornese Alessandro Mazzoni (classe 1984) le alternative vanno dal debutto italiano del russo Matija Boben, 24enne arrivato dal Rostov all’arretramento di Andrea Gasbarro (24), utilizzato anche al centro. Il 39enne Dario Dainelli è stato stoppato da un infortunio al gemello mediale destro che lo terrà lontano dai campi dalle 2 alle 3 settimane.

E davanti? Si sono già menzionati i 6 gol di Alessandro Giannetti (27). Con lui in pole c’è Murilo (23), solo 1 rete ma elemento di fondamentale importanza per lo scacchiere. Partito Kozak, è Filip Raicevic (25) la prima alternativa davanti a Dumitru (27) e al baby Gori (20).

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