LECCE – Anche quest’anno, in occasione dell’anniversario della scomparsa di Giulio Regeni, il corso di dottorato di ricerca in “Human and Social Sciences” del Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento ne ricorda la figura ribadendo la costante attenzione della comunità accademica per la vicenda del dottorando friulano, la cui morte in Egitto è ancora senza un colpevole.

Paola Deffendi e Claudio Regeni

Il dottorato, che copre le aree di ricerca in cui era impegnato Giulio e che è nato con uno sguardo particolarmente attento ai paesi dell’area euromediterranea, è intitolato “in ricordo di Giulio Regeni, ricercatore” per onorarne la memoria, tenere viva la ricerca della verità sulla sua tragica vicenda e dare continuità, attraverso le generazioni dei dottorandi, al suo lavoro. Nell’atrio dell’edificio 5 del complesso Studium2000 c’è una targa su piedistallo che testimonia e rende visibile quest’intento: qui docenti e allievi hanno voluto oggi ribadire il proprio impegno.

L’Università del Salento ha aderito fin dagli esordi alla campagna “Verità per Giulio Regeni” lanciata da Amnesty International Italia e la Repubblica, esponendone lo striscione su Palazzo Codacci-Pisanelli (piazza Angelo Rizzo, Lecce). Il ricercatore è stato più volte ricordato in occasione di iniziative istituzionali e, il 28 ottobre 2017, la comunità accademica ha incontrato i genitori di Giulio Paola Deffendi e Claudio Regeni per esprimere loro solidarietà e ribadire la necessità di giustizia. Alla fine del mese di marzo il dottorato organizzerà un’iniziativa di approfondimento sullo stato dell’inchiesta Regeni e sul tema più generale dei diritti umani e della ricerca nei contesti a rischio.
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