LECCE (di Gavino Coradduzza) – A pensarci bene, Lecce-Crotone poteva essere una partita da punteggio tennistico; ed invece la montagna di ottime occasioni da rete ha partorito soltanto un golletto (quasi un gollonzo…) che tuttavia ha portato ancora tre punti nella classifica dei giallorossi. A bussare per primo in area avversaria sono gli ospiti, orfani di Stroppa e non ancora adottati da Massimo Oddo (sarà ufficializzato oggi).

Andiamo in cronaca: La fresca e lucida disinvoltura dei calabresi crea qualche affanno a Vigorito ed ai suoi custodi di difesa; il Crotone amministra, crea, ma conclude poco e male. Che fa nel frattempo il Lecce? Osserva… Gli esperti diranno che sta studiando l’avversario e la situazione, ma l’impressione è che non riesca a trovare il bandolo della matassa. Il Crotone costruisce la manovra con temi efficaci a partire dai suoi difensori (spesso rischiosamente disinvolti), la dipana a centrocamo con precisione e qualche spruzzata di fantasia (là in mezzo c’è gente di qualità) e quando intuisce che si può tentare, lancia in avanti qualcuno dei suoi “punteros“…

Dopo una ventina di minuti di questa solfa che a più di qualcuno fa sussurrare a bassa voce: “Ci sta andando di lusso“, Vigorito rimedia magistralmente su un insidiosa girata di testa di Simy, meritevole, forse, di miglior sorte…

A menar le danze, lo si è capito, è prevalentemente il Crotone, mentre gli uomini di Liverani lasciano poche tracce sulla partita. Qualcosa di più comincia a far capolino appena scavalcato il trentesimo minuto di gioco: il centrocampo giallorosso prende a costruire e ad innescare le punte impegnando ripetutamente l’intero blocco difensivo rossoblù; ne viene fuori il gol che deciderà la partita. Si tratta di una autorete propiziata da un traversone di Venuti (cross o tiro in porta? Mah!) ed innescata da un gran numero di Tabanelli.

La risposta del Crotone costringe Vigorito agli straordinari: è una formazione molto pericolosa questo Crotone, ma anche parecchio imprecisa quando si tratta di inquadrare la porta; e quando riesce ad inquadrarla, deve fare i conti con un super Vigorito. All’intervallo si contano i tiri in porta: otto quelli dei calabresi, due da parte giallorossa…

Si riparte per il secondo tempo: Faraoni pizzica subito il palo alla destra di un Vigorito fuori causa; ciò signfica che il Crotone continua a giocare, magari schiumando rabbia per quell’episodio del gol nato da una deviazione. Su un grazioso regalo della difesa ospite è però La Mantia ad aver la palla per il raddoppio, ma spreca. La partita  continua dunque ad essere avvincente, arricchita da innumerevoli episodi da gol che cancellano ogni ipotesi di noia…

Gol o non gol quello che con uno scellerato rinvio procura Vigorito al 17°? In attesa di VAR anche in Serie B, si prosegue sull’uno a zero per il Lecce. Quanto a scelleratezza non è da meno il suo collega Cordaz quando si esibisce in un blccaggio della palla su retropassaggio di un compagno: punizione di seconda in area, ma non ne deriva niente…

Cala un pochino il baricentro giallorosso con Tabanelli inesauribile che osserva però con un occhio particolare la linea di contenimento; Liverani sostituisce La Mantia con Pettinari. Poi il Crotone, ancora con l’immarcabile Simy, pizzica la traversa, ma c’è anche un palo interno per Palombi che strozza l’urlo di gioia in gola agli ottomila spettatori presenti…

Il Lecce incamera dunque i tre punti segnalando come eroi della serata sia Venuti (non solo per lo zampino nel gol), che Tabanelli unitamente al miracoloso Vigorito

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