LECCE – Le pagelle di Lecce-Palermo, gara valevole come 8^ giornata del campionato di Serie B, vedono voti di sufficienza per molti giallorossi che conoscono il primo ko casalingo della stagione per mano di un avversario cinico e di caratura tecnica superiore, ma che non ha mai messo davvero sotto i giallorossi. In evidenza Tabanelli (non solo per il gol), Petriccione e Scavone.

VIGORITO: Non particolarmente impegnato nonostante le bocche di fuoco di cui dispone la squadra di Stellone, nella prima frazione deve raccogliere per la prima volta il pallone dal fondo della rete sul vantaggio di Nestorovski che lo beffa con un tiro angolato alla sua destra. È il primo gol subito dal Lecce nei primi tempi. Il copione si ripete nella ripresa, con Puscas che lo supera con una botta a mezza altezza dopo un rimpallo vincente. VOTO: 6

VENUTI: Inizio da incubo con gli avanti palermitani che si infilano di volata negli spazi concessi dalla retroguardia. Pian piano recupera lucidità e distanze, ma partecipa alla frittata finale nel secondo e definitivo vantaggio rosanero. VOTO: 5,5

MARINO: Schierato a sorpresa al posto dell’infortunato Bovo, soffre la mobilità di Moreo e dei suoi compagni d’attacco a cui concede troppa libertà d’azione e manovra. VOTO: 5,5

MECCARIELLO: Anche lui deve stringere i denti e serrare le fila per tenere a bada l’esuberanza delle punte avversarie. La capacità di scambiarsi ruolo e posizione crea non pochi imbarazzi alla retroguardia giallorossa e pure lui sbanda nelle incursioni in area leccese, come succede sul secondo gol ospite. VOTO: 5

CALDERONI: Spinge con continuità sulla fascia mancina del Lecce e pennella in area del Palermo decine di palloni, non sempre accompagnati però dalla necessaria precisione. Nel primo tempo si porta pure al tiro che impegna Brignoli in una difficile respinta, poi nella ripresa mette sulla fronte di La Mantia una palla perfetta che l’attaccante non capitalizza. VOTO: 6

PETRICCIONE: I duelli a centrocampo con i dirimpettai lo impegnano più in fase difensiva che propositiva. Cerca di dare respiro alla manovra salentina ma gli spazi che il Palermo concede sono spesso minimi per ragionare con freddezza. Nonostante ciò, si segnala tra i più positivi. VOTO: 6,5

SCAVONE: Schierato titolare pur dopo aver sostenuto in settimana due allenamenti in differenziato, offre la solita solidità al centrocampo leccese e combatte su ogni pallone; anche lui è tra i più attivi e reattivi, lottando in mezzo al campo contro gli attrezzatissimi rivali. VOTO: 6,5 → (dal 45′ st) DUBICKAS: S.V.

TABANELLI: Sceglie il modo più spettacolare per segnare la prima rete con la maglia del Lecce. La volée di sinistro con cui supera Brignoli fa esplodere il Via del Mare e lui festeggia ubriaco di gioia. Ma la sua partita è impreziosita da tanti recuperi e chiusure in cui si sacrifica per dare una mano ai compagni in fase di non possesso. Sfioera la doppietta e lotta fino al 94′ meritandosi gli applausi del pubblico. VOTO: 7

MANCOSU: Comincia alla… Mancosu con una gran conclusione in diagonale che però non inquadra la porta. Su di lui il Palermo monta però una guardia spietata che lo limita nella consueta costruzione del gioco offensivo leccese. VOTO: 5,5 → (dal 39′ st) HAYE: S.V.

LA MANTIA: Qualche buona occasione da gol capita proprio a lui che nel primo tempo si presenta a tu per tu con Brignoli che gli para la conclusione, mentre nella ripresa ci prova con due spizzate fuori. Ingaggia duelli rusticani con i propri marcatori ma non punge. VOTO: 6 → (dal 39′ st) PETTINARI: S.V.

PALOMBI: Si vede davvero poco per tutto l’incontro e non crea mai problemi alla porta palermitana. In ombra come poche altre volte era capitato di vederlo. VOTO: 5

All. LIVERANI: Questo Lecce ha nel proprio Dna il non mollare mai, ma pure la tendenza a porgere troppo l’altra guancia. La sfida con Stellone premia l’avversario forse oltre i propri meriti, ma il tecnico siciliano indovina i cambi e dispone di campioni in campo ed in panchina. Al contrario, le sostituzioni effettuate solo nel finale di gara appaiono tardive. Ad ogni modo, il bicchiere mezzo pieno consiste nell’aver tenuto testa degnamente ad un avversario di spessore ben superiore al Lecce. VOTO: 5,5

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