LECCE (di Martina Marzo e Rachele Romano)* – Jocelyn Bell Burnell, astrofisica scopritrice delle stelle pulsar, ha ottenuto il Breakthrough Prize 2018, il più alto riconoscimento scientifico nel campo della Fisica Fondamentale. Per la nota studiosa il premio è significato non solo 3 milioni di dollari e 2,5 di euro ma, soprattutto, una rivincita personale sulla discriminazione femminile in ambiente accademico, che nel 1974 la escluse dal Premio Nobel per la scoperta delle stelle pulsar.

L’onorificenza fu attribuita unicamente al suo relatore di tesi, il radioastronomo britannico Anthony Hewish. La Burnell ha deciso di investire il denaro ricevuto nella causa che le sta più a cuore: la battaglia contro le discriminazioni di genere frequenti in ambito universitario. Ha infatti contribuito alla fondazione dell’Athena Swan Programme, volto all’emancipazione delle donne negli atenei. In particolare, il denaro del premio sarà devoluto per i finanziamenti di borse di dottorato degli studenti meno rappresentati.

La scienziata si laureò alla Univeristy of Glasgow, in seguito vinse un dottorato di ricerca a Cambridge. Qui la giovane Jocelyn, ascoltando i rumori registrati da un’analisi acustica dei suoni provenienti dal cosmo, scoprì dei segnali le cui pulsazioni risultavano regolari. Inizialmente si credeva che i rumori fossero generati da forme di vita extraterrestri. Per questo motivo il segnale fu denominato Little Green Men (LGM, “piccoli omini verdi”). Successivamente l’astrofisica comprese che la fonte dei strani suoni era in realtà una nuova classe di stelle, che furono poi chiamate pulsar.

Oggi, nonostante l’iniziale sconfitta, è docente all’Università di Oxford e può vantare una carriera brillante. Il prestigioso Breakthrough Prize è stato assegnato solo quattro volte dal momento della sua istituzione: alla Burnell, a Stephen Hawking, ai fisici del CERN e quelli del LIGO

Una storia esemplare quella di Jocelyn Bell Burnell, che insegna che l’impegno e la forza di volontà, alla fine, ripagano sempre.

*articolo realizzato nell’ambito del progetto di alternanza scuola/lavoro previsto dalla legge 107/2015

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