LECCE – Ieri sera il Teatro Apollo di Lecce ha ospitato la cerimonia di consegna della seconda edizione del Premio Euridice, ideato e promosso dal Conservatorio di Musica “Tito Schipa”. La serata, condotta dal giornalista Rai Attilio Romita e da Roberta Morleo, si è aperta con l’esibizione dell’Orchestra d’archi del laboratorio di musica da camera del Conservatorio e con la presentazione della commissione del Premio composta da Antonio Albanese, Maria Eugenia Congedo, Domenico Fazio, Maria Rosaria Manieri, Adriana Poli Bortone, Silvana Melli e Maria Piccarreta.
Nato nel 2017, su impulso del presidente e del direttore del Conservatorio Biagio Marzo e Giuseppe Spedicati, per riconoscere l’impegno, l’operosità, la creatività e il ruolo di quelle cittadine e di quei cittadini – originari della Puglia o che in Puglia lavorano – connotati da elevata caratura etica e morale che si sono distinti in vari settori, quest’anno il Premio è stato dedicato all’Ulivo, simbolo di identità e di memoria della Puglia, oltre che, da sempre, simbolo di pace, di saggezza e di umiltà, che vive un’inedita emergenza per colpa della Xylella fastidiosa. E proprio dal palco dell’Apollo è stato lanciato un appello “Per la salvaguardia dell’Ulivo” rivolto alle forze migliori della cultura, della scienza, della tecnologia, dell’impresa, dell’economia, degli operatori del settore dell’olivicoltura in difesa dell’Ulivo.
«Spetta ad esse creare le condizioni per una maggiore diffusione delle problematiche che riguardano l’Ulivo, per non distruggere quel simbolo che ha dato al Mediterraneo e all’Italia, in particolare, un connotato non solo economico-sociale, ma anche di cultura e di civiltà», si legge nell’appello che è stato già firmato da Giuseppe Afrune, Pino Aprile, Associazione Cultura Italiae, Alessandro Barbano, Cristina Bianchino, Massimo Bray, Peppino Caldarola, Marco Cappato, Antonio Caprarica, Toni Capuozzo, Maria Eugenia Congedo, Maria Sofia Corciulo, Luigi Crespi, Alessandro Da Rold, Cinzia Dato, Fernando De Filippi, Jacopo De Michelis, Arturo Diaconale, Vittorio Emiliani, Domenico Fazio, Marco Gervasoni, Nico Ghizzardi, Davide Giacalone, Cristina Giudici, Lucia Goracci, Giacomo Gorjux, Carmelo Grassi, Arturo Guastella, Angelo Inglese, Lorenzo Madaro, Maria Rosaria Manieri, Biagio Marzo, Oreste Massari, Silvana Melli, Augusto Minzolini, Andrea Pamparana, Andrea Parini, Paolo Pillitteri, Adriana Poli Bortone, Laura Riccetti, Patrizia Salmoiraghi, Piero Sansonetti, Beppe Scagni, Claudio Signorile, Giuseppe Spedicati, Vito Troiano, Duccio Trombadori e Vincenzo Zara.
Subito dopo sono stati premiati, con un ulivo in ceramica realizzato dall’artista di Grottaglie Giuseppe Fasano, il cantante Albano Carrisi, il primo flauto dell’orchestra del Teatro alla Scala di Milano Andrea Manco, il presidente della Banca Popolare Pugliese Vito Primiceri, l’industriale e produttore discografico belga, direttore artistico del Festival Muse Salentine Charles Adriaenssen, il violinista e direttore stabile e artistico della Orchestra Filarmonica di Città del Messico Massimo Quarta, il cardiochirurgo pediatrico Piero Abbruzzese, la cantante e produttrice discografica Caterina Caselli, che ha lanciato i salentini Negramaro (premio ritirato da Alessandro Savasta dell’etichetta Sugar) e l’imprenditrice ed editrice Azzurra Caltagirone (premio ritirato da Vincenzo Maruccio, caporedattore della redazione leccese del Nuovo Quotidiano di Puglia).
Durante la cerimonia, che ha ospitato anche l’assessora regionale all’impresa cultura e turistica Loredana Capone, il vicesindaco di Lecce Alessandro Delli Noci, il presidente di Coldiretti Puglia Gianni Cantele e altri rappresentati delle istituzioni salentine e pugliesi, si sono esibiti anche un piccolo complesso da camera, con un omaggio a Gioacchino Rossini, e la flautista Chiara Rucco, neo laureata al Tito Schipa e vincitrice del prestigioso Premio delle Arti 2018 indetto dal Miur, accompagnata al pianoforte da Sara Metafune.