LECCE – La telenovela è finita. Il Lecce ha il suo portiere per il campionato di Serie B 2018/2019. Mauro Vigorito ha firmato l’accordo con la società giallorossa e, dopo aver svolto la prima fase di precampionato in Canada con il Frosinone, dove ha militato lo scorso anno raggiungendo la promozione in Serie A, si aggregherà al gruppo di mister Liverani e riceverà le attenzioni del preparatore dei portieri Sassanelli.

Orgoglio di Macomer– Vigorito è originario della provincia di Nuoro, precisamente di Macomer, paese di 10mila abitanti. I primi passi sportivi, naturalmente, sono stati mossi nella Macomerese, compagine del centro nuorese. Proprio a seguito della promozione in A centrata dal portiere a giugno del 2018, la Giunta Comunale di Macomer ha deciso di insignire l’estremo difensore di una targa al merito, donatagli quale cittadino macomerese che si è distinto e si distingue da anni per le sue capacità atletiche e sportive nel mondo del calcio.

L’ascesa e l’altro sogno sardo– Percorsa la trafila giovanile nel Cagliari, l’approccio di Vigorito con il grande calcio è di quelli più forti. Stagione 2009/’10, la prima da aggregato con la prima squadra. Dopo i primi mesi di ambientamento, a gennaio sembra tutto pronto per il prestito all’Olbia, altro storico club sardo con numerose apparizioni nel professionismo legato da una collaborazione col Cagliari. Qualcosa però va storto e una concatenazione di eventi porta il giovane sardo a difendere i pali del Cagliari, una sensazione emozionante per l’intera Sardegna. Lupatelli, allora secondo portiere, si fa male, Vigorito va in panca ed assiste all’infortunio di Marchetti al 21′ di Cagliari-Fiorentina 2-2 del 31 gennaio 2010. Non c’è tempo per pensare.

L’iniziazione col grande calcio è spinta da Massimiliano Allegri, uno che in carriera qualcosa l’ha vinta. Si narra che il tecnico livornese abbia dato una pedata sul fondoschiena a Vigorito prima dell’ingresso in campo dicendo: “Va e fai il tuo dovere”.  Riscaldamento veloce, guanti in mano e via a contrastare Jovetic e Gilardino. Proprio il montenegrino gli regalerà il primo gol subito in massima serie, ma una parata sul Gila (girata volante schiacciata a terra) fa esultare il padre Giuseppe, poliziotto lucano trapiantato in Sardegna. Il premio? Un piatto di pasta coi ricci. Nel Salento il numero 1 avrà un’ampia scelta di posti dove gustare questa prelibatezza…

L’incrocio– Nel 2010 passa in prestito alla Carrarese ma torna a Cagliari a gennaio 2011, senza rivedere il campo. Nel 2012 va alla Triestina per fare il secondo (4 presenze con 8 gol subiti). L’ascesa però è localizzata a Lumezzane, primo campionato da titolare in Lega Pro, non un campionato qualunque. È il primo torneo di Prima Divisione del Lecce. Proprio a Lumezzane, Vigorito e compagni sconfissero l’undici giallorosso di Lerda. E fu un momento particolare, la prima sconfitta di una squadra che sembrava schiacciasassi. Il ritorno al “Via del Mare” fu difficile per il Lumezzane, triturato 5-0 dalle reti di Jeda (2), De Rose, Bogliacino e Zappacosta, ma la salvezza della squadra bresciana consacrò l’ascesa di Vigorito, che torna nel “suo” Cagliari per poi passare al Venezia. Altro buon campionato, giocato da titolare salvo l’ultimo mese dove Dal Canto gli preferì Fortunato.

Sogno condizionante– Nel 2014 c’è un trasferimento agrodolce. Il Vicenza lo tessera per la Serie B ma s’interrompe ufficialmente il rapporto con il “suo” Cagliari. Vigorito non ha mai nascosto l’ambizione di tornare a difendere la porta rossoblù. Ogni estate sperava in una chiamata, mai arrivata. Il calcio però non è fatto soltanto di rette parallele e la Serie B 2014-2015 porta in cartello Cagliari-Vicenza. Vigorito torna al “Sant’Elia” da avversario ma l’emozione gioca un brutto scherzo e la punizione di Di Gennaro (mostrata nel seguente video) gli piega le mani. Finisce 2-0 e contesa chiusa. L’errore non sminuisce assolutamente il valore del portiere nuorese, che a Vicenza diventa titolare inamovibile passando tre stagioni.

Di infortunio in infortunio– L’ultima annata vicentina (2016/’17) è interrotta dal grave infortunio alla spalla che lo costringe anzitempo a chiudere il campionato. Lo scorso anno c’è l’accordo con il Frosinone. In Ciociaria, Vigorito inizialmente fa il secondo di Bardi, ma una volta arrivato lo stop del portiere toscano, si prende con sicurezza i pali.

A partire dalla “prima” contro l’Ascoli (vittoria 2-0), il sardo si guadagna la fiducia di Longo e non lascia più il campo, neanche nel turbolento finale di stagione con la promozione diretta fallita all’ultima giornata contro il Foggia, seguita però dal trionfo nella finale play-off vinta sul Palermo. Ora, però, niente Serie A. Il Frosinone punterà sul duo Bardi-Sportiello. Si riparte dal Lecce, piazza pronta ad accoglierlo.

In questo video si sintetizza la storia sportiva di Vigorito, paradossalmente cominciata da quello che è l’apice: l’esordio in Serie A contro la Fiorentina con addosso la maglia del Cagliari.

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