LECCE – Per il Foggia ci sarà una penalizzazione di 15 punti da scontare nel prossimo campionato e e 3 mesi di squalifica per l’ex allenatore Roberto De Zerbi (ora al Sassuolo), ma Serie B mantenuta. È stato scongiurato il pericolo di retrocessione d’ufficio in Lega Pro per il club dauno che oggi ha conosciuto il verdetto della Giustizia Sportiva. Il Tribunale Federale Nazionale ha infatti deliberato al termine del processo che ha visto coinvolto i “Satanelli“, accusati di aver pagato numerosi tesserati con fondi illeciti tra il 2015 ed il 2017.
La società rossonera era stata deferita a maggio insieme a 37 tra dirigenti, calciatori e tecnici “per avere reimpiegato nell’attività gestionale e sportiva nel corso delle stagioni sportive 2015/’16 e 2016/’17 un importo monetario molto ingente, sia a mezzo di bonifici, sia a mezzo di denaro contante, proventi di attività illecite di evasione e/o elusione fiscale, alcune delle quali integranti anche reato“. Tra loro figura anche l’attaccante Cosimo Chiricò, al quale è stata comminata una squalifica di due giornate da scontare nelle prossime due uscite ufficiali del Lecce, club che lo ha tesserato.
Intanto, la Virtus Entella si sente penalizzata dalla sentenza e passa al contr’attacco presentando ricorso. Il club ligure ha diramato il seguente comunicato stampa: “La Virtus Entella prende atto della pronuncia, pubblicata oggi, del Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare, relativa al deferimento del Foggia Calcio per illecito amministrativo, per cui la Procura Federale aveva richiesto, tra le altre, l’irrogazione della sanzione della retrocessione all’ultimo posto del campionato di competenza. La società non condivide in alcun modo tale pronuncia, ma prova anche rabbia e profondo rammarico perché si è persa un’importante occasione per fare davvero pulizia nel calcio e restituire giustizia e certezza ad un movimento che ne ha assolutamente bisogno. Infatti, l’impianto accusatorio (inflitte 51 giornate di squalifica e 10 anni e 2 mesi di inibizione, oltre alle ammende) della Procura Federale, affiancata dalla scrivente società, ammessa a partecipare al dibattimento con il patrocinio dell’Avv. Mattia Grassani, è stato integralmente accolto. Così come è accertato che il Foggia Calcio si è finanziato, per due stagioni, grazie a proventi derivanti da attività illecite ma, nonostante ciò, la pena irrogata è stata la penalizzazione di 15 punti in classifica da scontarsi nel campionato di Serie B 2018-’19, laddove, nell’appena terminato torneo cadetto, il Foggia Calcio ha sopravanzato la Virtus Entella di soli 13 punti. Ne consegue che, ove la sanzione fosse stata inflitta nel campionato 2017-’18, in applicazione del principio di afflittività sancito dall’art. 18 del Codice di Giustizia Sportiva, il Foggia Calcio sarebbe retrocesso e la Virtus Entella avrebbe mantenuto il titolo sportivo per la partecipazione al campionato di Serie B 2018/’19. Poiché la sentenza del Tribunale Nazionale Federale, Sezione Disciplinare, non ha speso una sola parola sulle ragioni di siffatta sorprendente, a tacer d’altro, scelta di differire alla prossima stagione la esecuzione della penalizzazione, tra l’altro ponendosi in assoluta ed insanabile antitesi con la univoca giurisprudenza dal 2005 (caso Genoa-Venezia) in poi, passando per le celeberrime decisioni del caso Calciopoli, la Virtus Entella comunica che proporrà immediato reclamo avanti alla Corte Federale d’Appello“.