LECCE – Il Consiglio comunale di Lecce ha approvato in via definitiva la variante relativa al sito della Cripta di Santa Lucia tra via San Lazzaro e Piazza Tito Schipa. Il sito, in parte di proprietà della Diocesi ed in parte di privati, versa in stato di totale abbandono. La Chiesa fu abbattuta nel 1938 per poter ampliare la strada che la costeggia ancora oggi; fu una decisione controversa, che suscitò non poche polemiche tra il Comune e l’allora Podestà, che si risolsero con l’accordo di una successiva ricostruzione, tuttavia mai avvenuta. Successivamente, gli edifici attorno, che risalgono agli anni ’60, sono stati demoliti e l’area risulta tuttora inagibile, essendo diventata un deposito a cielo aperto di materiali di risulta.
Di seguito il commento dell’assessore all’Urbanistica, Rita Miglietta: “La variante è in conformità al progetto di restauro della Cripta avviato nel 2013 dalla Curia Arcivescovile e completatosi quest’anno. Un nuovo involucro in vetro custodirà la cripta accanto alla quale sorgerà un piccolo spazio museale, entrambi arricchiranno lo straordinario patrimonio culturale del nostro centro storico. Oggi il sito è l’esito di un insieme di demolizioni e trasformazioni viarie succedutesi tra gli anni Sessanta e Settanta che hanno cancellato una città più antica, la Cripta è la testimonianza unica di questo frammento di storia. È una variante importante che recupera un sito di rilevante interesse culturale e che restituirà alla collettività la memoria di «S. Lucia di fuori» cui è legata l’origine della «Fiera dei pupi» del presepio che ogni anno si celebra il 13 dicembre. Un tassello notevole del contesto di Piazza Tito Schipa che recupera anni di abbandono”.