LECCE – L’acquisto di Thom Haye, ufficializzato ieri sera, ha di fatto aperto la campagna rafforzamento del Lecce. C’è definitivamente aria di calciomercato e, fatta eccezione per l’operazione che ha riportato Cosimo Chiricò in giallorosso, l’olandese è il primo rinforzo della stagione agonistica 2018/2019.

NOME FORTE?– La società di via Costadura ha inaugurato gli arrivi con un nome importante, almeno dal punto di vista del curriculum. Haye, infatti, proviene dalla Serie A olandese (Eredivisie). Il Willem II Tilburg, società storica dei Paesi Bassi, capace di vincere il campionato per 3 volte, ha concluso l’Eredivisie al 13° posto, collezionando una salvezza tranquilla.

Il primo spunto di discussione su Thom Haye parte proprio da qui. Il centrocampista offensivo, classe 1995, è un calciatore che vive da protagonista il massimo campionato olandese ormai da ben tre stagioni. Quest’anno è stato uno degli stakanovisti del Willem II, collezionando 38 presenze tra campionato e coppa, condite da 2 gol e 3 assist. Quella appena conclusa è stata inoltre la seconda stagione consecutiva  tra le fila della compagine della città di Tilburg. Nel 2016/’17 Haye ha annoverato 3 gol ed 1 assist in 32 presenze. Insomma, una promessa divenuta certezza per lo scacchiere dei biancorossoazzurri.

Bisogna poi analizzare “l’anzianità” di rendimento di colui che, di fatto, è poco più di un ragazzo. Se il Willem II rappresenta la maturità agonistica di Haye, occorre andare più a fondo per capire il percorso dell’atleta cresciuto ed esploso nell’AZ Alkmaar (occhio al nome di questo club). Con i biancorossi, il centrocampista offensivo, che di fatto nella sua carriera si è rivelato un vero e proprio jolly (particolare che sarà piaciuto a Liverani), ha speso tre stagioni in prima squadra dal 2013 al 2016 con 85 presenze totali. Al di là dei numeri, la fiducia che l’AZ riponeva in Haye si può sintetizzare con le 5 presenze su 6 partite del girone di Europa League 2015/2016. Il ragazzo, quindi, era una sorta di “sesto uomo” che John van der Brom, allora tecnico dell’AZ, era solito usare per dare cambi in tutte le posizioni dell’attacco.

Haye all’AZ Alkmaar (fonte web)

L’ascesa al grande calcio del giovane originario di Amsterdam avvenne prepotentemente nell’aprile del 2014, dopo l’esordio ufficiale in Eredivisie del 23 febbraio 2014, nel 4-0 subito dall’AZ all’Amsterdam Arena, stadio del pluridecorato Ajax. Non un esordio dei più facili, insomma. Il 6 aprile Haye esordisce dal 1° minuto nella vittoriosa gara contro il Roda JC e, quattro giorni dopo, colleziona la prima presenza europea nel ritorno dei Quarti di finale di Europa League, dove l’AZ cedette il passo al Benfica (2-0 e 14’ da attaccante per Haye nel tentativo disperato di siglare un gol).

MI MANDA GRAZIANO?- Si parlava dell’AZ Alkmaar. Mentre il giovanissimo Haye muoveva passi importanti in quella cantera, la prima squadra poteva già contare su un attaccante proveniente da una calda penisola italiana del Sud: Graziano Pellè.

Graziano Pellè

L’AZ prelevò l’attaccante monteronese proprio dal Lecce nell’estate del 2007, dopo l’exploit agli Europei Under 21 e la forte volontà di Louis van Gaal (non proprio il primo neopatentato allenatore…) di portare Pellé a giocare e misurarsi in Olanda. E così, mentre il lungagnone salentino festeggiava la vittoria, storica, dell’Eredivisie con l’AZ nel 2008-09, Haye era un giovane di belle speranze. Potrà essere singolare analizzare gli incroci tra queste due parabole calcistiche.

SCHEDA TECNICA– Haye, di doppio passaporto olandese e indonesiano, oltre a occupare le fasce laterali dell’attacco e la trequarti, negli ultimi tempi nel Willem II si è affermato come playmaker, giostrando al centro della mediana e dimostrando di avere un’ottima visione di gioco, con lanci lunghi per gli inserimenti degli esterni d’attacco, imbucate centrali in area avversaria per le punte e precisione nei cross e nei passaggi che calibra col piede destro.

Sono evidenti le caratteristiche del calciatore, tecnico, preciso e creativo, forse solo dal passo un po’ lento. Dovrà senza dubbio abituarsi alla realtà italiana, al tatticismo esasperato ed ai ritmi veloci del nostro calcio. In ogni caso, non c’è dubbio: al di là del curriculum, questa potrebbe essere una buona arma nelle mani di mister Liverani.

Questo, invece, il video di una spettacolare rete messa a segno ai tempi in cui Haye militava nell’AZ Alkmaar: 

Questa una magistrale punizione segnata da circa 20 metri, con palla all’incrocio dei pali:

A nostro giudizio, l’acquisto di Haye è un primo, forte e sintomatico segnale di quanto la quotidianità attorno al Lecce stia cambiando con il ritorno in Serie B, una categoria assolutamente da conservare nel primo campionato dopo sei anni in Lega Pro.

Un aspetto simpatico, anche per abituarci alle novità tecnologiche che rivedranno finalmente il Lecce protagonista sui principali videogame calcistici, è stato infine analizzare gli attributi di Thom Haye su FIFA 18. I dati, ripresi dal portale futhead.com, naturalmente, riflettono le caratteristiche di Haye, di naturale propensione offensiva e non propriamente un fulmine di guerra sul piano fisico. I punti di forza nel dribbling e nella giocata decisiva per mandare in gol i compagni. Al campo e alla Serie B l’ardua risposta:

Djuric Winklaar al Lecce

OLANDESE TROPPO VOLANTE– Un’ultima “chicca”. L’ultimo olandese che approdò nel Lecce fu Djuric Winklaar, scoperto da Pantaleo Corvino nel Settore Giovanile dell’Heerenveen ed acquistato per 3 miliardi di lire. Winklaar, che per essere precisi in futuro scelse la nazionale delle Antille Olandesi, arrivò insieme a Billy, Chevanton, Giacomazzi e Cimirotic per rinforzare l’allora squadra di Alberto Cavasin. Spesso nel calcio si abusa di paragoni ed a Winklaar fu affibbiata la scomoda etichetta di “nuovo Vieira”. Sia il tecnico veneto prima, che Delio Rossi poi, non furono però mai convinti da Winklaar e lo relegarono nella formazione Primavera. Le prove d’appello in Italia in Serie C con Sora e Spal fallirono miseramente, come anche le esperienze in Serie B olandese all’AGOVV. Winklaar così decise di giocare nei Dilettanti e di ridurre il calcio a seconda occupazione, diventando elettricista… Noi chiediamo invece ad Haye di elettrizzare solamente i tifosi giallorossi al “Via Del Mare.

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