LECCE (di Italo Aromolo) – Il campionato di Serie C esce finalmente dal tempo presente e viene riposto nel cassetto dei ricordi del calcio leccese, mentre all’orizzonte si staglia la stanza dei sogni della Serie B. Lì si chiudono a serratura ermetica polvere, rabbia, tristezza e pianti del passato: sei anni di emozioni vissute negli eccessi di delusioni e depressioni, mirando qua e là il deserto delle illusorie esaltazioni. Ma cosa resterà di questo tempo dove ogni sproporzione ha trovato posto, meno che la normalità?

A partire da quella prima partita Lecce-Cremonese nel settembre del 2012, anche il frammento all’apparenza più inutile ha trovato un senso nel mosaico dei record e delle statistiche, che tra qualche decennio verrà letto e riletto da studiosi e appassionati in una pagina di storia nel grande libro dell’Unione Sportiva Lecce. In tre capitoli ripercorreremo i numeri di questi sei anni, cominciando oggi da quelli relativi agli spettatori in casa e in trasferta, per poi passare ai calciatori e gli allenatori e infine alle statistiche generali sulle gare giocate.

TRA ESODI E SOLD OUT– Gli inguaribili innamorati dei colori giallorossi potranno dire di esserci stati tra i 2.993 paganti di Lecce-Grosseto 1-0 quando, in una glaciale domenica autunnale del 2013, fu sancito il record negativo di presenze al “Via del Mare” degli ultimi 23 anni. Bisogna infatti tornare alla penultima giornata della stagione 1994/’95 ed esattamente a Lecce-Pescara 4-5 per trovare una partita con più seggiolini vuoti allo stadio: allora furono 2.140 i presenti, di cui 2.018 abbonati ed appena 122 paganti. Beh, se c’eravate anche allora…

Lo spettacolo che si ricorderà con ben altro stato d’animo sarà invece quello delle partite casalinghe che hanno fatto registrare il sold out. Scandite con identica e al tempo stesso sempre nuova emozione dalle interminabili attese settimanali, con la corsa al biglietto in città e il susseguirsi frenetico di notizie sui settori esauriti ed il numero di biglietti venduti, le gare dal valore di una intera stagione hanno spesso avuto un unico vincitore, indipendentemente dal risultato sul campo: l’intero stadio colorato di giallorosso in un clima di festa e gioia collettiva. Lo è stato più di tutti lo scorso 29 aprile nella partita della promozione in Serie B contro la Paganese (18.264 spettatori), subito dopo contro il Foggia nella stagione 2016/’17 (0-0 davanti a 17.254 tifosi) e contro il Catania lo scorso 21 gennaio (1-1 con 16.838 presenze).

La stessa atmosfera magica si è ricreata anche nelle trasferte più seguite in questi sei anni: su tutte l’esodo del 7 giugno 2014 che ha visto il Salento mettersi in marcia con 2.169 cuori in direzione Frosinone per sostenere il Lecce in finale play-off. Non da meno il colpo d’occhio dello stadio “Fanuzzi” di Brindisi contro la Virtus Francavilla dove lo scorso agosto erano circa 1.500 i tifosi leccesi in quella passata alla storia come la prima trasferta senza l’obbligo della Tessera del Tifoso dalla sua introduzione. E poi tanti altri viaggi di aggregazione e passione nel segno della bandiera giallorossa come quello dei mille verso Caserta (stagione 2017/’18), dei settecento ad Alessandria o a San Benedetto del Tronto (play-off 2016/’17) e così a ritroso negli anni fino ai settori ospiti esauriti contro Albinoleffe e Carpi nelle ultime partite fuori casa della stagione 2012/’13.

Di seguito, nel dettaglio, statistiche e record degli spettatori allo stadio “Via del Mare dalla stagione 2012/’13 ad oggi:

 

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