REGGIO CALABRIA (di Pierpaolo Sergio) – Le pagelle di Reggina-Lecce vedono sorridere i giallorossi che portano a casa 3 punti di platino dopo una settimana di lavoro lonrtano dal Salento ed in una gara giocata senza tifo a supporto. Marco Mancosu è il match-winner che regala al Lecce un successo reso ancor più prezioso dallo stop del Trapani contro la Virtus Francavilla, in attesa del posticipo del Catania di domani sera.

PERUCCHINI: Primo tempo in cui nopn deve compiere paerticolari interventi ed in cui si fa apprezzare per un paio di uscite di pugno su calci di punizione battuti dai padroni di casa. La seconda frazione la musica cambia e deve rimboccarsi le maniche per evitare la beffa del pareggio nelle pur confuse azioni offensive della Reggina. Strepitoso in uscita su Bianchimano a cui nega il pareggio a tu per tu in area di rigore. VOTO: 6,5

LEPORE: Più reattivo rispetto alle recenti apparizioni, si applica in copertura e non disdegna le discese lungo la fascia destra. Il secondo tempo diventa però di sofferenza e deve sudare le proverbiali sette camicie per portare a casa l’importante risultato. VOTO: 5,5

COSENZA: Solito muro della difesa giallorossa, contro di lui si infrange la gran parte delle aziioni d’attacco degli amaranto che recriminano per un fallo al limite su Bianchimano e poi perpresunto tocco di mano in area, ma l’arbitro ben apposttato lascia proseguire. Nella ripresa è sempre il più alucido e reattivo tra i suoi nel fronteggiare gli attacchi calabresi. VOTO: 6,5

MARINO: Attento in marcatura sul pericoloso e mobile VBianchimano, dimostra di soffrire le accelerazioni degli esterni reggini quando attaccano sulle fasce. Si destreggia comunque con disinvoltura e dà una mano a tenere lontane le minacce dalla porta leccese. VOTO: 6

CIANCIO: Molto mobile lungo l’out mancino, lascia talvolta a desiderare in copertura sullo sgusciante Hazdiosmanovic, ma pian piano gli prende le misure e spesso lo anticipa facendo ripartire la manovra giallorossa. Prezioso durante gli assalti all’arma bianca che la Reggina prova verso la porta leccese e che neutralizza in più circostanze. VOTO: 6

ARMELLINO: Nel primo tempo ingaggia duelli rusticani con gli avversari che gravitano nella sua zona di competenza. Assicura copertura alla difesa salentina e si propone per gli scambi in fase di possesso. Cala vistosamente nel secondo tempo e concede praterie ai centrocampisti calabresi che lo sovrastano in velocità e dinamismo. VOTO: 5,5

ARRIGONI: Si vede poco nel giro palla del Lecce ma agisce da baluardo davanti l’area di rigore facendo filtro e bloccando le incursioni per vie centrali dei calabresi. VOTO: 6

MANCOSU: Segna un gol di fondamentale importanza in avvio di match e mette la gara in discesa per la formazione leccese. Dialoga spesso e volentieri con Costa Ferreira, soffrendo solo la dinamicità dell’esterno amaranto Hazdiosmanovic su cui deve spesso raddoppiare con Ciancio per fermarne le discese. Nella ripresa fallisce una ghiottissima occasione per andare sullo 0-2, strozzando troppo il tiro da centro area. VOTO: 6,5

COSTA FERREIRA: Alterna tocchi di fino ad alcune incredibili amnesie che gli fanno perdere il possesso palla o rallentano le ripartenze della sua squadra. Da una sua intuizione prende il via l’azione del gol di Mancosu. VOTO: 6 → (dal 52′) LEGITTIMO: Tanta, ma tanta cionfusione. Ha almeno il merito di salvare sulla linea la più limpida palla-gol della Reggina della ripresa. Col suo ingresso sul rettangolo verde il Lecce si ridisegna tatticamente passando ad una difesa a 5 in fase di non possesso. Qualche leggerezza che commette mina il vantaggio, ma rimedia mettendoci in extremis una pezza. VOTO: 5,5

DI PIAZZA: Tanto movimento, l’assist per il vantaggio giallorosso, un gol annullato per presunto fuorigioco ed un tiro parato a mani aperte dal portiere reggino sono il succo del primo tempo che gioca con grinta e caparbietà. Proprio un eccesso di foga (ed ingenuità) gli costa sul finire di frazione un inutile cartellino giallo. Si fa apprezzare pure per alcuni recuperi difensivi, poi viene richiamato in panchina un po’ a sorpresa. VOTO: 6,5 → (dal 52′) DUBICKAS: Appena entrato ha sui piedi un’ottima chance in ripartenza, ma la spreca allungandosi la sfera a pochi metri dal portiere amarato. Stesso copione venti minuti dopo quando non controlla un rimpallo favorevole e si fa anticipare. Impatto col match negativo. VOTO: 5

SARANITI: Prova a far valere il suo tempismo sulle palle alte che spiovono nell’area avversaria e cerca il dialogo con Di Piazza per prendere la difesa della Reggina in velocità. Esce per ragion di Stato. VOTO: 6 → (dal 52′) CATURANO: Si vede davvero poco nello spezzone di gara che il suo tecnico gli concede, eccezion fatta per l’ammonizione comminatagli dall’arbitro Proietti nel finale di partita. VOTO: 5

All. LIVERANI: Il suo Lecce appare più concreto e meno svagato. L’attenzione nei singoli è totale e si deve arrabbiare solo per qualche sbavatura senza conseguenze. La musica cambia nella ripresa quando l’undici giallorosso abbassa troppo il baricentro concedendo metri sui metri all’avversario. È allora che riemergono le ansie e le paure del recente passato e che solo il caso non trasforma in nuovi incubi. Non del tutto condivisibili i cambi apportati a gara in corso, ma i 3 punti arrivano di riffa o di raffa ed è quel che conta ora come ora. VOTO: 5,5

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