LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Il momento che tanto la squadra giallorossa, quanto l’ambiente stanno attraversando è particolarmente delicato. Nasce da questa consapevolezza la scelta di indire una conferenza stampa da parte del presidente dell’U.S. Lecce, Saverio Sticchi Damiani, che oggi pomeriggio ha incontrato i giornalisti sportivi leccesi al “Via del Mare“.
ARTEFICI DEL NOSTRO DESTINO- “Oggi a parlare sono io e non un calciatore. Mi sembra giusto metterci la faccia a nome di tutti i componenti della società, che sono idealmente qui accanto a me. Come staff tecnico e dirigenziale siamo straconvinti di ciò che stiamo facendo e della necessità di essere all’altezza, nel finale di campionato, di quanto fatto finora. In queste ultime 5 partite dobbiamo fare bene come siamo stati capaci per larga parte della stagione: un cammino eccellente e straordinario. Mi va di sottolineare che, come mai accaduto negli scorsi anni di Lega Pro, a questo punto del torneo siamo primi e siamo artefici del nostro destino. Non voglio sentir parlare di Catania e Trapani, ma solo di noi. Il calendario che abbiamo non è semplice, ma di sicuro alla nostra portata. Se, e sottolineo se, non dovessimo farcela, sarebbe solo colpa nostra e di nessun altro. A Caserta è stata una brutta sconfitta; abbiamo giocato male e fatto una figuraccia con i tantissimi tifosi che ci hanno seguito”.
FACCIA A FACCIA NELLA SQUADRA- “Alla ripresa i calciatori hanno chiesto di avere tra loro uno scambio di vedute ed hanno avuto tutto il tempo necessario per farlo. Anche la società ed il mister hanno assunto una posizione netta e forte rispetto a quanto accaduto domenica perché ci stiamo giocando tantissimo. Sono dinamiche che coinvolgono lo spogliatoio, la società e vanno viste all’interno dello stesso. Voglio sottolineare che non c’è una proprietà passiva, un mister passivo, un gruppo di giocatori passivo. Sono certo che tutti sanno cosa vuol dire giocare in questa città. Non vengono da carriere tali in cui Lecce rappresenta la fase calante, ma l’apice e non è detto che saranno in grado di confermarsi a questo livello. Se lo devono meritare. Non vorrei, e non succederà, che qualcuno a fine carriera abbia il rammarico di non aver colto l’opportunità di essere protagonista e vincitore con una maglia ambita da tanti calciatori che vorrebbero venire a giocare qui. Capiscono perfettamente di avere in mano il destino di un’intera stagione. Se vincono, guadegneranno di più, prenderanno il premio promozione stabilito a dicembre. Tutti siamo proiettati verso quest’obiettivo”.
NIENTE RITIRO PUNTIVO- “Se l’avessimo scelto, avremmo dato la responsabilità solo ai giocatori; la società si salva la coscienza e così non è giusto. Sarà quindi una settimana normale, ma con un giorno di ritiro pre-gara in più chiesto da loro stessi perché nessuno deve scaricare responsabilità su altri, nè su squadra e allenatore che hanno fatto un percorso fantastico. Andremo in ritiro tutti insieme: se si vince, si vince tutti insieme; se si perde, si perde tutti insieme“.
I TIFOSI- “Ho ovviamente notato che in tutti c’è una giusta preoccupazione perché a questo punto della stagione avremmo voluto chiudere il campionato, ma sapevo che difficilmente sarebbe stato possibile. Sabato affronteremo la partita della vita e lo vogliamo fare con l’aiuto della nostra gente che non ci ha mai fatto mancare il proprio sostegno, soprattutto dopo le sconfitte. Inutile fare appelli in tal senso. Abbiamo attivato la promozione riservata agli abbonati perchè questa partita la dobbiamo vincere tuitti insieme e poi penseremo alla prossima“.
VINCERE RISPETTANDO LE REGOLE QUI È PIÙ DIFFICILE- “Nel recente passato siamo stati battuti da squadre forse più furbe di noi, più abituate a questo strano campionato che è la Lega Pro-Girone C… Siamo talmente poco furbi che domenica abbiamo perso per un gol di un calciatore di proprietà del Lecce che paghiamo (Gianluca Turchetta, ndr). Abbiamo promesso fin dal primo giorno che ci saremmo comportati secondo le regole, ma dobbiamo essere tutti consapevoli che vincere a Lecce rispettando le regole è molto più difficile… Ma noi dobbiamo vincere quest’anno, scacciando ogni dinamica strana che questo campionato riserva. Ma rispetto a determinati arbitraggi, e non voglio creare alibi, si deve dare ad un presidente la possibilità di essere sul pezzo. La gara col Matera ci ha fatto dei danni, anche se non sono il motivo di questa situazione. Però non si può privare un dirigente di chiedere correttezza e tenere alto il livello di attenzione. Consentiteci di essere vigili“.
STOP ANSIE, 5 VITTORIE- “Credo che la nostra non sia una squadra composta da calciatori particolarmente abituati a vincere un campionato, pur trattandosi di giocatori già presenti l’anno scorso. Resto male quando sento parlare di scarso impegno o attaccamento alla maglia. Semmai c’è l’ansia del traguardo ormai vicino. Ma ansie, braccino del tennista, infortuni, squalifiche sono questioni che devono essere azzerate. Dobbiamo fare 5 vittorie“.
LE SCELTE DI LIVERANI- “È una persona serena che fa delle scelte che tante volte ci hanno permesso di vincere, magari anche inaspetattamente. Adesso il momento è particolare: ciò che pretendo è che tutti siano coinvolti, tutti positivi e tutti onorati di quel che sono riusciti a fare perché potranno entrare nella gloriosa storia del Lecce vincendo il campionato. Lo pretendo da Pacilli che senza colpa è fuori lista e, a maggior ragione, da ogni giocatore che giocherà anche solo pochi minuti: non verrà tollerato nulla. Non ci sono primi della classe; tutti sono responsabili dei propri comportamenti. Ma sono sicuro che, anche in base a quel che ho visto con i miei occhi ieri, non accadrà“.
LE PROVOCAZIONI DI LO MONACO- “Credo che se una squadra sta in testa per tante settimane non sia fortuna… Tutto ciò che abbiamo conquistato ce lo siamo meritato. Quelle di Lo Monaco sono settimanali provocazioni che ci riserva; è grazie al Lecce se sta ogni giorno sugli organi di stampa. Di quel che dice lui non è che mi interessi più di tanto, anzi gli faccio i complimenti per il brillante 6-0 con la Paganese. A parte quello dello Juve Stabia contro un’Akragas ormai retrocesso, l’ultimo risultato con 6 gol di scarto in un campionato equilibrato lo ricordo in un Benevento-Casertana…“