LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Chissà se quegli studenti di liceo che il pomeriggio di 110 anni fa avrebbero mai pensato che la loro idea di portare il football a Lecce avrebbe dato vita ad una passione che accumuna ancor oggi migliaia e migliaia di tifosi della squadra di calcio del capoluogo salentino sparsi in tutto il mondo…
Sembra quasi di vederli: era domenica 15 marzo 1908, una domenica come tante altre; l’atmosfera sonnacchiosa di una città del Sud Italia che ad inizio secolo scorso a stento aveva sentito parlare del nuovo gioco che già infiammava gli animi di sportivi inglesi e di altre realtà del nostro paese da qualche anno. A unire quei visionari c’era lo spirito pionieristico che aiuta a superare gli ostacoli che un’impresa presenta al momento di metterla in cantiere e dare corpo a ciò che fino ad allora era un sogno, forse solo una curiosità per ciò che rappresentava la novità che arrivava da lontano e faceva sentire Lecce più vicina al resto del Paese e dell’Europa.
Studenti-atleti che coniugavano l’amore per lo studio a quello per l’educazione fisica, per le discipline sportive. Non a caso lo Sporting Club Lecce fu una società polisportiva in cui si praticava ciclismo, atletica e scherma. Solo in un secondo momento si sarebbe aggiunto il gioco del pallone. Oggi resta solo l’ingresso del centro sportivo nel quale la squadra leccese giocò la sua prima partita della storia, nel 1908, contro la Pro Italia Taranto. Sorge nei pressi del Tribunale lungo Viale De Pietro, di fronte alle Officine Cantelmo e l’amministrazione comunale leccese si è detta pronta a ripristinare la scritta “Sporting Club“ della quale oggi non rimane che qualche traccia, visto che lettere che la componenvao sono cadute col trascorrere dei decenni. Un atto quasi dovuto per onorare quei pionieri. Così come lo sarà l’apposizione di una targa commemorativa oggi (ore 18:30) in Via Gaetano Brunetti, 2 lì dove tutto nacque e dove furono gettate, sia pure inconsapevolmente, le basi di una storia lunga oltre un secolo e che hanno permesso che Lecce avesse una propria squadra calcistica che ha saputo farsi onore.