LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Il Cosenza gela il Lecce di Coppa e si merita il passaggio in semifinale, vincendo 2-0 la sfida giocata nel giorno di San Valentino. Di conseguenza, nelle pagelle di Lecce-Cosenza voti che raggiungono la sufficienza tra le file giallorosse se ne trovano pochi e sono quelli che si meritano i soliti noti: Andrea Arrigoni e Ciccio Cosenza. Sopra la media generale anche le prove offerte dal giovane Ransford Selasi e da Mario Pacilli che ha provato a dare la scossa alla squadra.
CHIRONI: Poco impegnato per tutto il primo tempo, si fa trovare pronto e reattivo nelle conclusioni a rete dei calabresi. Non è invece esente da colpe sulle reti di Okereke e Loviso, sulle quali appare in ritardo. VOTO: 5
CIANCIO: Si perde a più riprese l’avversario diretto e sbaglia qualche appoggio di troppo che innesca le ripartenze degli uomini di mister Braglia. Scompare col passare dei minuti dalla contesa e non offre supporto alla manovra giallorossa. VOTO: 5
COSENZA: La dinamicità della coppia d’attacco Mungo-Perez mette in soggezione il tandem giallorosso di centrali e pure lui deve faticare un po’ per trovare misure e ritmi giusti. Tocca però sempre a lui sbrogliare la matassa e dare un minimo di compattezza al reparto preposto alla distruzione della manovra avversaria. VOTO: 6
RICCARDI: In avvio di partita va in affanno in più di una circostanza sullo sgusciante Perez. Deve arrangiarsi come può per tenerlo a bada e contenerne la pericolosità, ma non sempre vince i duelli e ricorre troppo al fallo per bloccarne la gran voglia di metetrsi in luce. VOTO: 5
LEGITTIMO: Si fa apprezzare in fase di contenimento dov’è chiamato a stringere le maglie della retroguardia leccese sulle folate offensive cosentine. Come tutta la squadra, cala nella ripresa, quando il Cosenza alza ulteriormente il ritmo e lascia sguarnita la fascia di sua competenza nell’azione del primo gol ospite. VOTO: 5,5
MEGELAITIS: Non brilla particolarmente ma si dimostra sempre sul pezzo quando c’è da tamponare le falle che si aprono in mezzo al campo durante le ripartenze del Cosenza. Cala alla distanza. VOTO: 5,5 → (dal 28’st) PACILLI: Il suo ingresso in campo dà un minimo di imprevedibilità e freschezza alla manovra farraginosa dei padroni di casa. Sicuramente è tra i più sconsolati per l’uscita dalla Coppa visto che era l’unica competizione in cui poteva indossare anciora la maglia del Lecce in questa stagione. VOTO: 6
ARRIGONI: Solita partita di sostanza. Predica però per larghi tratti nel deserto e non trova collaborazione e intesa nei compagni d’attacco. VOTO: 6
SELASI: Esordio da titolare con la maglia del Lecce per il 21enne ghanese, piazzato dal suo allenatore in mediana a fare densità. Non male in fase di non possesso, quando fa valere il suo fisico e interrompe più volte le trame offensive dei rossoblù. Finita la benzina nella gambe, viene richiamato in panchina VOTO: 6 → (dal 17’st) MANCOSU: Prova a dare concretezza e sostanza alla trequarti del Lecce ma non trova mai lo spiraglio giusto per tentare il tiro dalla distanza che in altre occasioni aveva tolto le castagne dal fuoco alla sua squadra, come accadde nel match di campionato contro i silani. VOTO: 5,5
COSTA FERREIRA: Appare spesso e volentieri un pesce fuor d’acqua nel ruolo di trequartista in cui fa fatica a trovare spazi e misure per servire Di Piazza e Caturano. Molle nei contrasti, dimostra di badare più a non farsi ancora male che a mantenere qualche pallone in più tra i piedi. Spostato leggermente di ruolo nel finale di gara con l’ingresso di Mancosu sul rettangolo verde, non cambia comunque l’inerzia della sua partita. VOTO: 5
DI PIAZZA: Si vede pochissimo nella prima frazione di gioco, quando si segnala per una girata di testa che non inquadra lo specchio della porta avversaria. Per il resto, poca convinzione nelle rare occasioni che gli sono capitate, scarsa mira e troppe scivolate. Ma pochissime si sono dimostrate anche le idee da parte dei compagni che lo dovrebbe innescare in profondità contro una linea difensiva rocciosa qual era quella del Cosenza. VOTO: 5
CATURANO: Anche la punta napoletana non brilla di luce propria e stenta a rendersi davvero pericoloso nell’arco di tutto l’incontro. Nell’unica palla-gol del primo tempo che gli capita sul sinistro è bravo Dermaku a deviargli la sfera in angolo. All’ultimo istante si vede poi annullare per un assai dubbio fuorigioco il gol della bandiera segnato su palombella di testa a scavalcare Zommers. VOTO: 5,5
All. LIVERANI: La gabbia tattica di Braglia crea non pochi impacci al Lecce e le contromosse non sono state all’altezza della situazione. Chiaro che la mente dei suoi ragazzi fosse rivolta più al campionato per mettere in campo in una sfida di Coppa Italia di Serie C quella cattiveria agonistica auspicata alla vigilia, ma mai realmente vista durante il match. Il Cosenza ha costantemente tenuto il Lecce in sua balìa, concedendo poco, se non addirittura niente, abbattendo quel record di imbattibilità che finora ha dato un alone di invincibilità alla compagine salentina. VOTO: 5