LECCE – La pantomima è servita: parziale dietrofront del Prefetto della BAT, che nel tardo pomeriggio di oggi ha concesso ai tifosi del Bisceglie di poter assistere all’atteso derby contro il Lecce, in programma domani sera alle ore 20:45, lasciando fuori dallo stadio “Gustavo Ventura solo i sostenitori giallorossi (tesserati). Ecco il comunicato: “A seguito di ulteriore sopralluogo presso l’impianto sportivo comunale Gustavo Ventura di Bisceglie da parte degli organi competenti è emersa l’avvenuta effettuazione dei lavori a soddisfacimento delle esigenze di sicurezza già rappresentate, il Prefetto di Barletta Andria Trani ha avuto modo di riesaminare la situazione, in accordo con il Questore di Bari, ed ha revocato il proprio provvedimento con cui si disponeva lo svolgimento dell’incontro di calcio tra As Bisceglie 1913 ed Us Lecce in assenza di pubblico. Permanendo gravi problematiche afferenti l’ordine e la sicurezza pubblica, il Prefetto ha disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Lecce“.

Stamane, entrambe le società avevano annunciato la decisione della dott.ssa Maria Antonietta Cerniglia che aveva deciso di far giocare la partita a porte chiuse per “criticità strutturali” dell’impianto sportivo. In realtà, dietro tale affermazione c’erano i soliti timori legati a possibili disordini tra tifoserie, nonostante la venita dei biglietti per il Settore Ospiti fosse stata già limitata solo ai possessori di Tessera del Tifoso. A quanti hanno già acquistato i tagliandi (circa 300), verrà comunicato in seguito cosa fare per ottenere il rimborso delle spese sostenute.

Dopo una serie di febbrile di incontri avvenuti oggi pomeriggio tra i dirigenti del sodalizio nerazzurro-stellato e le autorità competenti in materia di sicurezza pubblica, è arrivata la fumata grigia: incontro disputato a porte aperte, ma solo per i supporters della squadra di casa. La cronaca parla di un nuovo sopralluogo svolto alla presenza dei vertici del Bisceglie ed i responsabili in materia di ordine pubblico della Prefettura della BAT, delle Questure di Barletta, Andria e Trani e di Bari che coordina come Questura superiore per rilevanza territoriale.

A pagare, insomma, sono sempre i tifosi del Lecce, per l’ennesima volta costretti a subire scelte cervellotiche ed impari, visto che al “Via del Mare” era stata permessa la presenza dei sostenitori biscegliesi sia in campionato, che in Coppa Italia.

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