LECCE – Vincenzo Alfieri per “I peggiori”, Francesco “Ebbasta” Capalbo per “Addio fottuti musi verdi”, Marco Cassini per “La notte non fa più paura”, Roberto De Paolis per “Cuori puri”, Andrea De Sica per “I figli della notte”, Simone Godano per “Moglie e marito”, Germano Maccioni per “Gli asteroidi”, Antonio Padovan per “Finché c’è prosecco c’è speranza”, Christiano Pahler per “Last Christmas” (L’ultimo Natale), Valentina Pedicini per “Dove cadono le ombre”, sono i dieci autori che concorreranno alla IX edizione del Premio Mario Verdone che sarà consegnato dai fratelli Carlo, Luca e Silvia Verdone durante la XIX edizione del Festival del Cinema Europeo, che si terrà a Lecce presso la Multisala Massimo dal 9 al 14 aprile prossimi. 

Il Premio dedicato a Mario Verdone, rivolto a un giovane autore italiano (età massima 40 anni) che si sia particolarmente contraddistinto nell’ultima stagione cinematografica per la sua opera prima, è stato istituito in accordo con la famiglia Verdone dal Festival del Cinema Europeo, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia e il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani. Saranno Carlo, Luca e Silvia Verdone a scegliere il vincitore dell’edizione 2018 tra i 10 autori individuati: È la nona edizione del Premio intitolato a nostro padre Mario grazie al Festival del Cinema Europeo, e anche quest’anno ci troviamo di fronte a una scelta non facile. Tutti i giovani autori in concorso hanno talento e hanno dimostrato grande capacità nella realizzazione della loro opera – sottolineano i fratelli Verdone – e siamo contenti di vedere come ogni anno il cinema italiano si arricchisca di registi e veda crescere autori di indubbio valore artistico. Il Festival del Cinema Europeo di Lecce si conferma un bel trampolino di lancio per molti di loro”.

Le precedenti edizioni sono state vinte da: Susanna Nicchiarelli per “Cosmonauta”, Aureliano Amadei per “20 sigarette”, Andrea Segre per “Io sono Li”, Claudio Giovannesi per “Alì ha gli occhi azzurri”, Matteo Oleotto per “Zoran, il mio nipote scemo”, Sebastiano Riso per “Più buio di mezzanotte”, Duccio Chiarini per “Short skin” e, l’anno scorso, da Marco Danieli per “La ragazza del mondo”.

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