LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Le pagelle di Trapani-Lecce, gara che ha chiuso l’anno solare 2017, vedono giganteggiare Marco Mancosu, autore del gol del vantaggio giallorosso, e Ciccio Cosenza, che ha guidato da vero condottiero la difesa salentina. Insieme a loro, merita la menzione anche Andrea Arrigoni, ancora lucido e prezioso. Ma il Lecce non porta a casa i 3 punti per una papera di Filippo Perucchini, che spiana la strada ai siciliani verso l’1-1 finale.
PERUCCHINI: Il clamoroso erroraccio che regala al Trapani il pareggio è una macchia difficile da cancellare e che condiziona la valutazione globale della sua gara, che pure vive di altri interventi di un certo spessore. La sbagliata valutazione della traiettoria del pallone che consente a Murano di annullare il vantaggio giallorosso toglie 2 punti alla squadra salentina, per di più in uno scontro diretto. VOTO: 4,5
LEPORE: Gara anonima per il capitano che stenta a trovare il passo e la posizione giusta pur godendo di meno patemi d’animo rispetto al dirimpettaio Di Matteo che se la doveva vedere con l’imprendibile Marras. Nel finale cerca di dare man forte ai tentativi del Lecce di portare a casa un successo di prestigio, ma le idee spesso si sono dimostrate annebbiate e la mira imprecisa. VOTO: 5,5
COSENZA: Antenne sempre dritte per smorzare sul nascere ogni tentativo di offendere degli avanti granata. Si conferma il più reattivo e concentrato della retroguardia leccese, innescando duelli rusticani con Evacuo. Da applausi alcune uscite palla al piede da situazioni intricate nei pressi dell’area di rigore salentina. VOTO: 6,5
RICCARDI: Suo malgrado, resta coinvolto nella frittata preparata da Perucchini sul gol di Murano sul quale cerca di fare quel che può, ma non riesce ad evitarlo. Per il resto, si conferma elemento affidabile, pur dovendo pagare un naturale dazio in termini d’esperienza che non è certo quella del suo compagno di reparto in alcuni frangenti. VOTO: 6
DI MATTEO: Ha l’ingrato compito di fronteggiare il furetto Marras e lo tampona come meglio riesce. Attento e puntuale nelle chiusure, soffre il dinamismo dell’esterno siciliano soprattutto nella ripresa quando l’ex Alessandria lo punta a ripetizione creando non pochi pericoli per la porta leccese. VOTO: 6
MANCOSU: Altra prodezza balistica da mettere in cineteca. Con un destro potente e preciso piega le mani al portierte granata Furlan e segna una rete dal peso specifico enorme. Un gol che poteva valere un allungo ulteriore in classifica, ma che è stato vanificato in parte dalla “papera” di Perucchini. In mezzo al campo fa valere temperamento e visione di gioco, cercando di creare superiorità in fase d’attacco, innescando le ripartenze, ma senza disdegnare di dare una mano in difesa. VOTO: 7
ARRIGONI: Anche lui si conferma su livelli di assoluto valore, ormai diventati standard, controllando le sfuriate dei padroni di casa nella trequarti leccese e facendo salire la squadra giallorossa senza smania e con raziocinio quando recupera un numero consistente di palloni. Sfiora l’eurogol alla… Mancosu in avvio di secondo tempo, quando spedisce a fil di palo un destro insidioso. VOTO: 6,5
ARMELLINO: Resta sempre ai margini della manovra e fatica a tenere il passo dei diretti avversari. Nel terzetto di centrocampo è quello che dimostra di non essere ancora nella migliore condizione, anche se il suo contributo cerca comunque di darlo fino alla fine. Gli capitano sui piedi due palloni invitantissimi in una mischia davanti la porta trapanese che non si trasformano in rete solo per casualità. VOTO: 6
COSTA FERREIRA: Scende in campo con i sintomi influenzali, ma non basta questo per giustificare una prestzione incolore e senza acuti. Trotterella finchè l’arbitro non manda le due squadre all’intervallo negli spogliatoi dove resta per l’acutizzarsi del malanno di stagione. VOTO: 5 → (dal 46′) TSONEV: Due ghiottissime palle-gol capitano sul suo destro ma senza esito. Potrebbe essere l’elemento in grado di rompere gli equilibri eppure la buona sorte non gli arride. Dinamico e pronto ai recuperi in difesa, si fa preferire di grtan lunga al compagno di cui prende il posto. VOTO: 6
CATURANO: Perde un sacco di tempo a protestare con l’arbitro per falli non fischiati a suo favore. Più che badare ad impensierire la retroguardia trapanese, si intestardisce nella ricerca di contatti con gli avversari e non trova mai lo spunto per impegnare Furlan. Evanescente e fumoso, lascia il campo dopo poco più di un’ora di gioco. Che la sosta lo riporti a lucido perché il Lecce ha bisogno di un centravanti dalle spalle larghe, soprattutto se i compagni sono fuori per infortunio. VOTO: 5 → (dal 67′) PERSANO: Per lo meno è più mobile di Caturano nella metà campo del Trapani e concede rapidità e profondità alla manovra giallorossa. Prova a metterci lo zampino in un paio di occasioni da rete che non trovano la giusta dose di fortuna ed offre un assist non sfruttato a dovere da Tsonev nel finale di match. VOTO: 6,5
TORROMINO: Come per il gemello del gol Caturano, il giudizio sulla sua prestazione risente delle pause che si prende per larghi tratti dell’incontro, caratterizzati da troppa mollezza nei contrasti e scarsa vena realizzativa sotto-porta. Nei minuti finali di divora almeno due chiarissime occasioni per riportare in vantaggio il Lecce, sparando la sfera addosso al numero 1 granata o difettando nella mira, ma almeno si scuote dal torpore che lo aveva accompagnato fino all’uscita dal terreno di gioco del compagno di reparto e sembra destarsi all’improvviso. VOTO: 6
All. LIVERANI: Prepara la sfida del “Provinciale” con estrema cura. Il vantaggio in apertura segnato da Mancosu pare spianare la strada del successo ad un Lecce padrone del campo per gran parte del primo tempo e in chiusura di match. Poi l’errore di Perucchini costringe tutti a giocare col coltello tra i denti nella ripresa, con i padroni di casa all’arrembaggio e qualche svarione di troppo non capitalizzato dal Trapani. Tuttavia, il Lecce c’è; l’atteggiamento mostrato contro la terza forza del campionato e la possibilità di tornare a casa con l’intera posta in palio accarezzata fino al 95′ la dicono lunga sulla forza di questa squadra che ora va in letargo in attesa di ripresentarsi in campionato magari rinforzata e puntellata in alcuni ruoli cardine per giocarsi la promozione diretta a testa alta e petto in fuori. VOTO: 6,5
Caro direttore Pierpaolo Sergio voti abbastanza giusti, ma oltre all’errore di Perucchini, io evidenzierei quello altrettanto grave di Riccardi inesperto nell’occasione a contrastare “efficacemente” uno scaltro Murano.
Su Riccardi ho proprio evidenziato come sia coinvolto nell’azione del pareggio trapanese e che debba pagare qualcosa in termini di esperienza vista la sua giovane età.