logo-u-s-lecce-brillantePERUGIA (di Luca Manna) – Quando sei in testa alla classifica e continui a non perdere colpi, è quasi naturale che tutto il mondo intorno a te, che ti guarda dal basso verso l’alto, cerchi di destabilizzarti utilizzando tutti i mezzi a propria disposizione per cercare di mettere qualche ostacolo sulla strada, breve o lunga che sia, che ti divide dal traguardo tanto ambito e sognato. Se poi ci metti che ogni settimana uccidi i sogni dei tuoi avversari, inanellando una vittoria dopo l’altra e magari rimontando un doppio svantaggio in poco più di 15 minuti, ecco che i competitors iniziano a sentir vacillare le loro certezze ed inizino anche ad avere momenti in cui la lucidità e la sportività lasciano spazio a volte a dichiarazioni folli, altre comiche.

lecce-bisceglie-arbitro-miele-di-nola-espulsione-migliavaccaNonostante ciò, continuo a pensare che nel calcio, nello sport e più in generale nella vita, la sportività venga prima di tutto e perciò, negli anni (troppi ormai) in cui il mio Lecce si è trovato nella scomoda posizione di stare in basso mentre gli altri volavano in alto, ho sempre reso onore agli avversari di turno, anche laddove le vittorie arrivavano all’ultimo minuto, grazie a presunti errori arbitrali o solo per rivali troppo “morbidi”, magari tra squadre corregionali. Il Foggia dello scorso anno, per esempio, oltre ad averci stracciato allo “Zaccheria” con un secco 3-0, ha inanellato una serie di successi che mai mi avrebbe portato ad avere sospetti sulla reale bontà delle partite giocate e sull’incredibile forza della corazzata di mister Stroppa.

Tuttavia, se fosse accaduto il contrario, sono un semplice tifoso cui può accadere che il cuore e l’istinto spengano per qualche attimo il lume della ragione e non un dirigente, magari conosciuto in tutto lo Stivale, il cui ruolo imporrebbe di mantenere signorilità e rispetto nei confronti di pari grado e tifoserie avversarie, se non altro per non alimentari inutili tensioni di cui il calcio attuale non ha assolutamente bisogno.

Jose MourinhoPietro Lo Monaco è un personaggio istrionico, che ha costruito un’ottima carriera da dirigente sportivo grazie sicuramente alla sua competenza, ma che molto spesso ha lasciato a desiderare davanti a taccuini e microfoni. Celebre, per esempio, fu un suo “battibecco” nel settembre del 2008 con l’allora allenatore dell’Inter Josè Mourinho (altro personaggio che non si è mai tirato indietro quando davanti a lui si presentava una possibile guerra mediatica), al quale Lo Monaco disse, salvo poi ritrattare, che l’unica cosa che meritasse era quella di esser preso a “bastonate sui denti”… Simpatica fu la risposta del portoghese, il quale invitò l’attuale Amministratore Delegato del Catania a corrispondere un compenso per la pubblicità che Mourinho gli avrebbe fatto pronunciando il suo nome, con tanto di prologo ironico sul cognome del dirigente siciliano.

pietro lo monaco - cataniaSon passati gli anni, sono cambiate le categorie, ma Lo Monaco il vizio della chiacchiera fuori luogo sembra non averlo perso e continua, senza alcun timore di sembrare inopportuno, a guardare in casa d’altri (e del Lecce nello specifico…) per provare a creare polemiche e sperando, chi lo sa, di condizionare avversari o direttori di gara. L’Ad rossazzurro però non ha capito che a Lecce, nonostante le sofferenze degli ultimi anni, il vento sta cambiando ed anche in maniera abbastanza repentina.

sticchi-damiani-alessandro-adamo-e-presidente-reggina-praticoNon mi riferisco tanto ai risultati ed al campo, per il quale ci riserviamo di adottare tutta la scaramanzia possibile e per il quale ci esprimeremo tutti solo a giochi fatti, ma il riferimento va alle reazioni, alle provocazioni che puntualmente riceviamo e incassiamo. Oltre ad avere una società di signori veri, ma sempre attenti a proteggere anche attraverso prese di posizione nette la propria “creatura”, anche la tifoseria ha oramai imparato a gestire certi personaggi e le loro esternazioni, reagendo con ironia ed un sorriso a quanto possa uscire da certe bocche troppo spesso intente a nominare il Lecce e quanto lo circondi. Farlo poi da una posizione di classifica che, al momento, fa invidia a chiunque e farlo continuando a vedere i propri ragazzi vincere e convincere ogni partita con una forza da far paura, è sicuramente più agevole e piacevole ed induce quasi ad aspettare con piacere la prossima dichiarazione con tanto di “rosicata” settimanale.

tifosi del Catania

Sui social oramai, da un paio di settimane a questa parte, non si aspetta altro che la nuova dichiarazione del signor Lo Monaco, per scatenarsi finalmente con vignette, simpatici giochini o post ironici che altro non fanno che aumentare la convinzione e l’entusiasmo di un intero popolo che si sta stringendo sempre di più intorno a mister Liverani ed ai suoi ragazzi.

esultanza-lecce-in-lecce-bisceglieQuindi, caro Lo Monaco, il tuo continuo interesse per il Lecce, il continuo sentenziare su avversari, arbitri o quanto altro si presenti sulla strada dei giallorossi, ci sta facendo godere sempre di più ed il più grande augurio che ti facciamo e che ci facciamo è che questa simpatica storiella continui per tanto, tantissimo tempo, magari fino a maggio del 2018 perché, credici caro Pietro da Torre Annunziata, sempre parafrasando il tuo amico–nemico Mourinho, quando sei lassù e guardi tutti dall’alto verso il basso, non c’è cosa più bella che ascoltare il rumore dei nemici!

Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.