SQUINZANO (di Daniela D’Anna) – Il tour del FAI (Fondo Ambiente Italiano) si ferma per poche ore a Squinzano domenica 14 maggio dalle 11:00 per la rassegna “Paese che Fai… bellezze che trovi” nella suggestiva location dell’antico Stabilimento vinicolo ”Folonari”, sito in via Tancredi al civico numero 1, a ridosso della stazione ferroviaria. A fare gli onori di casa ci saranno il direttore del Consorzio Agrario Provinciale, Mino Perlangeli ed il sindaco Mino Miccoli, il cui Comune sponsorizza la manifestazione in tandem col Conservatorio di musica “Tito Schipa” di Lecce.
L’appuntamento è inserito nel contesto de “Il maggio del FAI nel Salento”, organizzato dalla delegazione dell’Ente di Lecce, presieduta da Adriana Greco Bozzi Colonna. Illustrerà l’aspetto storico culturale del Folonari il giornalista e scrittore Beppe Longo nello sfondo di questa opera che induce a respirare aria di Novecento, periodo d’oro per il mitico locale in cui si produce il “nettare degli dei”, il vino che fa la storia di Squinzano. La dimora dell’anima del commercio vinicolo del luogo invita a stare sospesi nella dimensione fra il ventesimo secolo ed il nuovo in cui sempre sussiste il richiamo di glorie campanilistiche aprendo a un aperitivo-concerto dal titolo “Bianco, Rosso e… Verdi”, in collaborazione con il “Festival del XVIII secolo”.
Si esibiranno in questo appuntamento festivo il soprano Adriana Damato e, al pianoforte, Valerio De Giorgi, il tutto si festeggerà non solo brindando, ma anche degustando prodotti locali che donano importanza al marchio dell’economia squinzanese. È questo il prosieguo che il Fondo Ambiente Italiano dà alla manifestazione iniziata la prima domenica del mese ed ora pronta per trasferirsi anche a Monteroni e poi a Copertino, concludendo quindi questa rassegna primaverile a Ruffano nell’ultima domenica di maggio tra beni artistici e visite programmate presso vari monumenti religiosi. Il tutto per la gioia anche delle scolaresche che, fra “ciceroni” e sbandieratori, saranno protagonisti nella fase finale della “Dama vivente” in abiti d’epoca e chiuderanno poi a suon di ritmi con la “Danza delle spade”.