Roberto RizzoLECCE – Evento più unico che raro al Via del Mare da qualche anno a questa parte, alla fine della gara pareggiata con la Fidelis Andria, gli Ultrà Lecce della Curva Nord hanno intonato cori pro-Robertino Rizzo, chiedendo all’allenatore salentino di portarte la squadra giallorossa a giocarsi la fase finale dei play-off 2016/2017 a Firenze. Il tecnico leccese si schernisce e cerca di glissare: “È sempre un piacere ricevere attestazioni di stima e fiducia così, ma credo che siano più per il vissuto che per il presente… Penso che la gente si sia divertita; noi non avevamo niente da dire e loro hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo. Abbiamo fatto buone cose finché le gambe hanno retto, ma ora abbiamo due settimane per preparare i play-off ed alzare l’asticella per fare qualcosa di più. A noi serviva giocare pulito per diffide e condizione fisica da migliorare. Mi dispiace che loro non vadano agli spareggi, ma lasciare all’avversario una partita non è né da noi, ne dà Lecce…”

Parlando poi dello stato di forma del gruppo, il tecnico osserva: “Ci manca qualcosina, ma abbiamo tempo per recuperare ed è confortante che già la squadra faccia ciò che chiedo, anche se non ne avevo dubbi in tal senso. Nell’ultimo mese, Caturano e Torromino avevano fatto soli piccoli pezzetti di gara. Per questo mi serviva farli giocare ma hanno fatto un gran lavoro, soprattutto di sacrificio, e sono da apprezzare, forse tanta voglia di fare li appanna un pochino sotto porta. Durante le fasi calde della partita ho richiamato Perucchini perché è andato a litigare con l’avversario e non sai mai cosa può fare l’arbitro in certe circostanze. Non ci possiamo permettere il lusso di perdere uomini perché adesso davvero abbiamo bisogno di tutti. Lepore può fare il terzino così come altri suoi compagni di ruolo, ma stiamo lavorando e questa potrebbe essere una soluzione.

Tutti in sede– Rizzo rivela che il programma di avvicinamento agli spareggi promozione prevede qualche modifica alla normale routine settimanale: “I ragazzi sono stati tutti d’accordo nel rimanere con me a Lecce invece di osservare la canonica giornata di riposo del lunedì. Inizieremo subito a lavorare con un obiettivo fisso: aumentare l’intensità del gioco. Giocheremo un’amichevole credo sabato, poi gli lascerò un giorno e mezzo di riposo nel fine settimana perché è giusto che si godano le famiglie la domenica, non può che fare bene; è giusto restare in famiglia in certi frangenti“.

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