LECCE (di Luca Manna) – La vita dà sempre una nuova possibilità, il calcio poi a volte lo fa in maniera romantica, speciale, come nel tuo caso, Roberto Rizzo. Torni a guidare la squadra della tua terra, tu che sei orgoglio della stessa, tu che ne sei figlio e rappresentante ideale per valori e competenza. Ti aspetta un compito difficile, uno di quelli che ti possono lasciare per sempre nella storia di questo club, ma che nello stesso tempo nasconde insidie che ben conosci e che sai dove ti possono portare. Bentornato Robertino, bentornato su quella panchina che qualche anno fa ti regalò una delusione cocente, probabilmente per colpe che non erano tue, probabilmente per difetti che poco avevano a che fare con il tuo modo di vedere, vivere e fare calcio. È doveroso per tutti noi sostenerti, aiutarti ed accompagnarti con tutta la nostra fiducia ed il nostro calore; è doveroso, se non altro per l’ affetto nei tuoi confronti e l’amore per la nostra maglia, porgerti il più forte ed intenso degli “in bocca al lupo”!
In bocca al lupo, Robertino: sarà una guerra sportiva dalle difficoltà elevatissime, soli contro altre 26 squadre, soli contro chi farà di tutto per ottenere lo stesso risultato che vogliamo noi, soli contro chi vede giallorosso ed in campo cerca di andare oltre i propri limiti, oltre le proprie possibilità. In bocca al lupo perché, alle prime difficoltà, sappiamo già tutti quello che succederà: pioveranno critiche, saranno esposti dubbi, usciranno fuori i “professionisti del tifo” che metteranno in dubbio le tue qualità professionali e, probabilmente, anche quelle umane.
In bocca al lupo perché troverai una squadra che evidentemente ha bisogno di un bravo allenatore ma, soprattutto, di uno stupefacente psicologo che tiri fuori la sua forza, che faccia uscire fuori gli uomini veri, che venga messa spalle al muro e che diventi consapevole che si ha tutto per vincere questi play-off. In bocca al lupo, Robertino perché il tempo è così poco che ogni minuto diventa fondamentale; ogni secondo sarà oro per dare il tuo contributo a questa causa che può sembrare impossibile, ma in realtà può essere più fattibile di quanto nascondano mugugni e lamenti; in bocca al lupo perché dovrai essere bravo a lavorare sulla testa, ma specialmente sulla condizione fisica di un gruppo che sembra essere arrivato, avere le gambe pesanti e perso corsa e vivacità che per gran parte di stagione ci avevano illuso fosse l’anno giusto.
In bocca al lupo, Robertino perché dovrai essere bravo nel capire chi, all’interno dello spogliatoio, possa darti una mano a trascinare il resto della squadra, chi sia vero leader, chi meriti di indossare quella maglia non solo perché bravo con il pallone e la tattica, ma anche perché ha capito quanto vale e cosa significa. In bocca al lupo perché affronterai un “torneo” nuovo, difficile e costruito male, ma che con la tua bravura e la tua esperienza può sembrare meno impossibile di quanto appaia oggi. In bocca al lupo, Robertino perché a Lecce siamo tutti mister, tutti presidenti, tutti direttori sportivi ed anche se oggi ti sembrano tutti amici contenti, domani potrebbero voltarti le spalle e trattarti come l’ultimo della classe. Qui è già successo…
In bocca al lupo perché noi ci crediamo, davvero, senza remore e perché sappiamo che lo stesso vale per te, altrimenti non avresti mai accettato una sfida così difficile, ma anche bella ed entusiasmante. In bocca al lupo, Robertino perché se nel calcio esiste qualcosa che viene chiamato karma, destino o semplicemente rivincita, sa quanto sarebbe bello e giusto che tu tornassi a trionfare con addosso i colori della tua terra, perché se esiste una divinità del Calcio sarebbe ora che ti restituisse quanto tolto qualche anno fa e lasciasse scritto sui libri di storia dell’U.S. Lecce che Robertino Rizzo è stato l’uomo della Primavera, quella trionfante della Serie A e quella della rinascita giallorossa nel calcio che conta.
Di cuore: in bocca al lupo, mister!