LECCE (di Pierpaolo Sergio e Italo Aromolo) – Oggi sono a 109 anni che si gioca a calcio nella città di Lecce. In questa data ricorre infatti il “compleanno” della squadra che porta in giro per l’Italia i colori sociali giallorossi ma che, agli albori, erano il rosso ed il nero, con una stella bianca sul petto. Una storia iniziata nell’ormai lontanissimo 15 marzo 1908 grazie alla caparbietà di un gruppo di ragazzi che, attraverso lo Sporting Club Lecce, una società polisportiva, come abitudine all’epoca, vollero cimentarsi anche alle notre latitudini con ciclismo, atletica e, soprattutto, con l’allora moderno football, la disciplina sbarcata dall’Inghilterra nel nostro Paese a partire dalla fine dell’Ottocento. Sarebbe stato quello l’inizio di una lunga storia d’amore che è arrivata, pur tra mille traversie, fino ai nostri giorni.
Il 15 marzo 1908, dunque, anche a Lecce si posero le basi per creare una squadra di calcio e nessuno di quei pionieri avrà mai immaginato che, a distanza di oltre un secolo, ci sarebbe stato chi avrebbe ancor oggi gioito, sofferto, trepidato o conosciuto gloria e notorietà grazie a quella maglia. Ci fu bisogno però di attendere fino al settembre del 1927 per poter parlare di Unione Sportiva Lecce ma, nonostante le disquisizioni tra i “puristi” della materia, anche la data che compare oggi nel logo del club leccese riporta il 1908 come pietra miliare nel parlare di calcio in questa città ed in questo territorio.
Quest’anno la ricorrenza, che è stata celebrata dalla dirigenza attuale della società salentina con un’immagine pubblicata sul prioprio profilo facebook ufficiale, cade in una settimana importantissima per le sorti del Lecce. Il genetliaco si festeggia a pochi giorni ormai dal derby col Foggia che può incidere in maniera forse deteminante per capire chi, tra giallorossi e rossoneri, potrà brindare al ritorno diretto in Serie B. L’auspicio è che capitan Checco Lepore (suol il gol numero 3500 in campionato del club) e compagni regalino magari per questo traguardo a se stessi ed ai tifosi un risultato da mettere negli annali del calcio leccese.
Per questa ricorrenza, la redazione de Leccezionale Salento ha deciso di fare i migliori auguri alla società, che oggi è guidata dal presidente Enrico Tundo e dal gruppo di suoi amici, pubblicando sulla propria pagina facebook una serie di foto che fanno parte dei 109 anni di vita e che in tanti portano nel cuore e nella mente e che invitiamo in nostri amici e lettori a guardare e commentare per raccontarci i vostri aneddoti e qualsiasi altra idea facciano riaffiorare tra i ricordi legati al Lecce.
Il presidente più longevo: Franco Jurlano- Il “presidentissimo” è stato a capo del sodalizio giallorosso dal 1976 al 1994: 18 campionati tra Serie A e Serie B contornati da tante soddisfazioni, in primis la prima storica promozione in Serie A con Eugenio Fascetti in panchina (stagione 1984/’85) e l’annata dei record nella massima serie (9° posto, stagione 1988/’89). Con il nome di Franco Jurlano va di pari passo quello del Direttore sportivo Mimmo Cataldo, personaggio altrettanto amato dalla piazza leccese: anche lui ha stabilito un record, quello di essere il diesse più longevo di sempre: in carica per oltre 20 anni, si è legato al club giallorosso dal 1975 al 1997.
L’allenatore più vincente: Carlo Mazzone- 48 vittorie in 114 partite, nelle stagioni a cavallo tra il 1987 ed il 1990, valgono al tecnico romano il titolo di allenatore più vincente nella storia dell’U.S. Lecce; al secondo posto, un pioniere del calcio leccese come l’ungherese Ferenc Plemich, che si è fermato a 42 successi nel corso degli anni Trenta. Chiude il podio, con 37 successi in tre stagioni, Eugenio Fascetti, che ha guidato la compagine giallorossa tra il 1983 ed il 1986.
Il bomber più prolifico: Anselmo Bislenghi- Torniamo indietro di oltre mezzo secolo per celebrare Anselmo Bislenghi, attaccante del Lecce del secondo dopoguerra, in grado di realizzare 87 gol in 163 presenze, come nessun altro in 106 anni di storia. In serie A invece, il primato spetta a Ernesto Javier Chevanton: la rete realizzata contro il Napoli nel maggio del 2011 è stata l’ultima di una serie di 32 perle, 19 delle quali nel campionato 2003/’04.
La squadra più forte: Lecce 1945/’46- In quella lontana stagione di Serie C, il Lecce guidato dall’ungherese Ferenc Plemich si consacrò come la squadra più forte di tutti i tempi: 20 vittorie su 24 partite, 1 sola sconfitta, per una strepitosa media punti che, con i tre punti a partita, sarebbe pari a 2,63. Anche i 78 gol fatti e i 12 subiti rappresentano un record ancora imbattuto in un singolo campionato. A quella stagione da capogiro, conclusasi con la promozione in Serie B, è associato un altro record, la vittoria con più gol di scarto: il giorno dell’antivigilia del capodanno 1946, i giallorossi annientarono per 10-0 la squadra barese del Liberty.
La bandiera più presente: Michele Lorusso- Se dovessimo scegliere un uomo che incarnasse questi 106 lunghi anni di storia, la scelta non potrebbe che cadere su Michele Lorusso, autentico simbolo di attaccamento alla maglia giallorossa: nei quasi 15 anni in cui ha militato nel Lecce, il difensore che trent’anni fa perse tragicamente la vita in un incidente stradale, mentre raggiungeva in trasferta il resto della squadra che viaggiava in aereo, ha collezionato 418 presenze, di cui 207 in Serie B e le rimanenti in Serie C. Alle sue spalle, si attesta Guillermo Giacomazzi con 316 presenze: il centrocampista uruguaiano è però il primatista per numero di presenze in Serie A, ben 196 tra il 2001 e il 2012.
Il portiere saracinesca: Emmerich Tarabocchia- Risulta difficile anche solo ipotizzare che un portiere possa rimanere imbattuto per 20 partite, corrispondenti a più di 5 mesi di campionato. Ci riuscì invece, siglando un record il cui valore si estende ai confini nazionali, il portiere Emmerich Tarabocchia, che difese la porta del Lecce nella stagione di Serie C 1974/’75, raggiungendo un imbattibilità di 1790 minuti tra la 8^ e la 28^ giornata. Il primato effettivo, in realtà, è di 1277 minuti, volendo considerare nel computo la gara Barletta-Lecce (23^ giornata), terminata in campo 2-2, ma risultante agli atti come uno 0-2 sancito a tavolino dal Giudice sportivo a seguito di alcuni incidenti provocati dai tifosi locali.
L’esordiente più giovane: Valeri Bojinov- Non aveva neanche compiuto i 16 anni l’attaccante bulgaro Valeri Bojinov quando, il lontano 27 gennaio 2002, fece il suo esordio ufficiale in maglia giallorossa in Serie A (in un Lecce-Brescia 1-3), diventando a tutti gli effetti il più giovane calciatore tesserato dell’U.S. Lecce ad aver calcato il prestigioso palcoscenico della massima serie.
Altri record nella storia dell’U.S. Lecce:
- La partita con più gol: Lecce-Aquavivese 9-3 (stagione 1928/’29);
- La serie utile interna più lunga: 92 partite (da Lecce-Brindisi, 11.10.1970 a Lecce-Matera, 11.05.1975 per un totale di 1674 giorni);
- Serie di vittorie interne più lunga: 21 partite (da Lecce-Savoia, 11.6.1972 a Lecce-Latina, 16.9.1973);
- Record di gol in una sola partita: Otello Torri: 6 (Serie C, 14 marzo 1943, Lecce-Trani 8-0)
- La rivale incontrata più volte: Pescara (66);
- Il calciatore più presente nella Nazionale Italiana: Marco Cassetti (2 presenze, 2005);
- Lo sponsor ufficiale più longevo: Banca del Salento (dal 1994 al 2002);
- Lo sponsor tecnico più longevo: Asics (dal 1992 al 2013).