LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Sono ampiamente oltre la sufficienza le pagelle dei giallorossi dopo Lecce-Catania, gara che metteva di fronte due squadre in cerca di riscatto dopo le sconfitte subite con Virtus Francaville e Melfi. I salentini portano a casa tre punti importantissimi nella corsa alla promozione diretta in Serie B e si riprendono la prima posizione in classifica, in attesa dalla sfida di domani sera tra il Monopoli ed il Foggia. Gara di spessore quella giocata dal match-winner Pedro Costa Ferreira che segna una bella rete con un gran tiro dal limite dell’area. Tra le fila salentine si segnalano anche Ciccio Cosenza, Luca Fiordilino e Mario Pacilli, mentre Radoslav Tsonev e Salvatore Caturano sono apparsi ancora un po’ annebbiati.
PERUCCHINI: Non deve compiere neppure una parata contro il pur temuto Catania che si limita a cercare la via del gol attraverso conclusioni da fuori area. Pomeriggio quasi da spettatore con interventi di routine e porta mantenuta finalmente inviolata. VOTO: 6
CIANCIO: Bella partita la sua, anche se le continue sgroppate luungo la fascia destra non sempre coincidono con traversoni precisi per i compagni d’attacco. Tuttavia, la sua è una spinta costante per tutti e 94 i minuti di gara e la sensazione è che su quel versante agisca sicuramente in maniera più efficace che a sinistra. VOTO: 6,5
GIOSA: Disputa una partita tutta sostanza e concentrazione. Non concede quasi nulla agli avversari e limita l’esuberanza fisica di Pozzebon con interventi puliti e tempestivi. Qualche impaccio in fase di impostazione dalle retrovie, ma si sa che quello non è proprio il suo forte. VOTO: 6,5
COSENZA: Ancora una prestazione maiuscola con al braccio la fascia da capitano in cui lascia solo le briciole agli attaccanti catanesi. Fa a sportellate e svetta di testa in ogni azione offensiva degli ospiti, non disdegnando le sortite in avanti. Suo un bellisimo tiro dalla distanza che stava per insaccarsi all’incrocio e che solo un grande intervento di Pisseri fa sì che non finisca in fondo al sacco. VOTO: 7
AGOSTINONE: Il brusio del pubblico di casa che accompagna ogni sua giocata fa capire che non goda propriamente della fiducia incondizionata di tutto l’ambiente. Si limita al fraseggio corto con i compagni e troppo spesso si rifugia in retropassaggi che fanno innervosire i tifosi giallorossi che lo vorrebbero più arrembante sulla sinistra. Lui svolge il compito che Padalino gli chiede e poco più, ma è tra i primi ad esultare sotto la Curva e a chiedere il sostegno del pubblico nei momenti topici del match. VOTO: 5,5
FIORDILINO: Inizia alla grande recuperando decine di palloni e facendo un pressing asfissiante sui portatori di palla del Catania. Poi rimedia un’ammonizione forse ingiusta e deve limitare la propria irruenza per non compromettere l’esito dell’incontro. Corre per tutta la durata della partita dimostrando di essere in buono stato di forma, pur tornando a giocare da titolare dopo diverse settimane. VOTO: 6,5
TSONEV: Qualche scoria da panchina lui invece la mostra, perdendo qualche pallone di troppo in mezzo al campo e sbagliando dei passaggi assai semplici per uno con le sue doti tecniche. Probabilmente per rendere al top ha bisogno di sentirsi parte integrante della squadra e sta soffrendo le scelte dell’allenatore dopo la chiusura del calciomercato invernale che hanno portato a Lecce un elemento di alto tasso tecnico qual è Costa Ferreira. Stringe comunque i denti e si rimbocca le maniche per tamponare dove serve e proporre le ripartenze all’occorrenza. VOTO: 5,5 —> (dal 92′) MAIMONE: Cambio per far trascorrere i secondi finali del match. S.V.
COSTA FERREIRA: Trova il suo primo gol in maglia giallorossa che coincide con un successo importantissimo per le future sorti del campionato. La staffilata che beffa Pisseri è potente e precisa, le sole condizioni che oggi erano necessarie per superare l’ottimo numero uno etneo. Ci prova anche in altre occasioni ma non con la stessa buona sorte. Un’altra gara che lo consacra calciatore di spessore e grande intelligenza tattica, prezioso per questo gruppo che in lui ha trovato un altro leader. VOTO: 7
DOUMBIA: Poco servito dai compagni che non riescono ad innescarne la velocità, deve lottare come un leone su ogni pallone che tocca e che vede i difensori avversari marcarlo strettissimo per non dargli campo da sfruttare. Non brillante come in altre occasioni, ma il suo contributo prova a darlo lo stesso, con i tifosi che lo applaudono al momento della sostituzione. VOTO: 6 —> (dal 65′) LEPORE: Approccio positivo per il capitano in pectore della formazione di casa che entra per blindare il vantaggio e dare energie fresche da sfruttare nelle ripartenze e nelle chiusure. VOTO: 6
CATURANO: Il bomber giallorosso non è in un periodo di forma particolarmente brillante. Padalino lo sa e lo tiene in campo per aiutarlo a ritrovare il giusto feeling con il terreno di gioco e la miglior condizione. Ha una sola, vera occasione ma la fallisce deviando l’assist di Pacilli oltre la traversa. Non si tira mai indietro nei contrasti e pressa portiere e difensori ospiti quando hanno la palla tra i piedi. Al Lecce però serve il miglior Caturano nella volata finale del torneo e l’impressione è che, non appena ritroverà il gol, tornerà ad essere il calciatore ammirato nei mesi scorsi. VOTO: 5,5 —> (dal 72′) MARCONI: Il vice-Caturano si ritrova sui piedi una nitida palla da spingere in rete ma la tocca male e la sfera si alza oltre la traversa per la sua incredulità che poi è la stessa dei tifosi leccesi. Ad ogni modo, entra bene nel clima del match e lotta su ogni pallone che gravita nelle sue zone, conquistando punizioni e facendo ammonire avversari. VOTO: 6
PACILLI: Se qualcuno ancora non fosse convinto dell’importanza tattica che ha in questo Lecce, forse dopo la gara di oggi avrà cambiato idea. La sua presenza in campo regala alla squadra giallorossa imprevedibilità, velocità ed una varietà più unica che rara di soluzioni da provare per superare le difese avversarie. Corre come un furetto e serve assist deliziosi non sfruttati però a dovere dai compagni di reparto. VOTO: 7
All. PADALINO: Alla vigilia della sfida contro un Catania ferito e sorpreso dal cambio di guida tecnica aveva detto che ciò che contava sarebbero stati i 3 punti e non certo la bella prestazione. La squadra ha risposto positivamente in una settimana caratterizzata dalle polemiche per il ko a Francavilla e resa ancor più difficile dalle assenze forzate, ma in cui chi ha giocato titolare ha dato il massimo di quel che aveva in corpo. Il Lecce ha fatto la propria parte ed è di nuovo primo in graduatoria, anche se con una partita in più del Foggia che giocherà solo domani sera. Ora starà ai rossoneri di Stroppa rispondere “presente” a Monopoli e poi sarà tempo di preparare il big match dello “Zaccheria” che può valere una stagione intera. VOTO: 6,5