LECCE – Il Ds del Lecce, Mauro Meluso, non è persona che le mandi a dire. Dopo i recenti e ripetuti episodi in cui gli avversari hanno lamentato di esser stati penalizzati dagli arbitri nelle gare giocate contro i giallorossi (Andrea Sottil col Siracusa, Karel Zeman con la Reggina, oltre al Direttore sportivo Marcello Battaglia ed al presidente Pippo Coffa della Vibonese, passando per le dichiarazioni di Gaetano Auteri del Matera), il dirigente del club salentino ha voluto chiarire alcuni aspetti e porre i puntini sulle “i”, tenendo stamane un’apposita conferenza stampa.
Per il Direttore sportivo leccese: “Assistiamo ad una specie di nuovo sport che consiste nel lamentarsi ogni volta che si gioca contro il Lecce. La tal cosa la sottolineo con grande tranquillità, che è poi quella che dovrà accompagnare un po’ tutti fino alla fine della stagione, e in virtù della nostra posizione. Ma è tutto esagerato, quasi checi fosse un progetto occulto per avvantaggiare il Lecce. È mortificante per quanto abbiamo fatto finora, dalla dirigenza, alla squadra, ai magazzinieri ed anche per chi opera nel settore dell’informazione tutti i giorni. Lo è pure per i nostri tifosi che vengono in almeno 12.000 in ogni partita casalinga. Capisco le tensioni che si creano nella fase calda della stagione, ma ho letto le forti rimostranze ad esempio del presidente della Vibonese e devo difendere la mia società. Si lamentano del presunto fuorigioco di Ciancio nell’azione del gol dui Manconi, ma non c’è mezzo fotogramma che autorizzi a dire che fosse fuorigioco o che non lo fosse. Si tratta di situazioni fisiologiche nell’arco di un’annata, come accadde ad esempio a noi ad Andria, dove non ci fu concesso un rigore. Ma sono cose che capitano e come tali le accettiamo. Poi però leggo le dichiarazioni di un tesserato (Auteri, ndr LEGGI QUI) che addirittura riavvolge il nastro e dice che Doumbia non espulso la gara precedente per l’episodio con Catania, poi segna la partita successiva a Reggio e che se fosse stato squalificato non avrebbe mai segnato quel gol. Mi viene da sorridere… Forse dovremmo riavvolgerlo ulteriormente anche noi e dire che il rigore non c’era e che se l’arbitro non l’avesse fischiato non si sarebbe scatenata la diatriba tra i due? Non ne veniamo più fuori… Ecco allora che ritengo che vada dato merito a chi è a capo di questa società, che sta lavorando giorno e notte per dare una soddisfazione a questa città che segue con calore e passione la propria squadra“.
Meluso poi mette tutti in guardia: “Saremo noi a vigilare affinchè tutto si svolga regolarmente da qui al termine del campionato. Purtroppo la storia insegna che nel finale di stagione i risultati vengono alterati e di cose strane ne sono successe, dove la realtà ha superato la fantasia… Siccome per fortuna abbiamo i mezzi per farlo, vigileremo attentamente e posso affermare che noi siamo pulitissimi“.
A rinforzare questa convinzione del dirigente giallorosso concorre la consapevolezza di avere “Un grande gruppo di professionisti, fuori e dentro lo spogliatoio, non solo a parole ma con i fatti. Si tratta di un gruppo che si è amalgamato alla perfezione e lo dimostra settimana dopo settimana. Sono molto soddisfatto degli innesti dei nuovi, con Agostinone che è una vecchia conoscenza di Padalino, Perucchini è già stato altre due volte qui e gode dell’affetto della piazza, Marconi si è presentato con i due realizzati, mentre Costa Ferreira ha dimostrato tutto il suo valore. Sono però contento e mi va di sottolineare di come reagiscono e si allenano a 3000 all’ora i vari Torromino, Lepore, Fiordilino, Maimone, Chironi che pure stanno trovando meno spazio in questa fase del campionato”.
Parlando della mancanza di alternative per il ruolo di difensore centrale, Meluso ha così risposto: “Concordo che la coperta sia un po’ corta, ma è una scelta ponderata. Abbiamo preferito restare con tre giocatori di ruolo, piuttosto che prendere un elemento a caso solo per fare numero. Trovarlo significa rivolgersi al mercato degli svincolati e questo calciatore dovrebbe essere: un difensore, essere un centrale e pure under. Avevamo intessuto qualche approccio che poi abbiamo ritenuto di non portare più avanti. Tra le strategie di mercato avevamo deciso di puntare più sul reparto offensivo che su quello difensivo dove riteniamo che ci siano delle valide alternative. Il mercato degli svincolati chiude a fine marzo e, se capita un’occasione, la valuteremo“.
Parlando della sfida contro al Virtus Francavilla: “Credo che sia una partita importante come lo saranno tutte e undici le ultime che mancano. Sarà una sorta di derby e sappiamo che metteranno il massimo dell’impergno anche per questo. Troveremo un ambiente molto caldo con i biglietti già andati esauriti. La squadra sa che troverà un avversario carico e diverso da quello affrontato all’andata“. Da qui scaturisce una considerazione sui tifosi giallorossi: “Ci sono sempre vicinissimi. Ricordo dopo il ko col matera e dopo quello di Caserta sono venuti ad incitarci. Si è creata una bella chimica tra loro e la squadra. Anche grazie al lavoro della stampa, si è fatto quadrato ed ora che siamo alla volata finale servefare quadrato ancor di più e richiamo tutti in maniera vera e sentita perchè i ragazzi sentono la spinta del proprio pubblico“.
Infine, una battuta sulla corsa alla presidenza della Figc: “Chi vincerà tra Abodi e Tavecchio? Difficile da dire. Io sono per il rinnovamento e so che la Lega Pro si è schierata per Abodi. In Italia il calcio negli ultimi 20 anni ha avto poche riforme e c’è bisogno di riformarlo. Ritengo che l’ultima presidenza abbia fatto qualcosa di buono, ma serve fare di più per gli stadi, i settori giovanili; lo si fa mettendo dei paletti e dando regole precise se si vuol ammodernare davvero questo sport“.