LECCE (di Italo Aromolo) – La domanda potrebbe essere: come trovare la giusta tensione e la necessaria attenzione per affrontare la penultima del campionato senza dare per scontato un successo che scontato non è? Guardare al cammino della Vibonese, ma soprattutto alla posizione di classifica, non sarebbe il modo migliore per il Lecce per interpretare al massimo della concentrazione il delicato match ed evitare le trappole che, si sa, in questo tipo di sfide pericolosamente si nascondono. La risposta potrebbe invece arrivare dalle ultime tre partite, che hanno rivelato uno stato di forma sorprendentemente brillante della formazione rossoblù, tale da assimilarla a squadra di medio-alta classifica: è stata una Vibonese capace di vincere per 2-1 a Caserta, dove sono caduti proprio i salentini, e di mettere alle corde la “big” Juve Stabia in una gara in cui al netto di 5-6 limpide palle gol create solo un gol a 10’ dalla fine ha sancito una sconfitta (0-1) a detta di tutti immeritata. Prima ancora era arrivato il pareggio per 1-1 contro il Cosenza, anch’esso maturato nell’ultima parte di gara dopo aver accarezzato a lungo la vittoria. Il totale fa 4 punti in 3 partite che, se confrontato con le precedenti 7 sconfitte consecutive, la dice lunga sul livello di guardia da adottare.
Quella dei leoni ipponici è una compagine decisamente diversa da quella che il Lecce affrontò quattro mesi fa nella gara di andata: è cambiato l’allenatore, allora mister Massimo Costantino, oggi il più noto ed esperto Sasà Campilongo, ex attaccante con un passato alla guida tecnica di Casertana, Empoli, Frosinone e Foggia; sono arrivati nuovi e promettenti rinforzi nel mercato di riparazione come Ali Sowe, ex della partita per la militanza nel Lecce nella scorsa stagione, ed i colpi internazionali Juraj Piroska e Nicolás Bubas: il primo, trequartista, vanta 3 presente e 1 gol con la nazionale maggiore della Slovacchia, mentre il secondo è un attaccante argentino proveniente dal San Marcos de Arica, squadra della massima divisione cilena.
Si spera, per il tifosi giallorossi, che cambi anche il risultato, visto che quel 9 ottobre 2016 finì 2-2 una partita che lasciò ampi rimpianti e punti pesanti per strada: l’undici salentino, passato due volte in vantaggio grazie a Mancosu e Lepore, si fece beffardamente recuperare da una doppietta di capitan Andrea Saraniti, andato in gol su punizione prima e poi su calcio di rigore causato da una ingenuità dell’estremo leccese Bleve. È lui, timido obiettivo di mercato del Lecce nella campagna invernale, il bomber assoluto della formazione calabrese con 6 gol all’attivo, quasi il 50% dell’intera squadra; l’espulsione al fischio finale contro la Juve Stabia però gli è costata 3 giornate di squalifica e la sua assenza al “Via del Mare” peserà molto sull’economia offensiva dei calabresi.
Ma che squadra è la Vibonese e come schiera i suoi uomini in campo? Attualmente penultima in classifica con 19 punti in classifica, frutto di quattro vittorie e sette pareggi, l’undici di mister Campilongo si dispone con un 4-3-1-2, con il ruolo di inventore dietro le punte affidato a Yabré, giovane acquisito a titolo definitivo dal Cesena, o al nuovo arrivo Piroska. A far coppia con la certezza Sowe in attacco ci sarà spazio per l’ultimo arrivato Bubas, mentre il terzetto di centrocampo tutto esperienza è composto dal veterano Francesco Favasuli, una vita nel Pisa e quasi 50 gol in carriera, insieme all’ex Barletta Guillaume Legras e allo scuola Catania Giovanni Giuffrida, lo scorso anno alla Maceratese.
Con un play-out da difendere dagli attacchi del Melfi ultimo e la salvezza diretta non poi così distante (6 punti dal Taranto), in riva al Tirreno ci credono eccome alla salvezza: “88 anni d’attesa per una categoria che va difesa. Avanti Vibo, nessuna resa” recitava uno striscione rossoblù nell’ultima gara. Davanti però c’è un Lecce che, di anni d’attesa per la Serie B, non ne può proprio più…