nasa-esopianetaLECCE – In un’attesissima conferenza stampa tenuta alle 19:00 (ora italiana), la Nasa ha annunciato l’importante scopertaal di là del nostro sistema solare“. L’Ente Spaziale degli Stati Uniti d’America ha infatti reso note durante l’evento, al quale hanno assistito astronomi e scienziati di tutto il mondo, informazioni in più sui cosiddetti “esopianeti“, vale a dire quei pianeti non appartenenti al sistema solare e orbitanti attorno a una stella diversa dal Sole. Da tempo si ipotizza che alcuni possano ospitare forme di vita. Come annunciato stasera in diretta web, un simile sistema planetario esiste e si trova a meno di 40 anni luce da noi. La stella nana rossa TRAPPIST-1, che si trova nella Costellazione dell’Acquario, ha infatti sette pianeti (TRAPPIST-1 b,c,d,e,f,g,h in ordine crescente di distanza dalla stella) simili alla Terra che le ruotano attorno. Tre di queste “sette sorelle” del nostro pianeta si trovano nella “fascia di abitabilità” e potrebbero quindi ospitare acqua allo stato liquido, fondamentale per lo sviluppo di forme di vita organica. Le stime di densità hanno mostrato che i pianeti più interni potrebbero essere rocciosi, proprio come i pianeti interni del Sistema Solare.

esopianeti-nasaLa conferenza stampa tenuta all’una del pomeriggio (orario di New York) è stata trasmessa in diretta sul sito della stessa Nasa ed erano presenti tra gli altri Michael Gillon, Sean Carey e Nikole Lewis, gli scienziati che si occupano del telescopio spaziale Spitzer, che osserva nell’infrarosso e che ha scoperto l’esistenza di un altro esopianeta, chiamato HD 219134b, distante soli 21 anni luce dalla Terra. L’annuncio della Nasa, aveva creato non poca attesa sui social e negli ambienti degli astronomi ed astrofili, grazie ad una mirata campagna che ha reso l’attesa dell’annuncio davvero spasmodica. 

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