LECCE – Costa caro il mancato saluto e l’atteggiamento irriguardoso avuto ieri sera dall’attaccante Graziano Pellè al momento della sostituzione col compagno Ciro Immobile da parte del C.T. Giampiero Ventura (video) durante la partita di qualificazione ai prossimi Mondiali del 2018 Italia-Spagna (1-1), giocata allo Juventus Stadium di Torino. L’ex centravanti di Lecce, Parma ed ora in Cina tra le fila dello Shandong, è stato infatti escluso dalla Nazionale Azzurra e non farà parte del gruppo che dovrà affrontare la Macedonia domenica prossima.
Nonostante un messaggio di scuse dello stesso Pellè sul proprio profilo Instagram, poco dopo la sua pubblicazione, è giunta la comunicazione da parte della Federazione Italiana Giuoco Calcio della punizione, decisa dal Commissario tecnico d’intesa con la stessa Figc, per il gesto ripreso dalle telecamere in diretta televisiva, come spiega la Federcalcio con una nota. Ecco la motivazione: “Per il comportamento irrispettoso tenuto al momento della sostituzione. Far parte della Nazionale comporta la condivisione di valori e l’assunzione di atteggiamenti consoni alla maglia azzurra, a partire dal rispetto nei confronti dello staff, dei compagni di squadra e dei tifosi. Il calciatore farà ritorno oggi nel proprio club di appartenenza”.
Per ritrovare un altro episodio analogo in Nazionale occorre tornare al gesto eloquente di Giorgio Chinaglia all’indirizzo di Ferruccio Valcareggi (video) in un Haiti-Italia del 15 giugno 1974, durante il primo match della fase a gironi del Campionato Mondiale in Germania Ovest.
Una nuova figuraccia per Pellè, che forse potrebbe chiudere le porte a future convocazioni nella selezione italiana all’attaccante salentino non nuovo, in verità, ad atteggiamenti fumantini come quello che fece il giro del mondo via web nel 2014, all’epoca della sua militanza in Olanda, tra le fila del Feyenoord. Il motivo fu il pareggio della sua squadra sul campo del Twente, con i biancorossi avanti di due gol ma raggiunti sul 2-2 al 95° di gioco. Pellè uscì dal campo furibondo, prendendo a calci tutto ciò che gli capitasse a tiro, in preda ad un vero e proprio accesso d’ira (LEGGI QUI).