roberta vinciLECCE (di Filippo Simone)Le emozioni vissute a Flushing Meadows lo scorso anno, grazie a Flavia Pennetta e Roberta Vinci, sono ancora vive nei cuori di migliaia di tifosi. Davanti ai televisori, con il cuore in gola, nonostante le precarie condizioni fisiche della nostra tennista numero uno, ( ottava del ranking Wta) abbiamo assistito ad un vero e proprio show della tarantina.

Sul finale di una stagione vissuta sottotono, “Robertina” ha incantato gli spettatori dell’ Arthur Ashe, con il suo tennis originale, fatto di variazioni, che lavorano ai fianchi gli avversari, togliendo il ritmo, quasi il respiro, sia al pubblico per la bellezza stilistica, sia alle avversarie impegnate a recuperare la palla in ogni angolo e altezza del loro rettangolo di gioco.

In semifinale andrà però la Kerber, brava a rimanere aggrappata al match anche quando sembrava sfuggirle di mano.

Il problema al tendine della gamba sinistra è stato decisivo per le sorti dell’incontro. La Vinci ha lottato con le unghie e con i denti, meritando di vincere, visti i numeri, almeno il primo set giocato alla pari contro la numero due del ranking, più giovane e più in fiducia.

Il secondo set è un assolo della tedesca che schianta definitivamente le speranze dei numerosi tifosi italiani presenti sul campo centrale e quelle della Vinci di ripetere l’exploit dello scorso anno.

Impossibile non emozionarsi dinanzi ad una prova di carattere, abnegazione al sacrificio e amore verso questo sport, conclusasi però con un’amara sconfitta per 7-5 6-0 . La teutonica affronterà in semifinale la danese Wozniacki.

Nel post partita, intervistata dai colleghi di “Super Tennis” dirà: C’è molto rammarico per questa sconfitta. La Kerber è una tennista fantastica, ed io nonostante il mio infortunio sono riuscita ad esprimere il mio tennis. Sono molto soddisfatta. Nei giorni precedenti mi sono allenata molto poco per preservarmi in vista dei match e non mi aspettavo di arrivare fino ai quarti di finale. Essere arrivata fin qui, nelle mie condizioni fisiche vale come una finale. Ho avuto le mie opportunità nel primo set per vincerlo, ma se non le sfrutti, diventa tutto più difficile. Lei è stata bravissima a rimanere attaccata al match nonostante notassi avesse un po’ di timore. Perso il primo set, lei è entrata in campo carica e convinta di fare suo il match, io sono calata ed è finita. Peccato, c’è molto rammarico, ma sono comunque soddisfatta del tennis espresso. Ora valuterò i tempi di recupero e probabilmente rinuncerò a qualche torneo in Cina e poi a fine anno deciderò se ritirarmi, ancora non lo so. Ho nel cuore troppe emozioni positive dopo questo torneo.”

I tifosi italiani, gli appassionati di tutto il mondo (e noi con loro), si augurano di rivederla l’anno prossimo sul cemento americano, per godere delle sua classe e della sua immensa simpatia e umiltà.

 

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