LECCE – Sono state comunicate a tutti gli iscritti dell’associazione di tifosi giallorossi Passione Lecce le dimissioni dell’ormai ex presidente Diego Frigino. La notizia, già annunciata al Consiglio direttivo dell’organo che ha riunito in un solo contenitore tutte le anime di Noi Lecce, Lecce in Azione e Salento GialloRosso, è stata resa di pubblico dominio con questa lunga ed appassionata lettera che Leccezionale vi propone qui di seguito integralmente:
«La presentazione della nuova campagna abbonamenti è per me l’occasione di rendere pubblica la mia decisione, ratificata dal Consiglio Direttivo e dall’Assemblea di Passione Lecce circa un mesetto fa, di lasciare la carica di Presidente di Passione Lecce, ruolo “costituente” da me ricoperto nell’ultimo biennio. Da statuto sarei dovuto restare in carica ancora per un altro annetto, ma impegni lavorativi ai quali si sono aggiunte alcune esigenze familiari mi impediscono di proseguire nell’impegno al fianco dell’associazione con un ruolo che al contrario richiede responsabilità e una presenza più costante che non sono più in grado di garantire. Lascio questo incarico agli amici di Passione Lecce che saranno in grado quanto prima di individuare democraticamente un successore (nel frattempo sarà il mio vice l’avv. Francesco Stanca a svolgere le funzioni), ma non lascio associazione e progetto: il gruppo e gli obiettivi sono da me pienamente condivisi e credo che tutti voi amici (siete oltre 2.300 in questo gruppo) possiate darci atto di aver fatto molte cose interessanti nell’ultimo triennio, dalla Mostra per i 105 anni in poi. Nel mettere un “punto” a questa mia avventura, ci tengo a ricordare rapidamente alcune delle nostre iniziative e a sottolineare come TUTTE siano sempre state realizzate e portate avanti SOLO con il volontariato di tutti i soci, con il contributo di qualche sponsor (per la sola copertura dei costi vivi) e SENZA alcun compenso/lucro da parte di nessuno, il tutto sottraendo tempo al proprio lavoro e alla propria famiglia, per il solo e superiore amore che tutti noi proviamo nei confronti della nostra maglia, dei nostri colori.
Abbiamo quindi realizzato sia “grandi eventi” (ho già ricordato la Mostra per i 105 anni del 2013, ma anche il ricordo dei 30 anni dalla morte di Pezzella e Lorusso), sia appuntamenti più marginali ma sempre finalizzati all’avvicinamento dei tifosi all’US Lecce (abbiamo portato i calciatori nelle piazze dei paesi della provincia, accompagnato categorie e associazioni ad assistere alle partite, organizzato scambi di auguri natalizi tra tifosi e società, ecc.) oppure dei giovanissimi allo stadio (le iniziative di visite allo stadio, ora “Io tifo Lecce” portate avanti nell’ultimo biennio sono state a doppia cifra e si sono concluse accompagnando ben 900 ragazzi di scuole calcio e scuole elementari, medie e superiori alla partita Lecce-Lupa Castelli), abbiamo avviato (prima con la società dei Tesoro e ora con la nuova proprietà) il tavolo SLO, riuscendo ad affrontare e in qualche occasione risolvere alcune problematiche suggerite dai tifosi stessi… e tanto altro ancora. Qualcos’altro è già in cantiere e per questioni tecniche non si è ancora riusciti a partire in concomitanza con la campagna abbonamenti, così come il discorso sull’azionariato richiede una serie di passaggi che vanno completati prima di potersi concretizzare, ma le attività vanno avanti e sono certo che prima o poi si riusciranno a raggiungere anche questi obiettivi, a maggior ragione se tanti altri tra di voi vorranno avvicinarsi alle nostre attività e vorranno darci una mano sarà senz’altro più semplice e rapido di quanto fatto finora: siamo sempre stati aperti e a disposizione di tutti, come alcuni di voi che si sono avvicinati possono tranquillamente testimoniare. Concludo questo mio lungo saluto permettendomi di dare qualche input che deriva dalla mia breve e intensa esperienza più diretta nel mondo del calcio locale:
– ai TIFOSI dico di stare sempre vicini alla maglia. In questi anni ho letto e sentito i più stravaganti “pretesti” per allontanarsi, dalla provenienza dei proprietari, alla campagna acquisti non soddisfacente, ecc. ma allo stadio non si viene in funzione dell’accento del proprietario, di una squadra costruita solo per vincere, della categoria in cui si gioca, ecc., ma per sostenere la maglia. Questo non significa che non si debba e non si possa criticare se si ritiene di vedere qualcosa di sbagliato, ma la critica non deve essere una scusa per abbandonare la propria passione. Se impariamo dagli errori del passato, forse capiremo che questa nuova proprietà ha bisogno di essere sostenuta qualsiasi risultato sportivo dovesse ottenere;
– agli amici di PASSIONE LECCE dico di tenere duro e andare avanti perchè l’amicizia e la passione che ci ha legato negli ultimi 3 anni è il vero motore delle nostre iniziative ed è soprattutto il bello del calcio;
– alla STAMPA locale chiedo di fare un ulteriore salto di qualità, evitando contrapposizioni e alimentando frizioni (come qualche volta avvenuto nel passato) e comprendendo che un clima sereno e compatto contribuisce al raggiungimento dei risultati sportivi, tanto quanto l’apporto della tifoseria;
– all’US LECCE infine chiedo di non mollare, di continuare a credere nel rapporto con i tifosi, a coltivarlo quotidianamente, a collaborare sempre di più con le associazioni di tifosi e, a medio termine, di contribuire e facilitare un progressivo ingresso dei tifosi stessi nella società attraverso quote anche simboliche di azionariato. Scusate tutti la lunghezza del messaggio ma ci tenevo a concludere la mia esperienza in questo modo. Ora ABBONATEVI TUTTI e sempre FORZA LECCE!»